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lapecorellasmarritaPosted: 6/4/2024, 08:23
Rettificato in alcune parti in quanto persistono a verificarsi problemi al PC , vogliate scusarmi per l'inconveniente
lapecorellasmarritaPosted: 5/4/2024, 19:48

MIO SIGNORE E MIO DIO



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Per la Domenica in Albis , ora Festa della Divina Misericordia
Voluta dal nostro amato Papa San Giovanni Paolo II
Omelia di F.G.F FORTIN, Curato di Auxerre
(del 1856)



…” Otto giorno dopo, essendo i discepoli ancora in casa e Tommaso con essi, venne Gesù a porte chiuse, si pose in mezzo e disse loro: LA PACE SIA CON VOI. Disse poscia a Tommaso, Metti qua il tuo dito e vedi le mie mani: accosta la tua mano e mettila nel mio costato: e non essere incredulo, ma fedele. Tommaso gli rispose: Mio Signore e mio Dio! Tu hai creduto, Tommaso, ripigliò Gesù, perché hai veduto: beati quelli che non hanno veduto e hanno creduto. Gesù fece in presenza dè suoi discepoli molti altri prodigi che non sono stati registrati. Ma queste cose sono state registrate affinchè voi crediate che Gesù è il Cristo, il figliuolo di Dio, e credendo in lui, otteniate la vita in nome suo. (estratto da Gv .XX, 19 – 21)

La vigilia della sua passione, nel momento di abbandonare i suoi discepoli, il Salvatore, in un’ultima benedizione, AVEVA AD ESSI LASCIATO LA SUA PACE, come una divina eredità e come il più prezioso pegno del suo amore. OGGI LA PRIMA PAROLA CHE LORO VOLGE, DOPO LA RESURREZIONE, E’ UN DESIDERIO DI PACE. PAX VOBIS !

Non facciano meraviglie, o Fratelli, se i primi fedeli istruiti dagli apostoli, annettevano un così grande valore a questo desiderio. Era desso l’espressione del sentimento che presiedeva a tutte le loro refazioni. QUANDO SI INCONTRAVANO, CIO’ ERA SEMPRE COLL’ AUGURARSI LA PACE. Ell’era l’oggetto si delle più gioconde conversazioni, come dei loro più ardenti desiderii.

Nelle loro sante adunanze, prima di accostarsi all’altare dell’agnello, e di partecipare alla vittima pacifica SI DAVANO IL BACIO DELLA PACE. Noi stessi, o fratelli, anche al presente, non interrompiamo l’augusto silenzio dei santi misteri CHE PER DESIDERARVI LA PACE, COME IL DONO PIU’ PREZIOSO DEL SIGNORE: PAX DOMINI SIT SEMPER VOBISCUM.

COSI’, O FRATELLI, LA PRIMA CONDIZIONE CHE IL VANGELO METTE AL DONO DELLA PACE, E’ LA NOSTRA SEPARAZIONE DAL MONDO.

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Gesù Cristo sceglie sempre il silenzio del ritiro per comunicarsi al nostro cuore. E’ quando sono ritirati nel cenacolo che gli apostoli meritano di godere della sua presenza. Riguardate, o Fratelli, anche questo santo tempio come un altro cenacolo. Appena avrete varcato il limitare di questo divoto asilo, e tosto qui respirerete un’aria più pura, e sentirete le vostre passioni calmarsi insensibilmente.

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(Cattedrale di Auxerre, Francia)



Qui appiè dè santi altari (nota della p.s oggi non è più così, forse mai, ma sforziamoci di tornarlo ad esserlo in seno al Piccolo Resto Cattolico rimasto fedele al Signore) voi espanderete l’anima vostra in santi desideri: qui la vostra salute sarà al sicuro dagli scogli del peccato: voi non ascolterete più i licensiosi discorsi dei figli di Babilonia.

