la lanterna

ANIME, ANGELI, DEMONI, PRIMO UOMO, PECCATO ORIGINALE E CONSEGUENZE

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lapecorellasmarrita
view post Posted on 21/2/2014, 23:37




ANIME, ANGELI, DEMONI, PRIMO UOMO, PECCATO ORIGINALE E CONSEGUENZE



Abbiamo promesso di essere “chiarozzi chiarozzi”, e di riavvicinare nel modo più semplice pos-sibile, chi non ricorda nulla di quanto insegna la Chiesa Cattolica o non l’ha mai frequentata, e magari, non ricorda le nozioni più elementari insegnate a suo tempo dai loro catechisti, ha difficoltà a comprendere per tanti motivi.

Tuttavia, nel voler trattare questi argomenti, abbiamo ritenuto di dover riportare, pari pari, anche se non nello stesso ordine, quanto insegna l’attuale Catechismo della Chiesa Cattolica, per non incorrere in inesattezze, o peggio ancora in eresie, citando ovviamente i relativi numeri di riferimento.

Nel tentativo di semplificare quanto riportato, abbiamo pensato di evidenziare alcune frasi del contenuto delle citazioni riportate, consigliato la lettura di un libro su questi argomenti, e riportato uno scritto di Don Dolindo Ruotolo (06.10.1882 – 19.11.1970).

Lo Staff

Dio ha creato le cose visibili ( che tutti ammettono) e le cose invisibili ( che oggi molti negano ). Tra queste emergono le “ anime umane” e gli “angeli”,”; gli angeli creature puramente spirituali, do-tati di intelligenza e volontà: sono creature personali e immortali, che superano in perfezione tutte le creature visibili.( Ved Catech. C.C nr 330)” .


LE ANIME UMANE



La persona umana, creata a immagine di Dio, è un essere insieme corporeo e spirituale. Il racconto biblico esprime questa realtà con un linguaggio simbolico, quando dice: “Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita, e l’uomo divenne un essere vivente” (Gn 2,7). L’uomo tutto intero è quindi voluto da Dio”. (Cat. C.C 362)

Il corpo dell’uomo partecipa alla dignità di “immagine di Dio”, è corpo umano proprio perché è animato dall’anima spirituale, ed è la persona tutta intera ad essere destinata a diventare, nel corpo di Cristo, il tempio dello Spirito.” (Cat. C.C 364)

La Chiesa insegna che ogni anima spirituale è creata direttamente da Dio – non è prodotta dai genitori – ed è immortale: essa non perisce al momento della sua separazione dal corpo nella morte, e di nuovo si unirà al corpo al momento della risurrezione finale”.( Cat. C.C 366)

La tradizione spirituale della Chiesa insiste anche sul cuore, nel senso biblico di “profondità dell’essere”(“ in visceri bus”: Ger 31,33)dove la persona si decide o non si decide per Dio”.( Cat. C.C 367.)

GLI ANGELI



“…La parola angelo designa l’ufficio, non la natura. Se si chiede il nome di questa natura, si risponde che è spirito; se si chiede l’ufficio, si risponde che è angelo: è spirito per quello che è, mentre per quello che compie è angelo. In tutto il loro essere, gli angeli sono servitori e messaggeri di Dio. Per il fatto che “vedono sempre la faccia del Padre che è nei cieli” (Mt 18.10). essi sono potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola” ” (Sal 103,20).( Cat. C.C 329. )

Nella liturgia, della Chiesa si unisce agli angeli per adorare Dio tre volte santo, invoca la loro assistenza… e celebra la memoria di alcuni angeli in particolare ( san Michele, san Gabriele, san Raffaele, gli angeli custodi) , Cat. C.C 335.

