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MARIA, MADRE DI DIO, Prima parte

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lapecorellasmarrita
view post Posted on 15/7/2014, 22:13




MARIA, MADRE DI DIO


( Prima parte )





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“CIO’ CHE LA FEDE CATTOLICA CREDE RIGUARDO A MARIA SI FONDA SU CIO’ CHE ESSA CREDE RIGUARDO A CRISTO, MA QUANDO INSEGNA SU MARIA ILLUMINA A SUA VOLTA, LA SUA FEDE IN CRISTO”. ( Catechismo della Chiesa Cattolica, al nr 487)


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"Che cosa cercano gli uomini, soprattutto i giovani? – esclamava Paolo VI – Cercano la bellezza, la grandezza, la gioia, l’amore. Maria è per tutti sorgente della vera bellezza, della vera grandezza, della vera gioia, del vero amore" perché è Madre di Dio.

“A Lourdes, ( ad esempio, nota dello staff ) dal 1858 ad oggi, molti ammalati gravissimi, mentre ripetevano: "Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi", sono guariti perfettamente e all’istante. Il Signore ha fatto questi prodigi per affermare che Maria è Madre di Dio.


Un esempio?: “IN OCCASIONE DI UN GRANDE PELLEGRINAGGIO NAZIONALE ITALIANO A Lourdes fu portato anche un giovane malato, S.T diciannovenne. Prima di partire gli fu somministrato il sacramento degli infermi, poiché il suo stato di salute era talmente grave da far dubitare che sarebbe tornato vivo.

Durante la processione eucaristica che si svolge a Lourdes nella spianata della grotta un vescovo, come si suol fare, si fermava davanti ad ogni malato benedicendolo con Gesù Eucarestia. Quando si fermò innanzi al ragazzo costui grido forte:” Gesù, colui che tu ami è ammalato. Se tu vuoi puoi guarirmi!”

Il vescovo, dopo averlo benedetto, passò oltre. Allora il malato si mise a gridare ancor più forte: “Gesù, figlio di Maria, sei passato, non mi hai ascoltato, non mi hai guarito. Lo dirò a tua mamma, ella riuscirà a convincerti”. E scoppiò a piangere.

Il vescovo commosso tornò indietro e con l’Eucarestia tracciò nuovamente un segno di croce sul ragazzo, il quale si mise in piedi ed iniziò a muoversi da solo, gridando questa volta: “Gesù, figlio di Maria, mi hai guarito!”. E tra lo stupore dei presenti, aggiunse:” A te e alla tua santa madre sarò riconoscente per tutta la mia vita”.
(Cit “Il mese di maggio con Maria” ed. Shalom, aggiunta dallo staff.)


Dite ai Testimoni di Geova e agl’increduli che ci documentino anche un solo miracolo del loro Geova o del loro mago che provi come vere le loro falsità contro le verità cristiane!” http://web.tiscalinet.it/catechesimariana/ (18) Maria, Madre di Dio )

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NOI, PER QUANTO MISERI, SIAMO E VOGLIAMO APPARTENERE A QUELLA GENERAZIONE CHE CHIAMA E CONTINUERA’ A CHIAMARLA BEATA, PREGANDO E RIPARANDO, PER QUANTO CI E’ POSSIBILE, ANCHE PER COLORO CHE LA OFFENDONO AFFINCHE’ POSSANO TRASFORMARE LE LORO OFFESE IN BENEDIZIONI, L’INDIFFERENZA IN FERVIDA PREGHIERA E L’ODIO IN AMORE.


“O MARIA, CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE A TE RICORRIAMO, E PER QUANTI A TE NON RICORRONO, IN PARTICOLARE PER I NEMICI DELLA SANTA CHIESA E PER QUELLI CHE TI SONO RACCOMANDATI”

Invitiamo i nostri amici a consultare anche l’etichetta nr 4 “ L’Aurora che precede il Sole di Giustizia: Brevi cenni su Maria in attesa di Gesù” , proponendo in questa etichetta la “VITA DELLA SANTISSIMA VERGINE IN UNA CORONA DI SONETTI DEL 1839”, trascritta fedelmente,ma come nostra consuetudine, con l’aggiunta di immagini.

Non abbiamo trascurato di riportare quanto afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica, seguite da alcune citazioni di santi e altre fonti e, ritenendo che pregando s’impara più che studiando, una preghiera di san Bernardo di Chiaravalle e alcuni Inni e preghiere alla Mamma Celeste.

