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IL SACERDOTE - IN PILLOLE DI SAPIENZA

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lapecorellasmarrita
view post Posted on 19/6/2014, 21:16




IL SACERDOTE



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Dagli scritti e detti del Santo Curato d’Ars
( San Giovanni Maria Battista Vianney)
Patrono dei sacerdoti (già Patrono dei parroci)






“Se avessimo fede, vedremmo Dio nascosto nel sacerdote come una luce dietro il vetro, come il vino mescolato all’acqua”



“ Chiunque sia il prete, è sempre lo strumento di cui si serve il Buon Dio per diffondere la sua Parola”



“Quando il sacerdote è all’altare o sul pulpito, dobbiamo guardarlo come se fosse Dio stesso”.



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“Quanto è grande il sacerdote! Se egli si comprendesse, morirebbe… Dio gli ubbidisce: dice due parole e Nostro Signore scende dal cielo”.



“Se il sacerdote fosse davvero compenetrato della grandezza del suo ministero, potrebbe appena vivere”



“ Se avessi saputo quanto si doveva soffrire diventando parroco, sarei morto di pena”



“Non mi dispiace essere sacerdote per dire la Santa Messa, ma non vorrei essere parroco, mi rattrista e mi preoccupa… Da quale timore dev’essere colto un povero sacerdote, nell’esercitare un ministero così temibile!”








“ TU MI HAI MOSTRATO LA VIA PER ARS, IO TI MOSTRERO’ QUELLA PER IL CIELO”


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“Se non vi fosse il sacramento dell’Ordine non avremmo Nostro Signore”.



“Chi è che lo ha messo là, nel tabernacolo? Il sacerdote.



Chi ha accolto l’anima nostra al suo ingresso nella vita ? il sacerdote.



Chi la nutre per darle la forza di compiere il suo pellegrinaggio? Il sacerdote.



Chi la preparerà a comparire innanzi a Dio, lavandola per l’ultima volta nel sangue di Gesù Cristo? Il sacerdote.



E se quest’anima viene a morire ( col peccato mortale), chi la risusciterà, chi le renderà la calma e la pace? ancora il sacerdote”




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Solo in cielo si comprenderà la felicità di celebrare la Messa.



“Il sacerdote non è sacerdote per sé. Non può assolvere se stesso. Non può amministrare i sacramenti a se stesso. Egli non è per se stesso: è per voi.”




“Non sarebbe male se un sacerdote morisse a forza di fatica e di pene sopportate per la gloria di Dio e la salvezza delle anime”



“ Oh come è grande il sacerdote! Lo si capirà solo in Cielo! Se lo si capisse sulla terra, si morirebbe non di spavento, ma di amore!”




Disse di sé




“ Ma per l’interessato, che responsabilità!”



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“Ho chiesto una volta a Dio di vedere la mia miseria e l’ho ottenuto. Se Dio non mi avesse sostenuto, mi sarei disperato”, (Confidenza fatta ad un sua penitente) e supplicò con tutto il cuore: “Mio Dio, fammi la grazia di non andare all’inferno!”



“ E’ terribile essere prete! Confessioni, sacramenti, che schiacciante responsabilità! Se si sapesse cos’è un prete si fuggirebbe nel deserto come i Santi per non esserlo!... Amico mio, non sai cos’è passare dalla cura di anime al tribunale di Dio”.


Cit Il Pensiero e l’Anima del Curato d’Ars. Ed. Gribaudi. Torino, pag 127)




ALTRI SPUNTI






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(Tirandosi la zappa sui piedi)



“L'Ordine, scandito nei tre gradi di episcopato, presbiterato e diaconato, è il Sacramento che abilita all'esercizio del ministero, affidato dal Signore Gesù agli Apostoli, di pascere il suo gregge, nella potenza del suo Spirito e secondo il suo cuore. . Pascere il gregge di Gesù non con la potenza della forza umana o con la propria potenza, ma quella dello Spirito e secondo il suo cuore, il cuore di Gesù che è un cuore di amore.



