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L’AURORA CHE PRECEDE IL SOLE DI GIUSTIZIA BREVI CENNI SU MARIA, Dal catechismo C.C e spunti semplificativi

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lapecorellasmarrita
view post Posted on 1/3/2014, 23:20




L’AURORA CHE PRECEDE IL SOLE DI GIUSTIZIA
BREVI CENNI SU MARIA IN ATTESA DI GESU’



Dal catechismo C.C e spunti semplificativi




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“La nostra natura malata, richiedeva d’essere guarita; decaduta, d’essere risollevata; morta, di essere risuscitata- Avevamo perduto il possesso del bene; era necessario che ci fosse restituito. Immerso nelle tenebre, occorreva che ci fosse portata la luce; perduti, attendevamo un salvatore; prigionieri, un soccorritore; schiavi, un liberatore. Tutte queste ragioni erano prive d’importanza? Non erano tali da commuovere Dio si di farlo discendere fino alla nostra natura umana per visi-tarla, poiché l’umanità si trovava in una condizione tanto miserabile ed infelice?”
(San Gregorio di Nissa, Oratio catechetica, 15,3: TD 7,78 (PG 45,48)




Dio per mandare suo Figlio doveva preparargli un corpo,volendo la libera collaborazione di una creatura.” “Per questo Dio, da tutta l’eternità, ha scelto perché fosse la Madre del Figlio suo, una figlia d’Israele, una giovane ebrea di Nazaret in Galilea, “ una vergine promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria” (Lc 1.26-27)



“ Volle il Padre delle misericordie che l’accettazione di colei che era
predestinata a essere la Madre precedesse l’incarnazione, perché
così,come la donna aveva contribuito a dare la morte, la donna
contribuisse a dare la vita”. Cat C.C 488






[Giovanni Paolo II mette in evidenza il corretto significato mariologico affermato non solo nella Tradizione della Chiesa, ma anche nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Il papa fa notare come « nelle parole di Gen 3,15, "Io porrò inimi-cizia", in un certo senso sia collocata al primo posto la donna: "Io porrò inimicizia tra te e la donna". Non: tra te e l'uomo, ma proprio: tra te e la donna.
I commentatori sin dai tempi antichissimi sottolineano che qui viene operato un parallelismo significativo. Il tentatore - "il serpente antico" - si è rivolto, secondo Gen 3,4, prima alla donna e mediante essa ha riportato la sua vittoria. A sua volta il Signore Dio, annunciando il Redentore, costituisce la Donna prima "nemica" del principe delle tenebre. Essa deve essere, in un certo senso, la prima destinataria della definitiva alleanza, nella quale le forze del male verranno vinte dal Messia, suo Figlio ("la sua stirpe"). » (Catechesi di Giovanni Paolo II, mercoledì 17 dicembre 1986)





“Una donna fu la rovina e un’altra Donna sarà la salvezza. L’una stampò il maschio della colpa nell’umanità tentata dal serpente; L’altra sorgerà, per grazia, pura, immacolata e schiaccerà la testa al serpente, che per essere appunto concepita senza colpa d’origine, nulla potrà contro di Essa, e invano insidierà al suo calcagno, e per essa l’umanità ebbe grazia”, (Padre Pio)



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La nascita di Maria è un evento ignorato dalle cronache del mondo e dalle stesse Scritture; eppure essa segna l’inizio della nostra salvezza- L’apparire di Maria sulla terra è il preludio della venuta del Salvatore: la sua nascita è l’aurora che precede il sorgere del Sole di giustizia, Cristo Gesù. Maria è stata”eletta dal santissimo Padre celeste e da lui consacrata insieme col santissimo suo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito”.
( Francesco FF 259 Cit Pregate sempre--- Ed Messaggero Padova)




“ Gesù, fonte di acqua viva, non può arrivare a noi senza un canale: il canale è Maria. Gesù non viene a noi se non per mezzo della Vergine...” ( Padre Pio)



Nel corso dei secoli la Chiesa ha preso coscenza che Maria “colmata di grazia” da Dio era stata redenta fin dal suo concepimento. E’ quanto afferma il dogma dell’immacolata concezione, proclamato da papa Pio IX nel 1854.