Per motivo di spazio, non abbiamo potuto inserire l ‘AKATHISTOS, canto di lode alla Madre di Dio, che posteremo il più presto possibile.

Teniamo particolarmente a consigliarvi quattro libretti:” Maria nella pietà popolare”, di Mons. Girolamo Grillo Ed Shalom, Padre Pio “Breviario” Ed Rusconi,” Buona giornata”, a cura del Convento Padri Cappuccini di S. Giovanni Rotondo e “San Giuseppe da Copertino,Il Santo delle meraviglie” Ed. Shalom, nonché, ovviamente di ascoltare e, magari sostenere, Radio Maria.

Un fraterno abbraccio a tutti i nostri amici, in Gesù et Maria.

( Lo staff )





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L’IMMACOLATO CONCEPIMENTO DI MARIA



Ipsa conteret coput tuum.




I






No, crudo Angue, né ancor men che un istante,
Tu non possederai l’Anima bella;
Chè n’era IDDIO posseditore innante
Che sfavillasse del mattin la stella.

Poi la cervice sì orgogliosa e fella
Ti fia schiacciata da Femminee piante;
“Chè sillaba di Dio non si cancella”
E l’armi è tempo che tu n’abbia infrante.

A queste, che tuonar dal cielo udìo
Voci, più forte avviticchiossi al ramo
D’Edem il serpe maledetto e rio:

Ma invano; e allor QUELLA che io colo ed amo
Candida emerse dalle man di Dio,
Figlia del reo, Madre del GIUSTO ADAMO.





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II




LA NATIVITA’ DI MARIA



Quasi aurora consurgens.




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A novella simile Alba che appena
Dell’Oriente l’imo lembo imbianca,
Si che per selva di perigli piena
Smarrito il Viator non si rinfranca,

Nasce Maria, cui d’investir non manca
Del Sol DIVINO l’inesausta vena;
Ma tale all’uom l’egra pupilla e stanca
Densa notte di error grava e incatena,

Ch’egli ne geme invan; né il raggio scorto
Dalla JESSEA BAMBINA risplendente,
Presso a spuntarne ignora il suo conforto;

poiché MARIA gli arriderà possente,
Siccome al Viator, chiaro il dì sorto,
L’Alba che umile apparve in Oriente.



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III




LA PRESENTAZIONE AL TEMPIO DI MARIA



Umilitate placuit:




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Sola, modesta e pura il piede avanza
La GIOVINETTA dalla sacra soglia,
E a Dio col fior di sua virginea Spoglia
Ogni affetto Ella dona, ogni speranza.

Come al vero di fronte avvien si scioglia
L’immagine, così dell’Alleanza
Or vuota è l’Arca, e a più diletta stanza
MARIA nell’umil cor l’ETERNO invoglia.

Nè il Tempio mai di Salomone in pria
Per auro e gemme sì rifulse adorno,
Come or che ostello è fatto di MARIA.

Altro e ancora più grato a Dio Soggiorno
Poscia da Lei si schiuderà, che fia
Distrutto e ricomposto al terzo giorno.



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IV




LO SPOSALIZIO DI MARIA



Qui pascitur inter lilia.





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MARIA Sposa fia dunque ad un mortale?
Si; ma solo a GIUSEPPE! Il santo fuoco
Di purissimo amor per Coppia tale
Scese del ciel dal più sublime loco.

Pronto è l’Altare, arde la face, poco
Al rito manca…. Oh, rattenete l’ale
Quivi, o Angioletti! Anzi voi solo invoco
Pronubi al Nodo che non ha l’eguale.

Disse Verginità, velata il ciglio;
Innanzi a cui gli SPOSI giunti al Tempio
Destra con destra unir, giglio con giglio.

Ammirò terra e cielo il nuovo esempio,
E alla cara fragranza il DIVIN FIGLIO
Or, disse al PADRE, il gran disegno adempio.



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V



L’ANNUNCIAZIONE DI MARIA



Ecce Ancilla Domini.




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Pupilla non alzò, nel cor turbosse
MARIA di Gabriele al gran saluto,
E di questo pensosa il fin qual fosse,
N’ebbe di dubbio e tema il labbro muto.

Quei dolce l’affidò, ma combattuto
Di più suo Spirito al favellar si scosse,
E d’esser Madre a Dio quasi il rifiuto
Sul labbro amor di purità le mosse.

Obbedienza e Fè vinsero alfine,
Ma vincitrice insiem con questa e quella
Respirò Puritade aure divine.

Nè pria grande Umiltà parve o sì bella,
Come allor che MARIA con luci chine,
Ecco, proruppe, del SIGNOR l’Ancella.


