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GESU’ E’ DIO, Quarta parte

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view post Posted on 25/3/2014, 22:44
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GESU’ E’ DIO




LA VITA SCRITTA PRIMA DELLA VITA
LA STORIA SCRITTA PRIMA DELLA STORIA


( Quarta parte )




In questa quarta parte, sempre seguendo i Misteri del Rosario, compendio del Vangelo, prosseguiamo la vita di Gesù con i relativi passi del Vangelo, citazioni sia del Catechismo di San Pio X° e quello attuale della Chiesa Cattolica, in compagnia di alcuni Santi, con i loro pensieri e immagini.

Un’abbraccio fraterno.

(Lo staff)




LA RISUREZIONE DI GESU’




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(Matteo 28,1,8):” P assato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro. [2]Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. [3]Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. [4]Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. [5]Ma l'angelo disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. [6]Non è qui. E' risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. [7]Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E' risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto». [8]Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli”.


Dal Catechismo di San Pio X°



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CAPO VI. Del quinto articolo del Credo Apostolico

115. Che cosa c'insegna il quinto articolo: Discese all'inferno, il terzo di risuscitò da morte?

Il quinto articolo del Credo c'insegna: che l'anima di Gesù Cristo, separata che fu dal corpo, andò al Limbo dei santi Padri, e che nel terzo giorno si unì di nuovo al corpo suo, per non separarsene mai più.

116. Che cosa s'intende qui per inferno?

Per inferno s'intende qui il Limbo dei santi Padri cioè quel luogo dove erano trattenute le anime dei giusti aspettando la redenzione di Gesù Cristo.

117. Perché le anime dei santi Padri non furono introdotte nel paradiso prima della morte di Gesù Cristo?

Le anime dei santi Padri non furono introdotte nel paradiso prima della morte di Gesù Cristo, perché pel peccato di Adamo il paradiso era chiuso, e conveniva che Gesù Cristo, il quale con la sua morte lo riaprì, fosse il primo ad entrarvi.

118. Perché Gesù Cristo volle differire sino al terzo giorno la propria risurrezione?

Gesù Cristo volle differire sino al terzo giorno la propria risurrezione per manifestare ad evidenza che era veramente morto.

119. La risurrezione di Gesù cristo fu simile alla risurrezione degli altri uomini risuscitati?

No, la risurrezione di Gesù Cristo non fu simile alla risurrezione degli altri uomini risuscitati, perché Gesù Cristo risuscitò per virtù propria, e gli altri furono risuscitati per virtù di Dio.




Dal Catechismo della Chiesa Cattolica





638 CCC: “Noi vi annunziamo la Buona Novella che la promesa fatta ai padri si è compiuta, poiché Dio l’ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù” (At 13,32-33. . La risurrezione di Gesù è la verità culminante della nostra fede in Cristo, creduta e vissuta come verità centrale dalla prima comunità cristiana, trasmessa come fondamentale dalla Tradizione, stabilita dai documenti del Nuovo Testamento, predicata come parte essenziale del mistero pasquale insieme con la croce:

“ Cristo è risuscitato dai morti.
Con la sua morte ha vinto la morte,
ai morti ha dato la vita”.







La risurrezione – opera della Santissima Trinità




648 CCC: La risurrezione di Cristo è oggetto di fede in quanto è un intervento trascendente di Dio stesso nella creazione e nella storia. In essa, le tre Persone divine agiscono insieme e al tempo stesso manifestano la loro propria originalità. Essa si è compiuta per la potenza del Padre che “ha risuscitato” (At 2,24) Cristo, suo Figlio, e in questo modo ha introdotto in maniera perfetta la sua umanità con il suo corpo nella Trinità. Gesù viene definitivamente “costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti” (Rm 1,4). San Paolo insiste sulla manifestazione della potenza di Dio per opera dello Spirito che ha vivificato l’umanità morta di Gesù e l’ha chiamata allo stato glorioso di Signore.


649 CCC: Quanto al Figlio, egli opera la sua propria risurrezione in virtù della sua potenza divina. Gesù annunzia che il Figlio dell’uomo dovrà molto soffrire, morire ed in seguito risuscitare (senso attivo della parola). Altrove afferma esplicitamente: “Io offro la mia vita, per poi riprenderla…ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla” (Gv 10,17-18). “Noi crediamo… che Gesù è morto e risuscitato” (1 Ts 4,14).