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( LA CHIESA DIVENTATA FALSA CHIESA, QUALCHE ESEMPI VISIVI ? )



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Più non sarete testimonii della pazza ebbrezza delle loro gioje; lo strepito delle loro feste sacrileghe, come lo spettacolo dei loro colpevoli piaceri, non potrà penetrare insino a voi nel silenzio di questa casa di preghiera, sarete al coperto dalle loro violenze e dai loro scandali. Rinchiusi qui nel segreto di Dio, voi ascolterete solamente gli estremi rumori del mondo che verranno a spirare vicino a queste sacre mura: qui finalmente voi ritroverete Gesù Cristo. Egli vi comparirà, E VOI RICONOSCERETE TOSTO LA SUA PRESENZA ALLA PACE INTERNA CHE RIEMIRA’ L’ANIMA VOSTRADI INEFFABILI DELIZIE.

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MA PERCHE’ O FRATELLI, QUESTO DIVIN SALVATORE COMPARENDO A’ SUOI NELLA GLORIA DELLA RESURREZIONE, DOPO AVER LORO DESIDERATO LA PACE, FA SUBITO VEDERE AD ESSI LE SACRE PIAGHE DELLE SUE MANI E DEL SUO COSTATO? NON SAREBBE CIO’ PER INSEGNARCI, CHE NON GIUNGEREMO MAI A POSSEDERE LA PACE, SE NON PER VIA DEI PATIMENTI? No, o Fratelli non speriamo di trovare nei piaceri della vita il segreto per alleggerire i nostri dolori. Cercheremo noi forse nello spettacolo dei vani divertimenti del secolo (nota della p.s: Padre Pio, da vivo ebbe a confidare che non avremo potuto nascere in un peggior secolo di questo) un rimedio contro i rimorsi di una coscienza agitata? Ah noi ne saremmo ben presto costretti a gridare con sant’Agostino: QUANTO PIU’ MI INOLTRAVA, O MIO DIO, PER TROVARE UNA PACE IMMAGINARIA NELL’ECCESSIVA LIBERTA’ DELLE MIE PASSIONI, ALTRETTANTO VOI MI INCALZAVATE, O MIO DIO, PER ACCENDERE NEL MIO SENO UN’INTERNA GUERRA.

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NO, O FRATELLI, VOI NON LA TROVERETE QUESTA PACE CHE FUGGE DAI PECCATORI, SE NON NELLA PREMURA CHE IMPIEGHERETE PER RIPRODURRE IN VOI STESSI, COLLA PENITENZA, L’IMPRONTA DELLE PIAGHE DI GESU’ CRISTO.

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Siete turbati per la ricordanza dei traviamenti di una vita trascorsa lontana da Dio e dalla virtù? VOLGETE GLI OCCHI ALLE GLORIOSE CICATRICI CHE FURONO PER ESPIARLI, E LA LORO VISTA NON TARDERA’ AD ISPIRARVI UNA SALUTARE CONFIDENZA. Siete spaventati dal numero delle vostre colpe, o per forza inveterate abitudini? Mirate questi monumenti di infinita misericordia del vostro Dio, e riprendete coraggio. Gemete voi sotto il peso di una carne sempre in ribellione contro spirito? Imprimete sopra di lei, per domarla, la virtù di queste sacre piaghe: attaccate alla croce di Gesù Cristo quel cuore avido di voluttà: annegate nel sangue divino che la bagnò quelle ribelle passioni che fanno guerra ostinata; e la pace, dietro cui sospirate da lungo tempo, vi sarà finalmente renduta. Ella è questa una verità confermata dall’esperienza. LA SOLA CONTEMPLAZIONE DI GESU’ OPERA PRODIGI DI (VERA) pace.

Questo spettacolo addolcisce tutte le amarezze, rende facili tutti sacrifici, trionfa dei più apparenti come dei più forti assalti della natura: esso spande, in mezzo alle prove le più crudeli, non so quali sconosciute consolazioni, che altrove si cercano indarno. Noi stessi veduto il Cristiano morente cercando con una santa premura sull’immagine adorabile del suo Dio confitto alla croce, delle vestigia delle sue piaghe riparatrici,E RITROVARE ALLA LORO VISTA UNA PACE CELESTE, che la stessa morte non poté cancellare da’ suoi lamenti. DOPO AVER ESALATO L’ULTIMO SOSPIRO, PAREVA CHE SI LEGGESSE SUL SUO VISO, CHE QUESTA DIVINA PACE LO AVESSE SEGUITO DALL’ETERNITA’.