“ La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privileggio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale” (Pio IX. Bolla ineffabilis Deus- DS 2803 Cat C.C 491



San Giuseppe da Copertino cantava con allegrezza quelle parole: : O bellezza di Maria! E poi seguitava in tono diverso e mesto: O brutezza di peccato! E replicava: Tu sei pur bella, tu sei pur bella.
Nel descrivere all’abate Rosmi, le bellezze di Maria e le brutezze peccato secondo le estasi e ratti della notte disse “ che contemplava nella mente di Dio l’anima della Beatissima Vergine come una cosa candida e cristallina tutta pura, lontana da ogni macchia, e dall’altra parte vedeva il peccato come una cosa molto negra, putrida e puzzolentissima; in altra maniera non poteva descriverla”.



Questi “ splendori di una santità del tutto singolare” di cui Maria è “ adornata fin dal primo istante della sua concezione” le vengono interamente da Cristo: ella è “ redenta in modo sublime in vista dei meriti del Figlio suo “. Più di ogni altra persona creata, il Padre l’ha “benedetta con ogni benedizione spirituale, nei cieli, in Cristo” (Ef 1,3). In lui l’l’ha scelta “ prima della creazione del mondo, per essere santa e immacolata “ al suo cospetto nella carità” (Ef 1,4)-Cat C.C 492



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Maria... insuperabile capolavoro... l’opera creatrice...opera perfetta uscita dalle mani del Creatore,,,per essa l’umanità ebbe grazia... dopo Dio, per grazia, la perfettissima. ( Padre Pio ) Cit. Padre Pio.Santo.." Breviario.-Rusconi editore



SEMPLIFICHIAMO






La differenza tra la nascita di Maria Vergine e quella degli altri uomini è mentre tutti gli uomini nascono nel peccato, Maria nacque in stato di grazia.

Se Dio santificò fin dal seno della madre S Giovanni Battista, destinato ad essere il Precursore di Gesù Cristo, non dobbiamo pensare che Egli abbia dato minor grazia alla Vergine eletta ad esserne Madre; anzi dobbiamo credere che Le siano stati concessi maggiori privilegi.

La Santa Vergine visse sempre piena di grazia, e non peccò mai, neppure venialmente.

Benchè discendente della Stirpe Reale di Davide, condusse una vita povera, umile, e nascosta, ma preziosa davanti a Dio, occupandosi sempre nell’amarlo, e nell’adempiere gli obblighi del suo stato.

Fece voto di verginità sin dai suoi teneri anni: cosa che non aveva ancora esempio, non essendo la verginità tanto amata dagli ebrei, pur lodando la castità. Le fanciulle ebree desideravano il matrimonio sperando di poter diventare la madre del Messia,dimenticando la Profezia d’Isaia che doveva nascere da una vergine.



I Padri della Tradizione orientale chiamano la Madre di Dio “ la tutta Santa”, la onorano come “ immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa una nuova creatura” Maria per la grazia di Dio, è rimasta pura da ogni peccato personale durante tutta la sua esistenza. Cat C. C 493



NON POTEVA CHE ESSERE COSI, E COSI E’.




In una antica coroncina da recitarsi come novena in preparazione per la Festa dell’Immacolata Concezione si ringraziava e si adorava;
L’Eterno Divin Padre per quella somma potenza con cui ha preservata Maria Vergine, sua dilettissima Figlia, dalla colpa originale;
L’Eterno Divin Figlio, per quella infinita sapienza, con cui ha preservata Maria Vergine, sua vera e dolcissima Madre dalla colpa originale;
L’Eterno Divin Spirito, per quell’immenso amore, con cui ha preservata Maria Vergine, sua purissima Sposa, dalla colpa originale;
e quindi la Santissima Trinità per quel singolarissimo privileggio concesso alla benedetta e gloriosa Madre di Maria Vergine, Sant’Anna, l’unica fra tutte le madri, umanamente feconde, che abbia concepito e dato alla luce una prole del tutto esente dalla colpa di origine.