“ Il sacerdote, il vescovo, il diacono deve pascere il gregge del Signore con amore. . Se non lo fa con amore non serve. E in tal senso, i ministri che vengono scelti e consacrati per questo servizio prolungano nel tempo la presenza di Gesù, se lo fanno col potere dello Spirito Santo in nome di Dio e con amore”.



“Coloro che vengono ordinati sono posti a capo della comunità. Sono "A capo" sì, però per Gesù significa porre la propria autorità al servizio, come Lui stesso ha mostrato e ha insegnato ai discepoli con queste parole: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Mt 20,25-28 // Mc 10,42-45)”.



“ Un vescovo che non è al servizio della comunità non fa bene; un sacerdote, un prete che non è al servizio della sua comunità non fa bene, sbaglia.”



“ In forza dell'Ordine il ministro dedica tutto se stesso alla propria comunità e la ama con tutto il cuore: è la sua famiglia. Il vescovo, il sacerdote amano la Chiesa nella propria comunità, l'amano fortemente. Come? Come Cristo ama la Chiesa. Lo stesso dirà san Paolo del matrimonio: lo sposo ama sua moglie come Cristo ama la Chiesa. È un mistero grande d'amore: questo del ministero sacerdotale e quello del matrimonio, due Sacramenti che sono la strada per la quale le persone vanno abitualmente al Signore.”



“Quando non si alimenta il ministero, il ministero del vescovo, il ministero del sacerdote con la preghiera, con l'ascolto della Parola di Dio, e con la celebrazione quotidiana dell'Eucaristia e anche con una frequentazione del Sacramento della Penitenza, si finisce inevitabilmente per perdere di vista il senso autentico del proprio servizio e la gioia che deriva da una profonda comunione con Gesù”.



“Il vescovo che non prega, il vescovo che non ascolta la Parola di Dio, che non celebra tutti i giorni, che non va a confessarsi regolarmente, e lo stesso il sacerdote che non fa queste cose, alla lunga perdono l'unione con Gesù e diventano di una mediocrità che non fa bene alla Chiesa.”



“Dobbiamo aiutare i vescovi e i sacerdoti a pregare, ad ascoltare la Parola di Dio che è il pasto quotidiano, a celebrare ogni giorno l'Eucaristia e andare a confessarsi abitualmente Questo è tanto importante perché riguarda proprio la santificazione dei vescovi e dei sacerdoti”.


Cit: dall udienza generale di Papa Francesco, di mercoledi 26 marzo 2014: www.news.va/it/news/udienza-generale-del-26-marzo-2014



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Il prete è un uomo, ma è più degli Angeli;


è un peccatore, ma rimette i peccati;


è un servo, ma Dio gli ubbidisce! (Giuliotti)






“Il sacerdote è un uomo fatto Dio, non per natura, ma per ufficio” (S. Franc. Ieronimo)





“Basta che il sacerdote sia santo, perché il popolo diventi Chiesa !” ( Ad. Tommasi).





“Perché oggi tanti attacchi al sacerdozio? Perché è il cuore della Chiesa: ucciso il pastore, si disperde il gregge” (Ern. Hello)





“ Se c’è uno stato di vita in cui sia necessaria la castità, questo è il servizio della Divinità” (Chateaubriand).






IL BUON PRETE






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“ E’ la sera, pian piano


Passa il prete paziente,


salutando dalla mano


ciò che vede, ciò che sente.