SEPARATORE-SACRO-CUORE



(Non certamente contemplando se ci riuscite un “crocifisso” come quello fotografato e qui sotto postato, dal quale oltre a questo cumulo di ferraglia degno per la fama dell' ospedale che lo accoglie, il Santa Croce di Fano noto per meritarsi il solo titolo di croce da portare e del suo cappellano che dà il Sacramento della Comunione senza confessare (= nota della p.s=)

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CROCEFISSO-DI-FERRO



Il Salvatore, testimonio della gioja che la sua presenza inspira a’ suoi discepoli, dice loro una seconda volta: LA PACE SIA CON VOI! PAX VOBIS.

Come mandò me il Padre, anch’io mando voi. Ed affinchè essi comprendano che NELLA MISSIONE DI PACE, ch’egli aveva loro affidata è di un ordine superiore, aggiunge: Ricevete lo Spirito Santo; saranno rimessi i peccati a chi li rimetterete, e saranno ritenuti a chi li riterrete. VOI L’UDITE, O FRATELLI, IL SEGRETO DI QUESTA PACE TUTTA SPIRITUALE CONSISTE NELLO STABILIRE DENTRO LE ANIME IL REGNO DI DIO.

S’ella eccede ogni sentimento, è perché non nasce dal cuore umano, ma nel cuore di Dio. Infatti, non scorgete voi in quel potere ch’egli comunica in oggi a’ suoi apostoli ed ai loro successori una emanazione della divina autorità? La sentenza che noi pronunciamo nel sacro tribunale altra origine non riconosce: ell’è l’esercizio di una giustizia che non viene ci affidata che nell’interesse della vostra salute. Il Salvatore non pare animato che da un solo pensiero, la nostra riconciliazione; non occupato che da un solo affare, quello di raccogliere in tutta la terra i suoi eletti. Ecco perché ha moltiplicato i ministri della sua parola, e ci ha costituiti ambasciatori presso di voi. AVENDO DATO LA SUA PACE ALLA CHIESA, EGLI CI HA INCARICATI DI PUBBLICARLE E DI ESORTARVI AD OSSERVARNE LE CONDIZIONI. Insigniti, non ostante la grandissima nostra indegnità , di questo sacro ministero, PER NEGOZIARE, O FRATELLI, LA VOSTRA PACE COL CIELO, NON CI PRESENTIAMO A VOI, CHE CON PAROLE DI RICONCILIAZIONE. POSUIT IN NOBIS VERBUM RECONCILIATONIS.

Ah se tra voi si trovasse un peccatore invecchiato nella colpa, una di quelle anime ostinate, che non siano state commosse né dalle parole del Vangelo, né dalle sacre pratiche di quella pubblica penitenza testè finita, NE’ DELLA RICORDANZA DELLA PASSIONE DI GESU’ CRISTO, né dai comandi della Chiesa, né dai suoi anatemi; usando tutti i giorni gli spedienti della nostra carità, noi gli diremmo : Che fa d’uopo dunque pensare di voi, o Fratello se tanti commoventi misteri non hanno potuto intenerire la durezza del vostro cuore? Noi potremo chiamare la divina autorità che ci fu confidata per costringervi ad uscire da questa ribellione, nel quale siete impegnato contro Dio.

Ma no, egli è ben più conforme al nostro carattere di supplicarvi? E’ dunque necessario che vi parli Gesù Cristo medesimo; ch’egli venga nello splendore della sua possanza, a scuotere l’impenitente vostro cuore? Vana ed inutile tentazione! Egli è venuto una volta, e ciò basta per la salvezza di tutti. D’ORA INNANZI VOI NON VEDRETE PIU’ IL DIVINO SUO VOLTO, CHE PER UDIRE LA SENTENZA DELLA VOSTRA CONDANNA, SE PERSEVERERETE IN UNA SCIAGURATA OSTINAZIONE. Sebbene, non è forse egli stesso che per mezzo nostro vi sollecita ad arrendervi a’ suoi teneri inviti? No, non è in nome nostro, è nel nome di Gesù Cristo che noi vi preghiamo, che vi supplichiamo a riconciliarvi con Dio. Obsecramus pro Christo, reconciliamini Deo.