Se si vuol ritenere la Vergine Maria come qualsiasi donna, come alcuni sostengono in certe sette, bisognerebbe ritenere illogicamente macchiato il Figlio, che è la seconda Persona della Santissima Trinità, e poiché il Verbo non poteva macchiarsi , anche la Madre non poteva che essere preservata dalla macchia originale ed essere Immacolata.



“Avvenga di me quello che hai detto... ”




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“Figliuolo, tu non sai cosa produce l’obbedienza. Ecco: per un si, per un solo si, fiat secundum verbum tuum, per fare la volontà di Dio,Maria divenne madre dell’Altissimo, professandosi sua ancella, ma conservando la verginità che tanto a Dio ed a lei era cara. Per quel si, pronunciato da Maria santissima, il Mondo ottenne la salvezza, l’umanità fu redenta.Facciamo anche noi sempre la volontà di Dio e diciamo al Signore sempre si (Padre Pio) (FSI, 32)




All'annunzio che avrebbe dato alla luce “il Figlio dell'Altissimo” senza conoscere uomo, per la potenza dello Spirito Santo, [Cf ⇒ Lc 1,28-37 ] Maria ha risposto con “l'obbedienza della fede” (⇒ Rm 1,5), certa che “nulla è impossibile a Dio”: “Io sono la serva del Signore; avvenga di me quello che hai detto” (⇒ Lc 1,37-38). Così, dando il proprio assenso alla Parola di Dio, “Maria è diventata Madre di Gesù e, abbracciando con tutto l'animo e senza essere ritardata da nessun peccato la volontà divina di salvezza, si è offerta totalmente. . . alla persona e all'opera del Figlio suo, mettendosi al servizio del Mistero della Redenzione, sotto di lui e con lui, con la grazia di Dio onnipotente”: [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 56]






Come dice sant'Ireneo, , “obbedendo divenne causa della salvezza per sé e per tutto il genere umano”
Con lui, non pochi antichi Padri affermano: “Il nodo della disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l'obbedienza di Maria; ciò che la vergine Eva aveva legato con la sua incredulità, la Vergine Maria l'ha sciolto con la sua fede”, e, fatto il paragone con Eva, chiama no Maria “la Madre dei viventi” e affermano spesso: “la morte per mezzo di Eva, la vita per mezzo di Maria” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 56].(Cat C.C 494)






La maternità divina di Maria





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Maria, chiamata nei Vangeli “la Madre di Gesù” (⇒ Gv 2,1; ⇒ Gv 19,25), [Cf ⇒ Mt 13,55 ] prima della nascita del Figlio suo è acclamata, sotto la mozione dello Spirito, “la Madre del mio Signore” (⇒ Lc 1,43). Infatti, colui che Maria ha concepito come uomo per opera dello Spirito Santo e che è diventato veramente suo Figlio secondo la carne, è il Figlio eterno del Padre, la seconda Persona della Santissima Trinità. La Chiesa confessa che Maria è veramente Madre di Dio [“Theotokos”] [Cf Concilio di Efeso: Denz. -Schönm., 251].
(Cat C.C 495)





I racconti evangelici [Cf ⇒ Mt 1,18-25; 497 ⇒ Lc 1,26-38 ] considerano la concezione verginale un'opera divina che supera ogni comprensione e ogni possibilità umana: : [Cf ⇒ Lc 1,34 ] “Quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo”, dice l'angelo a Giuseppe riguardo a Maria, sua sposa (⇒ Mt 1,20). La Chiesa vede in ciò il compimento della promessa divina fatta per bocca del profeta Isaia: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio” [⇒ Is 7,14, secondo la traduzione greca di ⇒ Mt 1,23 ].
(Cat C.C 497)






Maria “sempre Vergine”





L'approfondimento della fede nella maternità verginale ha condotto la Chiesa a confessare la verginità reale e perpetua di Maria [Cf Concilio di Costantinopoli II: Denz.-Schönm., 427] anche nel parto del Figlio di Dio fatto uomo [Cf San Leone Magno, Lettera Lectis dilectionis tuae: Denz.-Schönm., 291; 294; Pelagio I, Lettera Humani generis: ibid., 442; Concilio Lateranense (649): ibid., 503; Concilio di Toledo XVI: ibid., 571; Pio IV, Cost. Cum quorumdam hominum: ibid., 1880]. Infatti la nascita di Cristo “non ha diminuito la sua verginale integrità, ma l'ha consacrata” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 57]. La Liturgia della Chiesa celebra Maria come la “Aeiparthenos”, “sempre Vergine” [Cf ibid., 52].(Cat C.C 499)