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VI



L’INCARNAZIONE DEL VERBO



Fiat mihi secundum verbum tuum.





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Di me, giusta il tuo detto, appien si faccia;
All’Arcangiol MARIA. Con fermo accento
Suonò tal sospirato assentimento,
Che all’orbe intero muterà la faccia.

Si faccia; e cento Alme gioiro e cento,
Che del celeste Messaggier la traccia
Seguir del guardo, e trepide lor braccia
Della Vergine alzar nel turbamento.

Si faccia; e in quell’istante circoscrisse
Aura di eterno Amore il grembo, in cui
L’adorabil Mistero si adempisse.

Conobbe allor Natura esser di LUI
MARIA già Madre che, sia fatta, disse,
E la luce guizzò fra i mondi bui.



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VII



LA VISITAZIONE DI MARIA



Fecit mihi magna qui potens est et sanctum nomen ejus.





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Tosto di Redenzione intesa all’opra
Per alpestre cammino il passo affretta,
Fin che al monte il noto albergo scopra,
E lo raggiunse omai la BENEDETTA.

Incontro le volava Elisabetta
E si abbracciaro; ma virtuale adopra
Della Vergine il FRUTTO, e grazia eletta
Diffonde sì che il PRECURSOR ne cuopra.

Santificata nel muto alvo e cieco
Del deserto esultò la Voce. Intanto
Per colli e valli ripeteva l’eco:

Laudi scioglie al SIGNOR mia lingua e il canto,
Poiché oprar volle meraviglie meco
Egli che forte il braccio e il Nome ha santo.



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VIII



IL PARTO DI MARIA



Quem genuit adoravit






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Immune da dolor, chè nulla duole
Pena ove nulla è colpa, il seno scarco
Ebbe or MARIA della DIVINA PROLE,
Per cui l’ETERNO un tanto dielle incarco.

Al mondo è notte; ma l’Aurora l’arco
Dischiuso ha già dell’orizzonte al Sole;
Povero è il loco, ma diritto ha il varco
Insino al centro dell’empirea Mole.

Oh, come assorta l’alma DONNA e fida
Sta su le forme di GESU’ leggiadre,
Presso di cui si prostri ELLA, o si assida,

L’UNIGENITO adora in sen del PADRE;
Nel mentre QUESTI, giù mirando, affida
L’amato FIGLIO alla Divina Madre.



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IX



LA PURIFICAZIONE DI MARIA



Tuam ipsius animam doloris gladius pertransibit.





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MARIA, sebben degli Angioli più pura,
Di tergersi dal parto adempie il rito!
E COLEI vanne, ond’è il pien Lume uscito,
Dell’ebree madri nella schiera oscura!

Pur da fiamma profetica rapito
Il pio Vegliardo fra le sacre mura
Ver Lei s’affretta, e accolto in sua ventura
L’Infante, or prega in pace il dì compito.

Altre, ahi quali! Però voci funeste
Ei manda? E tolte all’innocente volo
Quali or s’offrono in don Colombe meste?

Intendo: ahi piomba con immenso duolo
Il brando, per cui placa Ira celeste
Di due Colombe un sagrificio solo!


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X



I DOLORI DI MARIA



Stabat Juxta Crucem Jesu Mater ejus:





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A qual mai raffrontarti dei dolenti,
O a quale assomigliarti? Ampia, profonda,
O Figlia di Sion, quella che senti
Ambascia è come il mar che non ha sponda.

O voi, cui mena i passi ed asseconda
Pietade in questa via, mirate attenti,
E pari al duol che la grand’Alma inonda
Dite se v’è dolor fra tutte genti.

Sul Golgota così, presso la Croce
Stava MARIA, d’ogni conforto priva,
Ebbra e sommersa nel martir più atroce;

E al grido alto del FIGLIO che moriva,
Immota, senza pianto e senza voce,
Fu il prodigio secondo, ELLA pur viva.



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XI



IL TRANSITO DI MARIA



Amore langueo!





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In giubilo cangiò l’immenso affanno
MARIA, chè il FIGLIO vincitor di Morte
Vide; pur n’ebbe vedovata il danno,
Lui salito ad aprir le empiree porte.

Schermo intanto la Chiesa ebbe in Lei forte
Contra il sorgente ostil furore o inganno;
Poiché il SUPERNO a Lei SPIRO consorte
Nel Cenacolo empiea l’ultimo scanno.