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“Dal suo inizio fino alla morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione. Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita. Fin da quaggiù, la vita cristiana partecipa, nella fede, alla beata comunità degli angeli e degli uomini, uniti in Dio”. (Cat C.C 336)

Papa Giovanni Paolo II alle molte persone che ne negano l’esistenza dsse “Se ci si volesse sbarazzare degli Angeli, si dovrebbe rivedere radicalmente la Sacra scrittura stessa e con essa tutta la storia della salvezza”


I DEMONI



LETTURA CONSIGLIATA “IL FALSARIO” Sugarco edizioni




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Una parte degli angeli si ribellò a Dio dando origine ai “demoni”. Quindi “il diavolo infatti e gli altri demoni sono stati creati da Dio naturalmente buoni, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi”(S. Giovanni Damasceno)“Tale “caduta” consiste nell’avere, questi spiriti creati, con libera scelta, radicalmente e irrevocabilmente rifiutato Dio e il suo Regno”(Ved.Catechismo C.C 392)

I demoni sono angeli ribelli a Dio e perciò piombati nell’inferno che vanno girando sulla terra per la perdizione delle anime, seducendole, sviarle dalla via di Dio e impadronirsene per farsi loro sovrano.. Come ci insegna la Bibbia: “Scoppiò una guerra nel Cielo: Michele e i suoi Angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in Cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato e con lui furono precipitati anche i suoi angeli (Apoc. 12,7 ss).

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Quanti saranno questi demòni? Padre Pio avrebbe detto; “I demòni sono tanti che, se potessero assumere un corpo piccolo quanto un granello di sabbia, oscurerebbero il sole…”

“A far sì che il peccato degli angeli non possa essere perdonato è il carattere irrevocabile della loro scelta, e non un difetto dell’infinita misericordia divina. “ Non c’è possibilità di pentimento per loro dopo la caduta, come non c’è possibilità di pentimento per gli uomini dopo la morte”. (Catechsmo C.C 393)

Quindi, contrariamente a quanto affermano alcuni teologi, ( altra astuzia di satana )il diavolo non è soltanto un simbolo del male, né può convertirsi. C’è addirittura chi invita a pregare per la conversione del diavolo. Poveri noi!

Per gli angeli, essendo purissimi spiriti, ed essendo in grado di prendere una decisione o per Dio o contro Dio in un istante, diversamente avviene per l’uomo , il quale, essendo spirito incarnato, aderisce instabilmente ad una scelta, pur conservando la facoltà di staccarsi da essa per aderire alla cosa contraria. Quindi, per l’uomo,Il tempo della prova concesso, dura tutto l’arco del suo pellegrinaggio sulla terra, ma al momento della morte, rimarrà eternamente stabile nella sua scelta maturata in vita, o nell’amore di Dio o nel suo rifiuto irrevocabile.

Il progetto di Dio era una umanità senza alcuna sofferenza. Fu il peccato dei nostri progenitori ( Adamo ed Eva ) a portare la morte preceduta da tanti dolori.. La Bibbia affferma : Dio non ha fatto la morte, ne gode che periscano i vivi. Infatti Egli creò perché esistessero… … “Ma per l’invidia del diavolo entrò nel mondo la morte “ (Dan. 6.17-23).

LE ARTI DEL MALIGNO



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Tratto dal commento alla Genesi di Padre Dolindo Ruotolo:

"satana nel tentarci ha per fine, come egli stesso recentemente disse in Francia per bocca di un ossesso, di screditare Dio presso la creatura e la creatura presso Dio. Egli cerca d'influire nelle nostre cose, per turbare l'ordine della Provvidenza e per farcelo apparire illogico e tiranno. Anche nelle piccole cose, specialmente quando, noi ci agitiamo, interviene come un maligno che si diletta a far cattiverie e dispetti. Complica certi malanni e cerca di confondere i medici in modo da dare al male il carattere della spietatezza; cerca d'influire su quelli che ci fanno del male in modo da renderli più maligni, per poi farci agitare contro la Divina Provvidenza; fa apparire come una fresca e deliziosa spensieratezza la vita del mondo e come una oppressione quella dello spirito; è pronto sempre ad intervenire ad ogni nostra preghiera, per complicare le incresciose situazioni proprio quando preghiamo, a fine di screditare la nostra elevazione a Dio, e nello stesso tempo c'illude con qualche effimera prosperità quando non preghiamo per convincerci che è più prosperato chi mena una vita materiale e spensierata.