Tutto e tutti il buon pievano


Benedice santamente:


anche il loglio, là nel grano;


qua nei fiori, anche il serpente”



(Pascoli)




Cit. “Il Curato d’Ars, un prete amico”, Marc Joulin, “il Sacerdozio”, Padre Colombano Vuilleumier)



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ALCUNI DEI MIEI BUONI AMICI PRETI CHE NON SCORDERO’ MAI





La maggioranza di loro sono tornati alla casa del Padre, altri sono ancora qua, di alcuni non ho nemmeno la fotografia e non ricordo più il cognome,ma ho sempre pregato per loro e loro per me, continuo a farlo e ne sento la vicinanza. L’intenzione di preghiera per ognuno di loro è stata la seguente, e continua ancora ad esserla per quelli ancora presenti in questa valle di lacrime e che estendo a tutti i sacerdoti e religiosi laici, nonché alla mia Suora ucraina che prega per me e la mia famiglia, Suor Havzyjila Oksana dell’Ordine delle Basiliane Adoratrici:


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“ O Signore, Gesù Cristo, non abbandonare coloro che tu hai redento e i poveri che, fuori di Te, non hanno nulla. Sostienili, o Signore con la richezza della Tua grazia, perché sono poveri tuoi. Guidali e non li abbandonare perché senza di Te non si smarriscano, ma proteggili sempre, sino alla fine”



( da una preghiera di Sant’Antonio di Padova)




Padre Colombano Luciani (Fano)




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Chi non l’ha conosciuto a Fano, nella Basilica San Paterniano. Era sempre nel confessionale e, sicuramente aveva dei carismi particolari. Lo soprannominavo “ Padre Tremendo”, ma da lui venivano a confessarsi anche da lontano, e sapeva esprimere dolcezza.Si prese un bel pezzo della mia croce e ci scrivevamo. Conservo gelosamente alcune sue lettere.Poco tempo prima di lasciare questa valle di lacrime mi disse.”Non mi scorderò mai di te!”



Padre Giustino Jacopini (Fano)




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E’ stato il mio primo amico sacerdote e abbiamo subito fatto amicizia. Accettava ben volentieri qualche scherzetto. Dopo ogni visita o confessione, insisteva sempre perché accettassi qualche cioccolatino. Nel corso di una delle ultime nostre telefonate mi disse: “Ti voglio bene!” ,nessuno me lo aveva mai detto in quel modo.




Don Ivo Cassiani (Modena)




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Parroco della “Madonna Pellegrina” a Modena, è stato mio confessore per alcuni anni al Duomo . Lo chiamavo “tre passi in una mattonella”. Aveva sempre necessità di essere accompagnato, ma ogni mattina puntualmente era nel suo confessionale. Mai una arrabbiatura, si limitava a chiamarmi “lazzarone”.
Per via degli scrupoli che gli manifestavo, mi disse: “Altri dieci come te e finisco al manicomio!” , ma poi,“vedrai che presto il Signore ti libererà da questa situazione”. Così è stato.

“Don Ivo è riuscito anche a vedere conclusa l’edificazione del “suo” campanile: una costruzione alta 55 metri, la più alta della città dopo la Ghirlandina, la cui edificazione il parroco aveva atteso per quasi mezzo secolo. Scherzava, un anno fa, sui lavori e sulle sue condizioni di salute: “Finitela presto, ragazzi, che voglio veder tutto a posto prima di andarmene” diceva”.


http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca...on-ivo-1.332859




Mons. Alberto Bernardoni (Modena)




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“ Sei come Giobbe!, prega per me, anch’io pregherò per te!” (l’ho fatto e certamente anche lui, e continueremo a farlo)
Prima di confessare al Duomo di Modena era Parroco di Maranello (Chiesa di S.Biagio). Ad ogni vittoria della Ferrari faceva suonare le campane, poi faceva festa con i ferraristi.