Poscia, qual Tortorella gemebonda
Che tolti figli chiama e ne sospira
In lento e flebil suon tra fronda e fronda,

Tal MARIA sempre al suo DILETTO aspira,
Langue e tra fido stuol, che la circonda,
Di Amor nel bacio si addormenta e spira.


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XII



L’ASSUNZIONE IN CIELO DI MARIA



Assumpta est Maria in Coelum.





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Fra lo stuol mesto degli orbati figli
Posa incorrotta di MARIA la Salma:
Lungi che a quel di morte rassomigli,
Spira il suo sonno dell’amor la calma.

Ma il Santo Amor l’incomparabil Alma
Ridesta, e i sensi avvien Quella ripigli:
Scesi gli Angioli allor, qual porge palma,
Chi getta rose, chi amaranti e gigli.

Dall’Amor quinci dentro nube aurata
La rediviva Spoglia e avventurosa
A sommo il Cielo è in un balen levata.

Quindi sul vuoto Avello sospirosa
L’Apostolica Schiera in alto guata,
E tal suon ode: oh FIGLIA! Oh MADRE! Oh SPOSA!


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XIII



L’INCORONAZIONE DI MARIA



Veni, coronaberis.





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Oh FIGLIA, or qui mi sei dunque vicina,
Tu, cui, prima del Tempo ch’Io creai,
Nel FIGLIO mio teneramente amai!
Vieni, e in Soglio ti assidi, alma Reina.

Oh MADRE, vieni: un dì penammo, il sai;
Ma per Noi salvo è il mondo, e a Noi si china
Morte, non più superba in sua rapina:
Or parte meco nel Trionfo avrai.

Oh SPOSA, cui mi attrasse odor soave
Di nardo umile, or vieni: a Te si addice
Il Talamo Divin ch’ombra non pave.

Disse la TRIADE AUGUSTA, e alla Felice
CORONATA di stelle ascese un Ave,
Del cielo e della terra o Imperatrice.


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XIV



EPILOGO DELLA VITA DI MARIA





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Senza labe di origine concetta,
Nel mondo appar siccome Alba che sorge;
Offresi a Dio nel Tempio giovinetta,
E a GIUSEPPE la man virginea porge;

Gloria immensa di Madre, umile accetta,
E un Dio nel sen lo stesso Dio le scorge;
Và frettolosa e abbraccia Elisabetta
Indi umanato il DIVIN VERBO scorge:

La Spada è a Lei predetta del dolore,
E in sul Calvario Ella ne sta ferita;
Dipoi vive d’amore e d’amore muore:

Ma presso l’UNO e TRINO in ciel salita,
Sommo di trono Ella riceve onore:
E’ questa intera di MARIA la vita.


( Giuseppe Bianchi )



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LA CHIESA E MARIA ( Cat. C.C 829 )




La Chiesa ha raggiunto in Maria la perfezione.




“ Mentre la Chiesa ha già raggiunto nella beatissima Vergine la perfezione che la rende senza macchia e senza ruga, I fedeli si sforzano ancora di crescere nella santità debellando il peccato, e per questo innalzano gli occhi a Maria, in lei la Chiesa è già tutta santa”.


MARIA, FIGURA E TIPO DELLA CHIESA ( C.C.C .967)




Per la sua adesione alla volontà del Padre, all’opera redentrice del suo Figlio, ad ogni mozione dello Spirito Santo, la Vergine Maria è il modello della fede e della carità per la Chiesa. “Per questo è riconosciuta quale sovreminente e del tutto singolare membro della Chiesa” “ed è la figura (typus) della Chiesa”.



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“La Santissima Vergine ci ottenga l’amore alla croce, ai patimenti, ai dolori ED ELLA CHE FU LA PRIMA A PRATICARE IL VANGELO IN TUTTA LA SUA PERFEZIONE, IN TUTTA LA SUA SEVERITA’, ANCHE PRIMA CHE FOSSE PUBBLICATO, OTTENGA A NOI PURE ED ESSA STESSA DIA A NOI LA SPINTA PER SEGUIRLA DA VICINO”

Cit: “Padre Pio, Breviario, Ed. Rusconi”



MATERNITA’ SPIRITUALE DI MARIA C.C.C. 501




Gesù è l’unico Figlio di Maria. Ma la maternità spirituale di Maria si estende a tutti gli uomini che egli è venuto a salvare: “ Ella ha dato alla luce un Figlio, che Dio ha fatto “ il primogenito di una moltitudine di fratelli” (Rm 8,29), cioè dei fedeli, alla cui nascita e formazione ella coopera con amore di madre”.