L'arte satanica è più sottile ed insidiosa di quello che possiamo supporre, perché il demonio si cela sempre sotto una forma a noi familiare in modo da non destare i nostri sospetti, e il più egli si serve delle leggi e dei fenomeni naturali per insidiarci. La sua malignità è terribile perché egli è malizia assoluta, senza temperamento di sensibilità di cuore e di compassione, come avviene sempre anche nel più maligno degli uomini; ama dunque fare il male e si diletta nel vedere le creature agitate ed impacciate nelle sue insidie; per questo niente più lo sconcerta quanto la pazienza, la carità, l'umiltà e la mansuetudine.

Interviene anche nelle manifestazioni della nostra attività per screditare Dio; cerca con arte seduttrice di rendere più attraente quello che è peccaminoso; fa apparire come eccellenti le scienze umane e come spregevoli quelle soprannaturali; circonda di prestigio ciò che è terreno e fa apparire come trascurabile ciò che appartiene al Cielo. Non è a caso, per es., che certe immagini sacre riescano pessime e che la più ordinaria immagine profana abbia una maggiore attrattiva. satana cerca d'influire in tutto, lavora più di quello che noi supponiamo per screditare presso di noi Dio e quello che appartiene a Dio; così per es., negli stessi giornali cerca d'influire per dare più attrattiva alle riproduzioni delle figure pagane che a quelle cristiane.

satana, come un dispettoso terribile, cerca di molestarci nel lavoro, per screditare occultamente la Divina Provvidenza, e soprattutto cerca di agitarci, perché non c'è una cosa che tanto lo avvicini a noi quanto l'agitazione; egli non può penetrare in noi che per i centri nervosi, ed è chiaro che quando i nervi sono in maggiore agitazione gli è più facile influenzarli, perché nella maggiore tensione, i nervi non sono dominati dalla nostra volontà, sono senza controllo, sono come casa incustodita, dove più facilmente penetra il ladro. E’ così che a volte a noi sembra quasi che gli oggetti dei nostro lavoro siano dispettosi, che un ago apposta non s'infili o ci punga, che apposta un martello ci percuota o sfugga dal manico, che apposta si rompa un oggetto o si alteri una vivanda. Satana lavora terribilmente, e Dio glielo permette come glielo permise per il Santo Giobbe, per i suoi altissimi fini di amore, e perché la terra è l'ambiente delle attività di satana.

Non è credibile come satana lavori nel mondo, là dove ha libero il varco, là dove non trova la Croce e Maria SS. che lo arretrino; tanti incendi, naufragi, scoppi, sventure, disastri, sono dovuti a lui; egli può agitare le tempeste, può sconvolgere le forze naturali, può turbare le relazioni tra i Popoli, può ubriacare gli uomini perversi e spingerli ad inaudite violenze, come fa con i comunisti. Le anime pie sono come Giobbe nella raffica infernale, e non vincono che con la pazienza, la dolcezza e la calma, non vincono che attaccandosi alla Croce ed ai mezzi soprannaturali, non vincono che vivendo della Chiesa Cattolica e nella Chiesa Cattolica, dove satana non può entrare mai da padrone, e dove sta timoroso per le continue sconfitte che riceve (La Chiesa è come una fortezza vigilata, e satana non vi penetra senza timore, è come il madro che tenta il borseggio anche sotto gli occhi dei carabinieri, ma lo tenta con minore audacia e fugge ad ogni minaccia).

Per questo satana tenta scompaginare, la stessa Chiesa, cerca avvilirne le membra col peccato, cerca dividerle dall'unità della fede con le eresie. Lutero confessa nei suoi scritti che satana lo spinse a ribellarsi e che gli suggerì d'abolire la Messa, di negare l'Eucaristia e di rinnegare la Madonna; questo empio eresiarca, confessa che satana s'intratteneva con lui e che aveva mangiato (sic !) con lui più di un quintale di sale, tanta era la frequenza con la quale lo assisteva nei pasti.