EPPURE !



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Una terza sorgente di pace, la fede in Gesù Cristo, si trova rinchiusa nelle parole ch’egli volge all’incredulo apostolo. Tommaso, uno dei dodici, soprannominato Didimo, non era con essi quando venne Gesù. Gli altri discepoli gli dissero: Abbiamo visto il Signore. Ma egli rispose loro: se non veggo nelle sue mani la fessura dei chiodi, e se non metto il mio dito nella piaga del suo costato, non crederò. Non credem. Se questo discepolo, secondo l’osservazione dei santi dottori, si fosse trovato cogli altri apostoli, nel momento in cui Gesù Cristo ad essi apparve, certamente che avrebbe partecipato alla loro fedeltà e gioja E non è forse anche a cotesto allontanamento dalle divote adunanze, che si deve attribuire l’incredulità di moltissimi cristiani?

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Mentre voi, o Fratelli, godete, come gli Apostoli, di tutte le consolazioni della fede, questi infelici non conoscono le triste ansietà dell’incertezza e del dubbio.

Le verità più evidenti e che si credono da tutti, sono per essi altrettanti problemi. Nell’ignoranza delle cose della salute, si appigliano sempre al partito più disperato. Ohimè! Collo sforzarsi a soffocare le agitazioni della loro scienza, non riescono che a moltiplicarle. LA VIA NELLA QUALE SONO ENTRATI NON E’ QUELLA DELLA PACE; ESSI LA CHIAMANO CON TUTTO L’ARDORE DEI LORO DESIDERIJ, IL SUO NOME E’ SULLE LABBRA: LA PACE! LA PACE! DICONO, ED UNA VOCE INTERNA RISPONDE LORO: Non v’ha pace per colui che chiude volontariamente gli occhi alle verità della religione (nota della p.s: DI QUELLA VERA ISTITUITA DA CRISTO DIO E NON DAGLI UOMINI O DA CHIUNQUE L’ABBIA ABBANDONATA E TRADITA ) che sono più risplendenti del sole.

Se voi cercaste, diremmo loro, che motivi di credibilità, se foste sinceri, il nostro Vangelo ven somministra di assai forti. Ma no, voi volete come l’apostolo infedele, credere ai soli vostri sensi. Ebbene la vostra incredulità è stata espugnata anche da quest’ultimo trinceramento nel quale vi siete rifugiati. L’apostolo incredulo vuole anche vedere co’ propri occhi e toccare colle proprie mani. Gli si narrano le circostanze notevoli di quattro apparizioni, gli si accenna l’ora, il momento preciso: gli si ripetono le parole che il Signore aveva dirette a que’ suoi fratelli che si trovavano riuniti; gli si parla della sua premura nel mostrare le sue piaghe, che qualificano il genere del su supplizio: nessuno varia nel racconto di queste circostanze. Che cosa può ricercarsi di più perché una testimonianza produca un’irrefragabile certezza? Tuttavia, oh divina sapienza! Affine di togliere all’incredulità i suoi ultimi pretesti, voi permettete che un apostolo spinga la diffidenza e la precauzione oltre ogni limite, e che nieghi di credere se non alla testimonianza riunita di tutti i suoi sensi. Eccovi, certamente, o Fratelli, un uomo assai lontano da una troppa facile credulità!

Come dunque fu egli persuaso? Ascoltate il Vangelo. Otto giorni dopo, essendo i discepoli ancora in casa, e Tommaso con essi, venne Gesù a porte chiuse, si pose in mezzo a loro: LA PACE SIA CON VOI. Disse poscia a Tommaso: metti qua il tuo dito, e vedi le mie mani: accosta la tua mano e mettila nel mio costato, e non essere incredulo, ma fedele. Che potreste desiderare di più dopo una tal prova Fratello? Questo apostolo aveva dapprima resistito alla verità, ma desiderava conoscerla. Quindi alla voce del suo maestro egli si abbandona ai sentimenti di un cuore pieno di pentimento e di amore. Superiore, pe la sublimità della testimonianza di sua fede, a Maddalena che non sa trovare altra espressione se non quella di Maestro! Rabboni, superiore agli Apostoli che ammutoliscono alla prima apparizione del Salvatore, egli confessa chiaramente la divinità del suo Maestro: MIO SIGNORE E MIO DIO ! Esclama nell’atto di gettarsi ai piedi di Gesù, DOMINUS MEUS ET DEUS MEUS!