Senso e portata salvifica della risurrezione





652 CCC: La risurrezione di Cristo è compimento delle promesse dell’Antico Testamento e di Gesù stesso durante la sua vita terrena.
. L’espressione “secondo le scritture” indica che la risur-rezione di Cristo realizzò queste predizioni.

655 CCC: Infine, la risurrezione di cristo – e lo stesso Cristo risorto – è principio e sorgente della nostra risurrezione futura: “Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti (…); e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo” (1 Cor 15,20-22). Nell’attesa di questo compimento, Cristo risuscitato vive nel cuore dei suoi fedeli. In lui i cristiani gustano “le meraviglie del mondo futuro” (Eb 6,5) e la loro vita è trasportata da Cristo nel seno della vita divina: “Egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro” (2 Cor 5,15)



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“Allegrezza o cuore,
già è risorto il tuo Signore
e con la sua morte
ha fatto, che non sia più forte
il Mondo, Carne, e satanno,
che vinti da Gesù
non fan più danno (…)”.



San Giuseppe da Copertino





L’ASCENSIONE DI GESU’ AL CIELO




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(Luca 24,50-53) P oi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. [51]Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. [52]Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; [53]e stavano sempre nel tempio lodando Dio.


Dal Catechismo di San Pio X°



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CAPO VII. Del sesto articolo del Credo Apostolico


120. Che cosa c' insegna il sesto articolo: Salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente?

Il sesto articolo del Credo c'insegna che Gesù Cristo, quaranta giorni dopo la sua risurrezione, alla presenza de' suoi discepoli, ascese da se stesso al cielo, e che essendo, come Dio, eguale al Padre nella gloria, come uomo é stato innalzato sopra tutti gli Angeli e tutti i Santi, e costituito Signore di tutte le cose.

121. Perché Gesù Cristo dopo la sua risurrezione stette quaranta giorni sulle terra prima di salire al cielo?

Gesù Cristo dopo la sua risurrezione stette quaranta giorni sulla terra, prima di salire al cielo, per provare con varie apparizioni che era veramente risorto, e per istruire sempre più e confermare gli Apostoli nelle verità della fede.

122. Perché Gesù Cristo è salito al cielo?

Gesù Cristo è salito al cielo: 1.° per prendere possesso del suo regno meritato colla sua morte; 2.° per preparare il nostro posto di gloria e per essere nostro Mediatore ed Avvocato appresso il Padre; 3.° per mandare lo Spirito Santo a' suoi Apostoli.

123. Perché si dice di Gesù Cristo che salì al cielo, e della Madre sua santissima che fu assunta?

Si dice di Gesù Cristo che salì al cielo, e della Madre sua santissima che fu assunta, perché Gesù Cristo, essendo Uomo-Dio, per virtù propria salì al cielo, ma la Madre che era creatura, sebbene la più degna di tutte, salì al cielo per virtù di Dio.

124. Spiegatemi le parole; siede alla destra di Dio Padre onnipotente

La parola: siede significa il pacifico possesso, che Gesù Cristo ha della sua gloria, e le parole: alla destra di Dio Padre onnipotente esprimono che Egli ha il posto d'onore sopra tutte le creature.



Dal Catechismo della Chiesa Cattolica




659 CCC: “Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio” (Mc 16,19). Il corpo di Cristo è stato glorificato fin dall’istante della sua risurrezione, come lo provano le proprietà nuove e soprannaturali di cui ormai gode in permanenza. Ma durante i quaranta giorni nei quali egli mangia e beve familiarmente con i suoi discepoli e li istruisce sul Regno, la sua gloria resta ancora velata sotto i tratti di una umanità ordinaria. L’ultima apparizione di Gesù termina con l’entrata irreversibile della sua umanità nella gloria divina simbolizzata dalla nube e dal cielo ove egli siede ormai alla destra di Dio. In un modo del tutto eccezionale ed unico egli si mostrerà a Paolo “come a un aborto” (1 Cor 15,8) in un’ultima apparizione che costituirà Apostolo Paolo stesso.”