Noi viviamo spesso avvolti da spiriti maligni e non ce ne accorgiamo e ci facciamo vincere da essi con una facilità impressionante. satana sceglie ogni via per farei del male e per giungere a screditare Dio innanzi a noi; ci spinge alla falsa pietà, ci illude con le false manifestazioni mistiche, c'induce a rovinarci la salute con la falsa penitenza, per poi farei sentire il peso delle nostre sofferenze; ci nasconde a noi stessi, perché non ci sveliamo ai nostri direttori spirituali, ci spinge persino alle false carità per intralciare il nostro cammino, per irretirci nelle cose temporali quando la nostra missione è spirituale. Così per gli Apostoli stessi la carità diventò un ostacolo alla propagazione dell'Evangelo ed alla preghiera, la forza di cui satana più teme, tanto che essi istituirono i Diaconi per sfuggire all’insidia diabolica.

satana può sviare il cammino di Dio nelle anime facendo loro intendere che le sventure che le colpiscono sono un castigo divino; egli così le toglie dall'altare della loro immolazione e le getta nelle angustie del terrore, le arresta nelle loro voci di gloria per Dio, e le getta nel disorientamento e nell'ansietà. Satana a volte ci manda intorno persone moleste che ci lodano, persone sensuali che ci allettano, persone antipatiche che ci turbano; a volte disturba la nostra vita interiore con visite vane, con cicalecci che sembrano spirituali e sono inutili prolissità.

satana soprattutto cerca staccarci da Maria SS., perché sa che il solo nominare Maria lo sconcerta e lo fuga; perciò può influire persino nelle devozioni, può darci un'effimera fiducia in un Santo, può incamminarci verso anime false o darci un fanatismo sterile per le anime veramente sante; egli è contento quando Maria è sostituita, preferirebbe veder canonizzato tutto il mondo e tutto, l'inferno, pur di veder dimenticata Maria. Per questo la devozione vera e costante alla Madonna lo sconcerta più di qualunque altra forza spirituale, perché la Madonna ha la missione di schiacciargli il capo. Con Maria, Regina di grazie, satana non può screditare Dio presso di noi, perché Maria è un raggio troppo grande della. divina bontà, è un raggio che fuga ogni tenebra e che ci fa sentire l'amabilità di Dio.

satana cerca sottrarci al Signore facendoci operare naturalmente, in tutto penetra per toglierci l'intenzione della gloria di Dio, cerca carpire i primi momenti della nostra giornata, affinché ci alziamo per la fretta e non per amore di Dio, cerca prospettarci come male fisico una mortificazione e subito dopo ce la prospetta come un bene per farcela fare per nostro tornaconto. Così, per es., impedisce che un fumatore rinunzi al fumo per amore di Dio, ma in seguito glielo fa rinunziare per la preoccupazione che possa nuocergli la nicotina. satana soprattutto cerca di farci impazientire, perché l'impazienza ci sottrae a Dio più di qualunque vizio, oseremmo, dire, più, della stessa impurità. In ogni vizio c'è infatti un lato umiliante che ancora ci accosta a Dio, ma nell’impazienza e nell'ira c'è l'orgoglio che si vuol fare ragione ad ogni costo, e dopo la raffica è l'orgoglio che ci vuol fare giustificare l'impazienza. Se, si nota, è assai difficile convincere un impaziente del suo difetto, e solo un'anima santa si umilia, quando è rimproverata d'ira o d'impazienza; ma anch'essa avverte quasi una ripugnanza ad accogliere in pace l’ammonimento, perché vorrebbe convincersi di avere ragione.