POSIZIONE DI MARIA NEL MINISTERO DELLA CHIESA ( C.C.C. 773)




Nella Chiesa la (questa) comunione degli uomini con Dio mediante la carità che “ non avrà mai fine” (Cor 13,8) è lo scopo cui tende tutto ciò che in essa è sacramentale, legato a questo mondo destinato a passare. “La sua natura è completamente ordinata alla santità delle membra di Cristo. E la santità si misura secondo il “grande mistero”, nel quale la Sposa risponde col dono dell’amore al dono dello Sposo” Maria precede tutti noi sulla via verso la santità che è il mistero della Chiesa in quanto Sposa senza macchia né ruga. Per questo motivo “ la dimensione mariana della Chiesa precede la sua dimensione petrina”




C.C.C 963: (…) La Vergine Maria (…) è riconosciuta e onorata come la vera Madre di Dio e del Redentore (…) Insieme però (…) è veramente “Madre delle membra” (di Cristo), (…) perché ha cooperato con la sua carità alla nascita dei fedeli nella chiesa, i quali di quel Capo sono le membra” “Maria, (…) Madre di Cristo, Madre della Chiesa”.




C.C.C 964: “ Il ruolo di Maria verso la Chiesa è inseparabile dalla sua unione a Cristo e da essa direttamente deriva. “Questa unione della madre col Figlio nell’opera della redenzione si manifesta dal momento della concezione verginale di Cristo fino alla morte di lui” Essa viene particolarmente manifestata nell’ora della sua passione:
“ LA BEATA VERGINE HA AVANZATO NEL CAMMINO DELLA FEDE E HA CONSERVATO FEDELMENTE LA SUA UNIONE COL FIGLIO SINO ALLA CROCE, DOVE, NON SENZA UN DISEGNO DIVINO, SE NE STETTE RITTA, SOFFRI’ PROFONDAMENTE COL SUO FIGLIO UNIGENITO E SI ASSOCIO’ CON ANIMO MATERNO AL SACRIFICIO DI LUI, AMOROSAMENTE CONSENZIENTE ALL’IMMOLAZIONE DELLA VITTIMA DA LEI GENERATA; E FINALMENTE, DALLO STESSO CRISTO GESU’ MORENTE IN CROCE FU DATA COME MADRE AL DISCEPOLO CON QUESTE PAROLE: “DONNA, ECCO IL TUO FIGLIO” (Cf. Gv 19,26-27)




C.C.C 965 : Dopo l’Ascensione del suo Figlio, Maria “ con le sue preghiere aiutò le primizie della Chiesa” Riunita con gli Apostoli e alcune donne, “ anche Maria implorava con le sue preghiere il dono dello Spirito, che l’aveva già presa sotto la sua ombra nell’annunciazione”.


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( Tela di Padre Giustino Jacopini ) http://members.xoom.virgilio.it/Jacopini/biogr..htm



“ Qualcuno potrà dire: ma Maria non era piena di grazia, stando alle parole pronunziate dall’arcangelo Gabriele? Non era da quel momento ripiena di Spirito Santo? Ora come poteva essere ancora di più piena dello Spirito Santo nella Pentecoste, se prima ne aveva la pienezza?
LA RISPOSTA NON PUO’ CHE ESSERE AFFERMATIVA: CHE POTESSE RICEVERE ANCORA I DONI DELLO SPIRITO SANTO NELLA PENTECOSTE, PERCHE’’ L’EFFETTO DELLA GRAZIA DI DIO E’ PROPRIO QUESTO: QUANDO E’ BENE ACCETTA, ACCOLTA NELL’ANIMA , E CORRISPOSTA, LA GRAZIA DILATA LACAPACITA’ DELL’ANIMA E L’ANIMA DILATATA DIVENTA ANCORA PIU’ CAPACE DI NUOVE GRAZIE. SONO LE SUE DISPOSIZIONI INTERNE A RENDERLA TALE”.

E ALLORA, DOPO LA PENTECOSTE, L’ANIMA DELLA MADONNA FU TRABOCCANTE DI GRAZIA.