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Bastano queste sole parole per confondere gli eretici e gli increduli di tutti i secoli, e sino alla fine del mondo continueranno a formare la consolazione della nostra fede.

Gesù soggiunge: Tu hai creduto, o Tommaso, perché hai veduto: beati quelli che non hanno veduto e hanno creduto! Il Salvatore fa sentire al suo apostolo il fallo da lui commesso, col rifiutare a credere la resurrezione, confermata da testimonianze cosi molteplici e ragguardevoli. Ma voi, o anime fedeli, che credete senza aver veduto, rallegratevi: voi siete del numero di coloro che Gesù Cristo ha beatificati. Oh bontà del mio Dio! E’ dunque vero che col dissipare l’incredulità del vostro discepolo voi dissipate anche la nostra? No, o Signore, io non ho mai veduto, io non domando sulla terra un cosi grande favore, ma ho la ferma speranza che vi vedrò nel cielo. Per essere persuaso della vostra risurrezione non ho bisogno che delle prove contenute nel Vangelo di questo giorno. Beati quelli che non hanno veduto e hanno creduto! Queste parole bastano per convincermi che la mia fede raggiungerà un giorno il suo compimento, se quaggiù si terrà strettamente unita al miracolo della vostra gloriosa resurrezione.

Predicatore DI QUELLA PACE che Gesù Cristo, nel nostro Vangelo, augura a molte riprese a’ suoi discepoli, io mi affretto a conformarmi alla condotta che in oggi tiene il mio divin Maestro, e quindi a desiderare col più intenso ardore de’ miei sentimenti, la pace a tutti coloro che si trovano adunati in questo tempio. Pax huic domui. Io non dubito che tra tanti fedeli riuniti in un sol desiderio, quello di nutrirsi delle verità della salute, non abbiano a trovarsi molti figli della pace, sui quali essa verrà a riposarsi. Ma E’ LA PACE DI GESU’ CRISTO, O FRATELLI CHE IO VI DESIDERO, QUELLA CHE EGLI COMUNICA PER VIRTU’ DELLO SPIRITO SANTO, E CHE RENDE FERMA COL DONO INESTIMABILE DELLA FEDE: PAX VOBIS! LA PACE SIA CON VOI! DEH POSSA LA VOSTRA COSCIENZA NON DARVI CHE TESTIMONIANZE DI PACE! Ah ponga desse la sua dimora nelle vostre case; regni in seno delle vostre famiglie: stringa i nodi che uniscono gli sposi; diffonda su questa parrocchia…

(nota della p.s: non certamente della "mia" per non offendere Dio già tanto offeso , per non parlare del parroco che reputo eretico essendo, al servizio di un vescovo ordinato da Bergoglio che non è papa e che quindi vescovo non è , nonchè per le continue irriverenze che avvengono sia all'interno che all'esterno di questa parrocchia .Si prenda ad esempio la via crucis = SVOLTA DI DOMENICA SERA= adornando vergognosamente le croci delle Stazioni con candele insetticida alla citronella , per non parlare ancora , quando vengono fatte le processioni in "onore" della Santa Vergine Maria senza neppure un fiorellino. Il tutto con la benedizione del parroco che trascura i sacramenti a chi gli è antipatico ecc)

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…ravvicini il cuore dei figli ai cuori dei padri; bandisca è per sempre le liti, gli odj, le divisioni, E FORMI DEI SUOI FIGLI UN SOLO GREGGE, IL QUALE NON APPARTENGA CHE A GESU’ CRISTO! QUESTO E’ IL PIU’ ARDENTE NOSTRO VOTO, E’ QUESTA L’AMBIZIONE NOSTRA PIU’ CARA.