satana per disorientarci da Dio, c’insidia anche con le devozioni e le penitenze che spuntano come funghi e sfumano come soffioni, per es., in una tribolazione assillante ci spinge ad atti di pietà esagerati, a penitenze pesanti ed insostenibili, a fioretti spirituali ai quali non può reggere sempre la natura, per poi farci sentire il disinganno di non essere stati esauditi nelle nostre preghiere, e sfiduciarci. E’ così che in certi momenti la nostra povera ed insidiata pietà cambia ogni due giorni, si muta facilmente, passa dalla penitenza al rilassamento, dalla vigilanza alla dissipazione, dalla preghiera all'oziosità. satana fa in modo che noi possiamo dedurre da un'intensa applicazione alla pietà e da un'agitata serie di preghiere, che la preghiera è vana, che le cose avvengono naturalmente, che è vano sperare che mutino finchè non abbiano fatto il loro corso, e così ci toglie la Fede e ci agita nella disperazione. Per questo la Chiesa è tanto equilibrata e sobria in ogni manifestazione della sua vita; Essa ci fa fare la penitenza ma in un tempo stabilito, ci fa pregare, ma desidera più la costanza nella preghiera che un'intensità che stancherebbe la natura. satana vuol farci perdere la fiducia dell'attesa, ci fa dimenticare che la preghiera calma, e continuata raggiunge lo scopo infallibilmente, e c'illude in una falsa e pesante pietà, che poi si muta in discredito per Dio.

satana c'illude poi in tanti altri modi che è quasi impossibile sintetizzare: ci spinge alla fretta e nella fretta si diverte ad intralciarci l'attività per poi farci adirare. Si può dire, senza tema di esagerare, che la nostra ira è il divertimento di satana, è la soddisfazione della sua malignità, come lo è per tante anime volgari, le quali godono nel vedere i litigi, e si divertono nel sentire le esplosioni dell'ira di chi è tormentato dagli altri. Satana ci spinge: alle minuziose cavillosità per le quali la vita diventa pesante, perché si diverte vedendoci impacciati nelle panie umane e sottratti alla fiducia che dobbiamo avere in Dio. satana ci turba nelle ansietà della vita materiale e ci fa pensare sempre al futuro per agitarci e sottrarci all'abbandono pieno in Dio. Ci turba con l’avidità delle ricchezze, e poi si diverte a non farcele godere spingendoci all'avarizia; ci turba con le miserie della gola, per tentare di moltiplicare i nostri desideri materiali e renderci infelici; ci prostra con le oziosità dell'accidia, c'invelenisce con le miserie dell'invidia, ci oscura con le tenebre dell'errore, ci sottrae a Dio con le illusioni della vita, e negli orrori dell'impurità ci fa concepire persino un'avversione funesta contro di Lui.


fonte qui


E’ cosi che, come si è detto, satana scredita Dio presso la creatura presso Dio, perché dopo che l’ha miseramente avvilita, l’accusa innanzi al Tribunale divino, per ottenere il permesso di tormentarla disperatamente e di farla sua nell’eterna perdizione.
Per questo satana si trovò presente quando Dio chiamò al rendiconto i nostri progenitori, per tentare, se gli fosse stato possibile, di rendere più oscura la loro sorte.(…)


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www.centrosangiorgio.com/occultismo...alternativa.htm



MEDICINA ALTERNATIVA: ATTENTI A;



omeopatia;
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pranoterapia;
riflessologia;
shiatsu;
cristalloterapia;
iridologia;
fitoterapia;
medicina ayurvedica:


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COSA ASPETTA IL SIG.FRANCESCO DIANI ,CURATORE DELLA LISTA DEI SITI CATTOLICI ITALIANI , A RIMUOVERE DALLA SUA LISTA IL SITO DEI CAMALDOLESI DELL’EREMO DI MONTE GIOVE?

S.E. MONSIGNOR ARMANDO TRASARTI ,VESCOVO DI FANO, E’ A CONOSCENZA DI TALE INIZIATIVA?

PERCHE’ NONOSTANTE VARIE PRECEDENTI SEGNALAZIONI,NESSUNO DEI DUE HA RISPOSTO?