Padre Corrado Ronzoni , Frate Cappuccino, (Puianello MO)




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Preso da mille tentazioni, chiesi a Padre Corrado di poter fare qualche lavoretto presso il Santuario Madonna della Salute di Puianello (Modena) , l’ho fatto per circa sei mesi. Ho un grande debito nei suoi confronti.
durante un pellegrinaggio a Berico disse ridendo: (A mia moglie) “ Oh Signore , quest’uomo è da sopprimere!”


www.messaggerocappuccino.it/index.p...0-2013mc5-con-2


Padre Egilio Ciarrocchi, Frate Minore, (101 anni compiuti)



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Nell’intravedermi, andando a confessarmi da lui, presso i l Santuario del Beato Sante (PU);

“Che animale sei?”
“Un somaro Padre”.
“Che sei venuto a fare?”
“A svuotare il sacco Padre.”
“E’ passato per la porta?”
“Se sono qui, evidentemente si”
“Allora vieni qua da me a svuotarlo”


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Nato a Campli (Teramo) il 04.Marzo 1913,Padre Egilio è tornato alla casa del Padre il 15 Aprile 2015, (102 anni compiuti).
Due episodi curiosi: questo frate "bersagliere" ne ha viste di tutti i colori .
Ebbe a raccontare che un uomo venne a dirgli in sacrestia che se gli fosse capitata una pistola a portata di mano gli avrebbe sparato.
In un altra circostanza (fra le tante) riuscì a disarmare un soldato tedesco che lo minacciava con un fucile; lasciandolo poi andare, restituendogli l'arma


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Padre Colombano Vuilleumier , Svizzero,Camaldolese, 100 anni compiuti (Eremo Monte Giove Fano)



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Parlando di Dio, non condividiamo alcune cose, ma ci rispettiamo, è il mio confessore, e preghiamo l’uno per l’altro.

In confessionale:

“Non ce la faccio,Padre”
“Non posso non è francese!” , ma poi:
“Dio non pretende l’impossibile.”

Oppure;

“Non complichiamo le cose semplici,
semplifichiamo le cose difficili!”



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" NON MUOIO,ENTRO NELLA VITA!"



All'età di 104 anni Padre Colombano è tornato alla casa del Padre il 7 ottobre 2017,
il giorno della Beata Vergine Maria del Rosario e primo sabato del mese.
Non poteva essere che così,Padre Colombano recitava quotidianamente tre rosari,
catena dolce che ci rannoda a Dio.



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Con una stretta di mano e senza alcun scritto, come si usava in altri tempi, Padre Colombano mi ha regalato le sotto elencate opere (in ordine alfabetico sillabico), autorizzandone la pubblicazione sia integrale che parziale. Ovviamente tutte queste opere non sono state lette e meditate, ma verranno consultate di volta in volta a seconda degli argomenti trattati e che tratteremo, con relative citazioni. Pur non intendendo pubblicarle integralmente nel nostro sito,come precisato nella presentazione (Etichetta 0), proporremo solo ed esclusivamente eventuali “rivelazioni private” riconosciute e consigliate dalla Chiesa, non mancando di citare o riportare consigli, riflessioni, citazioni di Santi e dello stesso Padre Colombano, nonché quant’altro contenuto in queste, gentilmente messe a nostra e vostra disposizione.

Ringrazio di cuore Padre Colombano Vuilleumier, stimato confessore sempre a disposizione, per il Suo contributo , disponibilità e sincera reciproca amicizia che ci lega, pur con il dovuto “distacco”, che i Santi e la Chiesa consigliano anche tra parenti, (ovviamente per amarci di più in Dio).



Adorazione (L’);

Amico (L’) più fedele;

Amore (L') è tutto;

Ascolta, Figlio!;

Azione (L’) Monastica;

Catechismo carismatico;

Corona (la);

Cristo Capo;

Cristo Cosmico;

Culto (Il) del silenzio;

Dio non l’io!

Ecco tua Madre;

Fede (la)

Fede (La ) Cristiana;

Grazia e volontà;

Io (L’) in Dio!;

Logica (La) dell’amore;

lucifero;

Madre e Regina;

Perché soffrire?, “valore del dolore”;

Persona (La);

Persona (La) Consacrata;

Petite (La) Thérèse;

Pianeta (il) di satana;

Pleroma (Il);

Preghiera (La);

Sacerdozio (Il);

Soave (La) umiltà;

Soave (La) e stolta superbia;

Stella (La) dell’Esercito dello Spirito Santo;

Tu mi ami?;

Umiltà (L’);

Vado ad Patrem, “non muoio, entro nella vita!”;

Valore del dolore.