( Mons. Girolamo Grillo)


Cit: “Maria nella pietà popolare, a cura di Mons. Girolamo Grillo, Edi. Shalom”




C.C.C 966: “Infine, l’Immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua anima, e dal Signore esaltata come la Regina dell’universo, perché fosse più pienamente conformata al Figlio suo, il Signore dei dominanti, il vincitore del peccato e della morte”. L’Assunzione della santa Vergine è una singolare partecipazione alla risurrezione del suo Figlio e un’anticipazione della risurrezione degli altri cristiani:

“NELLA TUA MATERNITA’ HAI CONSERVATO LA VERGINITA’, NELLA TUA DORMIZIONE NON HAI ABBANDONATO IL MONDO, O MADRE DI DIO; HAI RAGGIUNTO LA SORGENTE DELLA VITA, TU CHE HAI CONCEPITO IL DIO VIVENTE E CHE CON LE TUE PREGHIERE LIBERERAI LE NOSTRE ANIME DALLA MORTE”.




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“ Gesù, che regnava in cielo con l’umanità santissima che aveva preso dalle viscere della Vergine, VOLLE PURE CHE LA MADRE SUA NON SOLO CON L’ANIMA, MA BENE ANCHE COL CORPO SI RIUNISSE A LUI E DIVIDESSE APPIENO LA SUA GLORIA.

E CIO’ ERA BEN GIUSTO E DOVEROSO. QUEL CORPO CHE NEPPURE UN’ISTANTE ERA STATO SCHIAVO DEL dEMONIO E DEL PECCATO, NON LO DOVEVA ESSERE NEPPURE DELLA CORRUZIONE”.

( Padre Pio )


(Cit: Epist. IV, p. 967, “Buona giornata, Ricordo della beatificazione di Padre Pio, Cov. Padri Cappuccini, S. Giovanni Rotondo)




C.C.C 968: (…) “Ella ha cooperato in modo tutto speciale all’opera del Salvatore, con l’obbedienza, la fede, la speranza e l’ardente carità, per restaurare la vita soprannaturale delle anime. Per questo è stata per noi la Madre nell’ordine della grazia”.



C.C.C:969 : “Questa maternità di Maria nell’economia della grazia perdura senza soste dal momento del consenso prestato nella fede al tempo dell’annunciazione, e mantenuto senza esitazioni sotto la croce, fino al perpetuo coronamento di tutti gli eletti. Difatti, assunta in cielo ella non ha deposto questa missione di salvezza, ma con la sua molteplice intercessione continua ad ottenerci i doni della salvezza eterna (…) Per questo la beata Vergine è invocata nella Chiesa con i titoli di Avvocata, Ausiliatrice, Soccorritrice, Mediatrice”.






Un aneddoto di Padre Pio:



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“Un giorno, il Signore uscì per il paradiso e vide tanti brutti ceffi, che andavano in giro per il luogo ripieno di ogni delizia. Il Signore si meravigliò, mandò a chiamare San Pietro e disse: “ Pietro, cosa succede? Sembra che il carcere mandamentale l’abbiano trasferito in Paradiso!”. Pietro rispose: “ Signore, non so da che parte entrino”.
Allora il Signore ordinò di fare più buona guardia.
Un altro giorno, il Signore esce ancora per il Paradiso, vede di nuovo un aumento di questi brutti ceffi e dice a San Pietro: “ Pietro, ti ho detto di guardare. Dammi le chiavi perché non fai più buona guardia”. E Pietro: Signore, non volevo dirvelo, ma dal momento che lo volete sapere, ve lo dico. Appena mi volto un momento, c’è vostra Madre che apre e fa entrare tutti quanti. Io non ne posso più. Signore che devo fare quando vostra Madre si avvicina lì alla porta?”. E il Signore: “Pietro, fai finta di non accorgertene”.”


( Cit “Il cuore di Padre Pio”, Ed. Shalom )




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“Salve Regina,
rosa senza spina,
giglio d’amore,
Madre del Signore!
Deh, fammi questa grazia:
che non mora peccatore!

Maria, io mi sono dato a te
Fin dalla nascita;
durante tutti i giorni della mia vita
mi sono fatto tuo servo ed a te sola
ho dato le chiavi dell’anima mia.
Mostra te esse Matrem…
nessuno dubiti di essere da te amato;
ognuno si accosti con fiducia
al tuo trono di Madre, certo che
nelle tue mani troverà la salvezza”.