IL SIG.FRANCESCO DIANI CHE “NON VEDEVA YOGA A MONTE GIOVE” ,VEDE ADESSO UNA DELLE LORO INIZIATIVE? PROVVEDERA’ A RIMUOVERE TALE ED EVENTUALI SITI CHE NULLA HANNO A CHE VEDERE CON LA RELIGIONE CATTOLICA?






CENNI SULLA CREAZIONE DELL’UOMO E PROVA DELLA LIBERTA’



Il primo uomo non solo è stato creato buono, ma è stato anche costituito in una tale amicizia con il suo Creatore e in una tale armonia con se stesso e con la creazione, che saranno superate soltanto dalla della nuova creazione in Cristo Cat C C C 374) … Adamo ed Eva sono stati costituiti in uno stato di santità e di giustizia originali. La grazia della santità originale era una partecipazione alla vita divina. Cat. C.C 375 tutte le dimensioni della vita dell’uomo erano potenziate dall’irradiamento di questa grazia. Finché fosse rimasto nell’intimità divina, l’uomo non avrebbe dovuto morire, né soffrire. L’armonia interiore della persona umana, l’armonia tra l’uomo e la donna, infine l’armonia tra la prima coppia e tutta la creazione costituiva la condizione detta “giustizia originale” ( Cat. C.C 376.)


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Il “dominio” del mondo che Dio, fin dagli inizi, aveva concesso all’uomo, si realizzava innanzi tutto nell’uomo stesso come padronanza di sé. L’uomo era integro e ordinato in tutto il suo essere, perché libero dalla triplice concupiscenza che lo rende schiavo dei piaceri dei sensi, della cupidigia dei beni terreni e dell’affermazione di sé contro gli imperativi della ragione.( Cat. C.C 377)

Il segno della familiarità dell’uomo con Dio è il fatto che Dio lo colloca nel giardino, dove egli vive per” coltivarlo e custodirlo”( Gn 2,15); il lavoro non è una fatica penosa, ma la collaborazione dell’uomo e della donna con Dio nel portare a perfezione la creazione visibile. (Cat. C.C 378)


Per il peccato dei nostri progenitori andrà perduta tutta l’armonia della giustizia originale che Dio, nel suo disegno, aveva previsto per l’uomo. (Cat. C.C 379).

Dio ha creato l'uomo a sua immagine e l'ha costituito nella sua amicizia. Creatura spirituale, l'uomo non può vivere questa amicizia che come libera sottomissione a Dio.. Questo è il significato del divieto fatto all'uomo di mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male, “perché quando tu ne mangiassi, certamente moriresti” (⇒ Gen 2,17). “L'albero della conoscenza del bene e del male” (⇒ Gen 2,17) evoca simbolicamente il limite invalicabile che l'uomo, in quanto creatura, deve liberamente riconoscere e con fiducia rispettare. L'uomo dipende dal Creatore, è sottomesso alle leggi della creazione e alle norme morali che regolano l'uso della libertà.( Cat.C.C 396)

Il primo peccato dell'uomo



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L'uomo, tentato dal diavolo, ha lasciato spegnere nel suo cuore la fiducia nei confronti del suo Creatore [Cf ⇒ Gen 3,1-11 ] ] e, abusando della propria libertà, ha disobbedito al comandamento di Dio.. In ciò è consistito il primo peccato dell'uomo [Cf ⇒ Rm 5,19 ]. In seguito, ogni peccato sarà una disobbedienza a Dio e una mancanza di fiducia nella sua bontà. (Cat. C.C 397)

Con questo peccato, l'uomo ha preferito se stesso a Dio, e, perciò, ha disprezzato Dio: ha fatto la scelta di se stesso contro Dio, contro le esigenze della propria condizione di creatura e conse-guentemente contro il suo proprio bene. Costituito in uno stato di santità, l'uomo era destinato ad essere pienamente “divinizzato” da Dio nella gloria. Sedotto dal diavolo, ha voluto diventare “come Dio”, [Cf ⇒ Gen 3,5 ] ma “senza Dio e anteponendosi a Dio, non secondo Dio” [San Massimo il Confessore, Ambiguorum liber: PG 91, 1156C]. (Cat C.C 398)