660 CCC: Il carattere velato della gloria del Risorto durante questo tempo traspare nelle sue miste-riose parole a Maria Maddalena: “Non sono ancora salito al Padre: ma và dai miei fratelli e di loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro” (Gv 20,17). ) [color=purple][size=7]Questo indica una diffe-renza di manifestazione tra la gloria di Cristo risorto e quella di Cristo esaltato alla destra del Padre. L’avvenimento ad un tempo storico e trascendente dell’ascensione segna il passaggio dall’una all’altra.


661 CCC: Quest’ultima tappa rimane strettamente unita alla prima, cioè alla discesa dal cielo rea-lizzata nell’incarnazione. Solo colui che è “uscito dal Padre” può far ritorno al Padre: Cristo. “Nes-suno è mai salito al cielo fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo” (Gv 3,13). Lasciata alle sue forze naturali, l’umanità non ha accesso alla “casa del Padre”, alla vita e alla felicità di Dio. Soltanto Cristo ha potuto aprire all’uomo questo accesso “per darci la serena fiducia che dove è lui, Capo e Primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria”.


662 CCC: “ Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32). L’elevazione sulla croce significa e annunzia l’elevazione dell’ascensione al cielo. Essa ne è l’inizio. Gesù Cristo, l’unico Sacerdote della nuova ed eterna Alleanza, “non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo (…), ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore” (Eb 9,24). ). In cielo Cristo esercita il suo sacerdozio in permanenza, “essendo egli sempre vivo per intercedere” a favore di “quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio (Eb 7,25). Come “sommo Sacerdote dei beni futuri” (Eb 9,11), egli è il centro e l’attore principale della liturgia che onora il Padre nei cieli”.


663 CCC: Cristo ormai, siede alla destra del Padre: “Per destra del Padre intendiamo la gloria e l’onore della divinità, ove colui che esisteva come Figlio di Dio prima di tutti i secoli, come Dio e consostanziale al Padre, s’è assiso corporalmente dopo che si è incarnato e la sua carne è stata glorificata”.


664 CCC: L’essere assiso alla destra del Padre significa l’inaugurazione del regno del Messia, compimento della visione del profeta Daniele riguardante il Figlio dell’uomo: “(Il Vegliardo) gli diede potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano; il suo potere è un potere eterno, che non tramonta mai, e il suo regno è tale che non sarà mai distrutto” (Dn 7,14) A partire da questo momento, gli Apostoli sono divenuti i testimoni del “regno che non avrà fine”.


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“In cielo saremo felici della felicità di Dio e belli della bellezza
di Dio”

“In cielo, saremo persi in Dio come il pesce nel largo dei mari”



Santo curato D’Ars




LA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO SU MARIA E GLI APOSTOLI RIUNITI NEL CENACOLO




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(Atti 2,1-4)” M entre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. [2]Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. [3]Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; [4]ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.


Dal Catechismo di San Pio X°




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Discesa dello Spirito Santo. - Predicazione degli Apostoli.

114. Gli Apostoli, seguendo gli avvisi del loro divin Maestro, tosto si ritirarono nel cenacolo di Gerusalemme, e là per dieci giorni aspettarono, pregando, lo Spirito Santo, che Gesù aveva loro promesso, e che discese su di loro in forma di tante lingue di fuoco la mattina del giorno decimo, detto Pentecoste.

115. Essi allora, mutati in altri uomini, cominciarono ad un tratto a parlare diverse lingue, secondoché lo Spirito stesso dava ad essi di favellare. A mirare tale spettacolo accorsero le genti d'ogni nazione, adunate in quei giorni a Gerusalemme; e, ad un discorso fatto da S. Pietro sulle profezie avveratesi nella persona di Gesù Cristo e sui miracoli operati da lui, tremila persone si convertirono.




Dal Catechismo della Chiesa Cattolica




731 CCC: Il giorno di pentecoste (al termine delle sette settimane pasquali), la Pasqua di Cristo si compie nell’effusione dello Spirito Santo, che è manifestato, donato e comunicato come Persona divina: dalla sua pienezza Cristo Signore effonde a profusione lo Spirito.