( San Giuseppe da Copertino)




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C.C.C 970: “La funzione materna di Maria verso gli uomini in nessun modo oscura o diminuisce(…) l’unica mediazione di Cristo, ma ne mostra l’efficacia. Infatti ogni salutare influsso della beata Vergine (…) sgorga dalla sovrabbondanza dei meriti di Cristo, si fonda sulla mediazione di lui, da essa assolutamente dipende e attinge tutta la sua efficacia”. “Nessuna creatura infatti può mai essere paragonata col Verbo incarnato e redentore; ma come il sacerdozio di Cristo è in vari modi partecipato dai sacri ministri e dal popolo fedele, e come l’unica bontà di Dio è realmente diffusa in vari modi nelle creature, così anche l’unica mediazione del Redentore, ma suscita nelle creature una varia cooperazione partecipata dall’unica fonte”




C.C.C 971: “Tutte le generazioni mi chiameranno beata” (Lc 1,48). “ La pietà dell Chiesa verso la santa Vergine è elemento intrinseco del culto cristiano”. La santa Vergine “ viene dalla Chiesa giustamente onorata con un culto speciale. In verità dai tempi più antichi la beata Vergine è venerata col titolo di” Madre di Dio”, sotto il cui presidio i fedeli, pregandola, si rifugiano in tutti i loro pericoli e le loro necessità (…) Questo culto (…), sebbene del tutto singolare, differisce essenzialmente dal culto di adorazione, prestato al Verbo incarnato come al Padre e allo Spirito santo, e particolarmente lo promuove”; esso trova la sua espressione nelle feste liturgiche dedicate alla Madre di Dio e nella preghiera mariana come il santo Rosario, “compendio di tutto quanto il Vangelo”.




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“ MAMMINA BELLA, MAMMINA CARA, SI SEI BELLA. SE NON CI FOSSE LA FEDE, GLI UOMINI TI DIREBBERO DEA. GLI OCCHI TUOI SONO PIU’ RISPLENDENTI DEL SOLE; SEI BELLA MAMMINA, ME NE GLORIO, TI AMO, DEH! AIUTAMI “
( Padre Pio)


(Cit: AD, 55. “Buona Giornata”)




C.C.C 972: “Dopo aver parlato della Chiesa, della sua origine, della sua missione e del suo destino, non sapremmo concludere meglio che volgendo lo sguardo verso Maria per contemplare in lei ciò che la Chiesa è nel suo mistero, nel suo “pellegrinaggio della fede”, e quello che sarà nella patria al termine del suo cammino, dove l’attende, nella “gloria della Santissima e indivisibile Trinità”, “nella comunione di tutti i santi” colei che la Chiesa venera come la Madre del suo Signore e come propria Madre:

“LA MADRE DI GESU’, COME IN CIELO, GLORIFICATA ORMAI NEL CORPO E NELL’ANIMA, E’ L’IMMAGINE E LA PRIMIZIA DELLA CHIESA CHE DOVRA’ AVERE IL SUO COMPIMENTO NELL’ETA’ FUTURA, COSI SULLA TERRA BRILLA COME UN SEGNO DI SICURA SPERANZA E DI CONSOLAZIONE PER IL POPOLO DI DIO IN CAMMINO”.





PER SAPERNE DI PIU’, CON IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA





TITOLI DI MARIA





Avvocata, Ausiliatrice, Soccoritrice, Mediatrice : (Cat. C.C 969)

Icona escatologica della Chiesa: (Cat. C.C 967, 972)

Immacolata: (C.C.C 491 – 492 )

Madre dei viventi: ( C.C.C 494, 511 )

Madre della Chiesa: ( C.C.C 963 – 990 )

Madre di Cristo : ( C. C.C 411 )

Madre di Dio : ( C.C.C 466, 495, 509 )

Nuova Eva: (C.C.C 411 )

“ODIGITTRIA” cioè colei che mostra la via : ( C.C.C 2674)

“PANAGHIA” cioè la tutta Santa”: ( C.C.C 493 )

Assunta: ( C.C.C 966 )

Piena di Grazia: ( C.C.C 722, 2676 )

Sede della Sapienza: ( C.C.C 721 )

Sempre Vergine: ( C.C.C 499 – 501 )

Serva del Signore: ( C.C.C 510 )