La Scrittura mostra le conseguenze drammatiche di questa prima disobbedienza.. Adamo ed Eva perdono immediatamente la grazia della santità originale [Cf ⇒ Rm 3,23 ]. Hanno paura di quel Dio [Cf ⇒ Gen 3,9-10 ] di cui si son fatti una falsa immagine, quella cioè di un Dio geloso delle proprie prerogative [Cf ⇒ Gen 3,5 ].(Cat. C.C 399)


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L'armonia nella quale essi erano posti, grazie alla giustizia originale, è distrutta; la padronanza delle facoltà spirituali dell'anima sul corpo è infranta; [Cf ⇒ Gen 3,7 ] l'unione dell'uomo e della donna è sottoposta a tensioni; [Cf ⇒ Gen 3,11-13 ] i loro rapporti saranno segnati dalla concupiscenza e dalla tendenza all'asservimento [Cf ⇒ Gen 3,16 ]. L'armonia con la creazione è spezzata: la creazione visibile è diventata aliena e ostile all'uomo [Cf ⇒ Gen 3,17; ⇒ Gen 3,19 ]. A causa dell'uomo, la creazione è “sottomessa alla caducità” (⇒ Rm 8,20). Infine, la conseguenza esplicitamente annunziata nell'ipotesi della disobbedienza [Cf ⇒ Gen 2,17 ] si realizzerà: l'uomo tornerà in polvere, quella polvere dalla quale è stato tratto [Cf ⇒ Gen 3,19 ]. ]. La morte entra nella storia dell'umanità [Cf ⇒ Rm 5,12 ]. (Cat. C.C 400)

Dopo questo primo peccato, il mondo è inondato da una vera “invasione” del peccato: il fratricidio commesso da Caino contro Abele; [Cf ⇒ Gen 4,3-15 ] la corruzione universale quale conseguenza del peccato; [Cf ⇒ Gen 6,5; ⇒ Gen 6,12; ⇒ Rm 1,18-32 ] nella storia d'Israele, il peccato si manifesta frequentemente soprattutto come infedeltà al Dio dell'Alleanza e come trasgressione della Legge di Mosè; anche dopo la Redenzione di Cristo, fra i cristiani, il peccato si manifesta in svariati modi [Cf ⇒ 1Cor 1-6; ⇒ Ap 2-3 ]. La Scrittura e la Tradizione della Chiesa richiamano continuamente la presenza e l'universalità del peccato nella storia dell'uomo:Quel che ci viene manifestato dalla Rivelazione divina concorda con la stessa esperienza. Infatti,, se l'uomo guarda dentro al suo cuore, si scopre anche inclinato al male e immerso in tante miserie che non possono certo derivare dal Creatore che è buono. Spesso, rifiutando di riconoscere Dio quale suo principio, l'uomo ha infranto il debito ordine in rapporto al suo ultimo fine, e al tempo stesso tutto il suo orientamento sia verso se stesso, sia verso gli altri uomini e verso tutte le cose create [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 13]. (Cat C.C 401)

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Conseguenze del peccato di Adamo per l'umanità




Tutti gli uomini sono coinvolti nel peccato di Adamo. San Paolo lo afferma: “Per la disobbedienza di uno solo, tutti sono stati costituiti peccatori” (⇒ Rm 5,19); “Come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. . . ” (⇒ Rm 5,12). All'universalità del peccato e della morte l'Apostolo contrappone l'universalità della salvezza in Cristo: “Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita” (⇒ Rm 5,18).( Cat. C.C 402)