La maternità verginale di Maria nel disegno di Dio





Lo sguardo della fede può scoprire, in connessione con l'insieme della Rivelazione, le ragioni misteriose per le quali Dio, nel suo progetto salvifico, ha voluto che suo Figlio nascesse da una Vergine. Queste ragioni riguardano tanto la Persona e la missione redentrice di Cristo, quanto l'accettazione di tale missione da parte di Maria in favore di tutti gli uomini.
( Cat C.C 502)






La verginità di Maria manifesta l'iniziativa assoluta di Dio nell'Incarnazione. Gesù come Padre non ha che Dio [Cf ⇒ Lc 2,48-49 ]. “La natura umana che egli ha assunto non l'ha mai separato dal Padre. . . Per natura Figlio del Padre secondo la divinità, per natura Figlio della Madre secondo l'umanità, ma propriamente Figlio di Dio nelle sue due nature” [Concilio del Friuli (796): Denz. -Schönm., 619].(Cat C.C 503)




Gesù è concepito per opera dello Spirito Santo nel seno della Vergine Maria perché egli è il nuovo Adamo [Cf ⇒ 1Cor 15,45 ] che inaugura la nuova creazione: “Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo” (⇒ 1Cor 15,47). L'umanità di Cristo, fin dal suo concepimento, è ricolma dello Spirito Santo perché Dio gli “dà lo Spirito senza misura” (⇒ Gv 3,34). “Dalla pienezza” di lui, capo dell'umanità redenta, [Cf ⇒ Col 1,18 ] “noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia” (⇒ Gv 1,16).(Cat C.C 504)






PIU’ SEMPLICE





Nel terzo articolo del Credo diciamo “il quale fù concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine”

Ciò significa che il Figlio di Dio ha preso un Corpo ed un’Anima come abbiamo noi, per opera dello Spirito Santo nel seno della Vergine Maria e da Lei è nato.

Per opera dello Spirito Santo vuol dire che nel puro sangue di Maria Vergine formò un corpo; e vi creò l’anima, e a questo corpo, e a quest’anima il Figlio di Dio si riunì; e non cessando di essere vero Dio, cominciò ad essere vero Uomo.

A formare quel Corpo e a creare quell’Anima concorsero tutte e tre le Persone Divine, ma si dice per opera dello Spirito Santo perchè, essendo un opera di bontà e d’amore si attribuiscono allo Spirito Santo.

In Gesù Cristo vi sono due nature: la natura divina e la natura umana in una sola Persona; cioè la Seconda persona della Santissima Trinità.

Quando si dice il Figlio di Dio e il Figlio di Maria s’intende la medesima Persona, un solo Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Ciò spiega perchè la Vergine Maria è Madre di Dio, perchè è Madre di Gesù Cristo, che è vero Dio.

Maria è sempre stata Vergine prima del parto, nel parto e dopo il parto.





PERCHE’ IL VERBO SI E’ FATTO CARNE? ( Ved Cat C.C nr 458,459,460)





IN BREVE





1 Per salvarci riconciliandoci con Dio, . è Dio “ che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati” (1 Gv 4.10). Il Padre il suo Figlio come salvatore del mondo” (1 Gv 4,14) “Egli è apparso per togliere i peccati” (I Gv 3,5);




2 Il Verbo si è fatto carne perché noi conoscessimo l’amore di Dio: “ In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo perché noi avessimo la vita per lui” (1 Gv 4,9). Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16).




3 Il Verbo si è fatto carne per essere modello di santità:





4 Il Verbo si è fatto carne perché diventassimo “partecipi della natura divina” (2 Pt 1,4). Il Figlio dell’Uomo si è fatto uomo per farci Dio”... Figlio di Dio, volendo che noi fossimo partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura, affinché fatto uomo, facesse gli uomini dei”


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