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Padre Tarcisio Pornaro (Giuseppino del Murialdo)


Parrochia Sant’Antonio da Padova in Cittadella (Modena)



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Ultimo mio Padre Spirituale,prima di trasferirmi a Fano. Senza la sua guida spirituale ho perso la bussola, da qui, “la pecorella smarrita”: si diverte a chiamarmi “Mon général!”

In confessionale:

Padre, non ho pazienza…
“Non chiedermi la pazienza perché non l'ho mai avuta,quindi non posso perderla.”



Padre Armando Zaccaria, Giuseppino del Murialdo



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Padre Armando (21.05.1928 – 24.05.2014) ci lascia l’esempio di un religioso di grande laboriosità e di spirito di sacrificio. Non ha mai perso tempo, non è mai stato con le mani in mano. Ha saputo trafficare i talenti che Dio gli aveva dato. A P. Armando si può forse perdonare qualche esagerazione nei toni e nei modi, ma certamente ci lascia l’esempio di una vita impegnata, laboriosa, attenta a non sprecare il tempo. E sempre dedicata a fare cose utili per sé e per gli altri, anche se talvolta con accentuazioni di forte personalismo, come era forte e vigoroso il suo carattere.

Padre Armando ci lascia anche l’eredità di una grande passione per la Bibbia, alla quale si è accostato con la sensibilità del sacerdote e con la curiosità del ricercatore e ci ha lasciato due grandi “plastici” che lui ha realizzato (con il suo aiutante Padre Tarcisio Pornaro), con certosina pazienza, e che si trovano a Viterbo presso l’Istituto Teologico.



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www.sacrocuoremodena.it/istitutoweb...3%A0/index.html



PADRE VICTOR CILOCI, Presbitero del Patriarcato Ortodosso di Costantinopoli.




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Ricoverato all’ospedale di Urbino, nel reparto “ vietato l’accesso ai preti” perché secondo un primario… “si creerebbe un certo turbamento”. Io che tanto desideravo vederne uno per confessarmi chi mi manda la Divina Provvidenza? Padre Victor,Presbitero del Patriarcato Ortodosso di Costantinipoli. Abbiamo discusso un attimo,mi ha regalato un santino Maria, Gesù e San Nicola (uno dei miei santi protettori e Santo Patrono della Lorena dove sono nato ).


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Che bel momento! Che consolazione!
E tutti ( tra il personale medico e infermieristico ) nel vederlo uscire: “Da dove è entrato quello?

Boh! Forse dalla porta… se è uscito sarà entrato!

GRAZIE PADRE VICTOR


Don Enzo Tramontani (RA)



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Adieu, indimenticabile e intramontabile Don Enzo . Una volta corrispondevamo con i piccioni viaggiatori, adesso continueremo a farlo con gli angeli . RIP amico mio!


Un caro saluto e fraterno abbraccio a tutti, in Gesù et Maria!

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la pecorella smarrita

Edited by lapecorellasmarrita - 26/1/2024, 17:37

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Francesco13
view post Posted on 7/7/2014, 18:29




Io ho conosciuto padre David Olly settimana scorsa e sentendo lo cantare alcune strofe di "over the rainbow" mi ha dato la sensazione di malinconia in quella voce e cioè il fatto che rimpiangesse non aver potuto dire o fare qualcosa nei confronti di qualcuno.
Il giorno dopo quando sono partito ho iniziato a ripensare a lui e sono scoppiato in un pianto intenso sentendo dentro di me un gran senso di colpa
 
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1 replies since 19/6/2014, 21:16   1,635 views
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