Sulle orme di san Paolo la Chiesa ha sempre insegnato che l'immensa miseria che opprime gli uomini e la loro inclinazione al male e alla morte non si possono comprendere senza il loro legame con la colpa di Adamo e prescindendo dal fatto che egli ci ha trasmesso un peccato dal quale tutti nasciamo contaminati e che è “morte dell'anima” [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1512]. Per questa certezza di fede, la Chiesa amministra il Battesimo per la remissione dei peccati anche ai bambini che non hanno commesso peccati personali [Cf ibid., 1514]. (Cat. C.C 403)

In che modo il peccato di Adamo è diventato il peccato di tutti i suoi discendenti? Tutto il genere umano è in Adamo “sicut unum corpus unius hominis - come un unico corpo di un unico uomo” [San Tommaso d'Aquino, Quaestiones disputatae de malo, 4, 1]. Per questa “unità del genere umano” tutti gli uomini sono coinvolti nel peccato di Adamo, così come tutti sono coinvolti nella giustizia di Cristo. Tuttavia, la trasmissione del peccato originale è un mistero che non possiamo comprendere appieno. . Sappiamo però dalla Rivelazione che Adamo aveva ricevuto la santità e la giustizia originali non soltanto per sé, ma per tutta la natura umana: cedendo al tentatore, Adamo ed Eva commettono un peccato personale, ma questo peccato intacca la natura umana, che essi trasmettono in una condizione decaduta [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1511-1512].Si tratta di un peccato che sarà trasmesso per propagazione a tutta l'umanità, cioè con la trasmissione di una natura umana privata della santità e della giustizia originali. Per questo il peccato originale è chiamato “peccato” in modo analogico: è un peccato “contratto” e non “commesso”, uno stato e non un atto. ( Cat C.C 404 )

Il peccato originale, sebbene proprio a ciascuno, [Cf ibid., 1513]] in nessun discendente di Adamo ha un carattere di colpa personale.Consiste nella privazione della santità e della giustizia originali, ma la natura umana non è interamente corrotta: è ferita nelle sue proprie forze naturali, sottoposta all'ignoranza, alla sofferenza e al potere della morte, e inclinata al peccato (questa inclinazione al male è chiamata “concupiscenza”). Il Battesimo, donando la vita della grazia di Cristo, cancella il peccato originale e volge di nuovo l'uomo verso Dio; le conseguenze di tale peccato sulla natura indebolita e incline al male rimangono nell'uomo e lo provocano al com-battimento spirituale. ( Cat. C.C 405 )


Dopo la caduta, l’uomo non è stato abbandonato da Dio. Al contrario lo chiama e gli predice in modo misterioso che il male sarà vinto e che l’uomo sarà sollevato dalla caduta.Questo passo della Genesi è stato chiamato “ protovangelo “, poi ché è il primo annunzio del Messia redentore, di una lotta tra il serpente e la Donna e della vittoria finale di un discendente di lei. (Cat C.C 410)

Dio, dopo aver detto al serpente: “”«Poiché tu hai fatto questo,sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche;sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita. (Gen 3,14)” aggiunse , infatti (ecco il Protovangelo), (Gen 3,15)


Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stripe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».



Edited by lapecorellasmarrita - 6/10/2023, 12:58

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view post Posted on 6/10/2023, 12:44

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Una MERAVIGLIA GRAZIE INFINITE... è specificato Bene fantastico!!!!🙏🙏🙏🙏🙏
 
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view post Posted on 6/10/2023, 15:30
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Ci mancherebbe! Ciao Patrizia!
 
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view post Posted on 7/10/2023, 15:28
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Non so se ci hai fatto caso ma nell'ultimo post che ho inviato ieri, che quindi troverai per primo, troverai il link che ti porterà, una dietro l'altra, a cio' che avevi richiesto. Ne mancano solo alcuni per le Feste, ma questi provvederò a postarli io a suo tempo. Nell'auspicarmi di averti fatto cosa gradita nell'informarti, ti saluto in Gesù,Maria et Giuseppe!
 
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view post Posted on 7/10/2023, 15:45

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Ciao si grazie Patrick tengo tutto sotto controllo 🙂🙏🙏
 
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