“ PREGANDO S’IMPARA “




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PREGHIERA DI SAN BERNARDO



O tu che nell’instabilità continua della vita presente
t’accorgi di essere sballottato tra le tempeste
senza punto sicuro dove appoggiarti,
tieni ben fisso lo sguardo al fulgore di questa stella
se non vuoi essere travolto dalla bufera.
Se insorgono i venti delle tentazioni
e se vai a sbattere contro gli scogli delle tribolazioni,
guarda la stella, invoca Maria!
Se i flutti dell’orgoglio, dell’ambizione,
della calunnia e dell’invidia
ti spingono di qua e di là, guarda la stella, invoca Maria!
Se l’ira, l’avarizia, l’edonismo
squassano la navicella della tua anima,
volgi il pensiero a Maria!
Se turbato per l’enormità dei tuoi peccati,
confuso per le brutture della tua coscienza,
spaventato al terribile pensiero del giudizio,
stai per precipitare nel baratro della tristezza,
e nell’abisso della disperazione, pensa a Maria!
Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità,
pensa a Maria, invoca Maria!
Maria sia sempre sulla tua bocca e nel tuo cuore.
E per ottenere la sua intercessione, segui i suoi esempi.
Se la segui non ti smarrerai,
se la preghi non perderai la speranza,
se pensi a lei non sbaglierai.
Sostenuto da lei non cadrai,
difeso da lei non temerai,
con la sua guida non ti stancherai,
con la sua benevolenza giungerai a destinazione.




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FIOR DEL CARMELO
(Versione lunga)


Fior del Carmelo,
vite in fiore,
splendore del cielo,
tu solamente
sei vergine e Madre.

Madre mite
Pura nel cuore,
ai tuoi devoti
da’ protezione
stella del mare.

Ceppo di Jesse,
Che doni il Fiore,
a noi concedi
di rimanere
con te per sempre.

Giglio sbocciato
Tra acute spine,
conserva puri
i nostri cuori
e dona aiuto.

Forte armatura
Là dove infuria,
la dura lotta
offri a difesa
lo Scapolare.

Per noi incerti
Tu sei la guida;
a noi provati
concedi ognora
consolazione.

O dolce Madre,
Signora nostra:
colma di gaudio
di cui sei piena
i figli tuoi.


O chiave e porta
del Paradiso,
fa' che giungiamo
dove di gloria
sei coronata.
Amen.



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AVE MARIA STELLA


Ave, stella del mare,
Eccelsa madre di Dio
E sempre Vergine,
Felice porta del cielo

Accogliendo quell’”Ave”
Dalla bocca di Gabriele,
donaci la pace,
mutando la fama di Eva.

Sciogli i vincoli per i rei,
dà luce ai ciechi,
scaccia i nostri mali,
dacci ogni bene.

Mostrati Madre di tutti,
offri la nostra preghiera,
Cristo l’accolga benigno,
lui che si è fatto tuo Figlio.

Vergine santa fra tutte,
dolce regina del cielo,
rendi innocenti i tuoi figli,
umili e puri di cuore

Donaci giorni di pace,
veglia sul nostro cammino,
fa che vediamo il tuo Figlio,
pieni di gioia nel cielo.

Sia lode a Dio Padre,
gloria al Cristo Sinore,
e allo Spirito Santo
unico onore alla Santa Trinità.
Amen.


L'«Ave» del messo celeste
reca l'annunzio di Dio,
muta la sorte di Eva,
dona al mondo la pace.

Spezza i legami agli oppressi,
rendi la luce ai ciechi,
scaccia da noi ogni male,
chiedi per noi ogni bene.

Móstrati Madre per tutti,
offri la nostra preghiera,
Cristo l'accolga benigno,
lui che si è fatto tuo Figlio.

Vergine santa fra tutte,
dolce regina del cielo,
rendi innocenti i tuoi figli,
umili e puri di cuore.

Dónaci giorni di pace,
veglia sul nostro cammino,
fa' che vediamo il tuo Figlio,
pieni di gioia nel cielo.

Lode all'altissimo Padre,
gloria al Cristo Signore,
salga allo Spirito Santo,
l'inno di fede e di amore. Amen.



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TUTTA BELLA SEI MARIA


Tutta bella sei Maria e macchia d’origine non è in te.
La tua veste è candida come la neve,
e il tuo volto come il sole.
Tu la gloria di Gerusalemme, Tu la letizia d’Israele.
Tu l’onore del popolo nostro: o Maria o Maria.
Tu avvocata dei peccatori: o Maria o Maria.
Vergine prudentissima, Madre clementissima.
Prega e intercedi per noi presso il Figlio tuo e
Signor nostro Gesù Cristo.



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ALCUNE LETTURE CHE CI SENTIAMO DI CONSIGLIARE ( FRA LE TANTE),
OLTRE ALLE NUMEROSE PUBBLICAZIONI DI PADRE LIVIO, DIRETTORE DI RADIO MARIA.





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Edited by lapecorellasmarrita - 16/7/2014, 10:50

Tags:
A2 -VITA S.VERGINE /IN CORONA DI SONETTI DEL 1839 e Rosari,
A2- MARIA-MADRE DI DIO ( Prima parte )
 
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