Confermate voi stesso, o mio Dio, nel cuore di chi mi ascolta, conformate colla virtù di quel divin sacrificio, che fra poco vi sarà offerto, tutti i doni della pace, ed affinchè non ci sia permesso di ritrattare i sacri impegni che ce l’avranno procurata, degnatevi di suggellarli col sangue della vittima pasquale che li scriverà in caratteri d’amore nell’anima di noi tutti. Fate che la nostra fede, nutrita con tutte le meraviglie rinchiuse della novella alleanza, non ne perda mai la memoria. Fate che questo pane degli angeli serva a sostenere le nostre speranze, e che somministri alla nostra carità il celeste alimento, che è la sua vita nel tempo, fino a tanto che ci sia dato, dopo aver veduto passare, ALL’OMBRA DELLA PACE, i giorni del nostro pellegrinaggio, di raccogliere i frutti di quest’immortale virtù nel soggiorno di una gloria e di una felicità senza fine! Così sia.

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SEPARATORE-SACRO-CUORE



ATTO DI RIPARAZIONE AL CUORE DIVINO DI GESÙ



Umilmente prostrati davanti a Te, o Cuore divino di Gesù, ti rinnoviamo la nostra consacrazione ed intendiamo in questo modo riparare agli oltraggi degli uomini con un’accresciuta fedeltà ed un rinnovato amore a Te.

Quanto più si bestemmieranno i tuoi santi misteri, tanto più li crederemo;

Quanto più l’empietà cercherà di soffocare la speranza, tanto più spereremo in Te, unica speranza degli uomini;

Quanto più i cuori ingrati resisteranno al tuo amore, tanto più noi ti ameremo, o Cuore divino amabilissimo.

Quanto più sarà oltraggiata la tua infinita maestà, tanto più ti adoreremo;

Quanto più saranno dimenticati e trasgrediti i tuoi comandamenti, tanto più li osserveremo;

Quanto più saranno disprezzate le tue adorabili virtù, tanto più ci sforzeremo di praticarle, o Cuore divino modello di ogni virtù.

Quanto più i tuoi sacramenti saranno abbandonati o disertati, tanto più li riceveremo con amore e rispetto;

Quanto più l’inferno si adopererà per la rovina delle anime, tanto più noi tenteremo di contribuire alla loro salvezza;

Quanto più domineranno l’orgoglio e la sensualità, quanto più praticheremo l’umiltà e la mortificazione, o Cuore di Gesù saziato di umiliazioni e di disprezzo.

Quanto più la Tua e nostra amata Madre sarà bestemmiata e disprezzata nelle sue grandezze, tanto più noi la onoreremo come Madre e Vergine immacolata;

Quanto più la Chiesa tua Sposa ed il sommo Pontefice saranno perseguitati, tanto più noi gli saremo fedeli ed obbedienti, o Cuore divino e obbedientissimo di Gesù.


Ti chiediamo, o Cuore santissimo di Gesù, di donarci la grazia di diventare tuoi veri discepoli ed apostoli, affinché dopo averti servito e testimoniato fedelmente nel corso della nostra vita terrena, possiamo divenire partecipi della tua gloria e del tuo gaudio eterno insieme con Maria tua e nostra Madre e con tutti gli angeli ed i santi. Amen.


SEPARATORE-SACRO-CUORE



( Parte delle nostre fonti e citazioni d’altri tempi )



“Si cerca Dio nei libri, si trova nella preghiera: Se oggi non si crede più si deve alla mancanza di preghiera: Prega spesso durante la giornata. Fa anche un po’ di meditazione. Troverai Dio” (Padre Pio)

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Post terminato e postato il 1° Venerdi del mese, in data 05.042024, dedicato al Sacro Cuore di Gesù, nonché per la vicina Festa della Divina Misericordia voluta dal nostro compianto San Giovanni Paolo II° Papa!

PACE E BENE E ANCORA BUONA PASQUA A TUTTE E A TUTTE!
La vostra pecorella smarrita (p.s)


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P.S, le note “p.s” stanno per pecorella smarrita (qui 40 anni fa) , non polizia di stato. :D

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