732 CCC: In questo giorno è pienamente rivelata la Santissima Trinità. Da questo giorno, il Regno annunziato da Cristo è aperto a coloro che credono in lui, nell’umiltà della carne e nella fede, essi partecipano già alla comunione della Santissima Trinità. Con la sua venuta, che non ha fine, lo Spi-rito Santo introduce il mondo negli “ultimi tempi”, il tempo della Chiesa, il Regno già ereditato, ma non ancora compiuto:



“ Abbiamo visto la vera Luce, abbiamo ricevuto lo Spirito celeste, abbiamo
trovato la vera fede: adoriamo la Trinità indivisibile, perché ci ha salvati”.




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“L’uomo è tutto terrestre e animale: non c’è che lo Spirito Santo che possa elevare la sua anima e portarla in alto. Ma perché i Santi erano così staccati dalla terra? Perché essi si lasciavano condurre dallo Spirito Santo pertanto quelli che si lasciano condurre da lui hanno pensieri giusti. Ecco perché ci sono tanti ignoranti che ne sanno di più dei sapienti. Quando si è condotti da un Dio di forza e di luce, non si può essere ignoranti. Lo Spirito Santo dunque, è luce e forza, è lui che ci fa distinguere il vero dal falso e il bene dal male: come certe lenti che ingrandiscono gli oggetti, lo Spirito Santo ci fa vedere in grande il bene e il male. Con lui vediamo tutto in grande: si distingue la grandezza delle mini-me azioni fatte per il Signore e la grandezza delle minime colpe (…)

Gli orgogliosi sono coloro che non possiedono lo Spirito Santo. Le persone di mondo non lo possiedono o l’hanno solo di passaggio, poiché egli non si ferma presso di loro. Il frastuono del mondo lo fa fuggire. Invece un cristiano che è condotto dallo Spirito Santo non fatica a lasciare i beni di questo mondo per correre dietro ai beni del cielo, perché ne conosce la differenza. L’occhio del mondo non vede più lontano della vita, come il mio non vede più in là di questo muro, quando la porta della chiesa è chiusa. L’occhio del cristiano vede fino in fondo all’eternità. All’uomo che si lascia condurre dallo Spirito Santo, sembra che non esista il mondo, e al mondo pare che non ci sia Dio…Si tratta dunque di sapere chi ci conduce.


Il Santo Curato d’Ars




L’ASSUNZIONE DI MARIA AL CIELO




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Dal Catechismo della Chiesa Cattolica




966 CCC: “L’immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua anima, e dal Signore esaltata come la Regina dell’universo, perché fosse più pienamente conformata al Figlio suo, il Signore dei dominanti, il vincitore del peccato e della morte”. L’assunzione della santa Vergine è una singolare partecipazione alla risurrezione del suo Figlio e un’anticipazione della risurrezione degli altri cristiani:



“ Nella tua maternità hai conservato la verginità, nella tua dormizione non hai
abbandonato il mondo, o Madre di Dio: hai raggiunto la sorgente della Vita,
tu che hai concepito il Dio vivente e che con le tue preghiere libererai le nostre
anime dalla morte




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“ Maria Santissima assunta in cielo è segno di speranza e modello per la Chiesa tutta e per ogni cristiano. Colei che nel parto aveva conservata illesa la sua verginità doveva anche conservare senza alcuna corruzione il suo corpo dopo la morte. Colei che aveva portato nel suo seno il Creatore fatto bambino doveva abitare nei tabernacoli divini. Colei che fu data in sposa al Padre, non poteva che trovar dimora nelle sedi celesti. Doveva contemplare il suo Figlio nella gloria alla destra del Padre. Lei che lo aveva visto sulla Croce. Lei che preservata dal dolore quando lo diede alla luce, fu trapassata dalla spada del dolore quando lo vide morire. Era giusto che la Madre di Dio possedesse ciò che appartiene al Figlio e che fosse onorata da tutte le creature come Madre ed Ancella di Dio”.

San Giovanni Damasceno


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“Maria vale più della filosofia e della teologia”.

(Padre Pio)


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( Dai Sermoni di Sant’Antonio di Padova)




“Fà bene attenzione che Maria, come si desume dai Vangeli di Luca e di Giovanni, parlò solo sei volte, disse soltanto sei espressioni.

Nella prima: “Come avverrà questo? (Luca 1,34)
Esprime il fermo proposito di mantenere inviolata la sua verginità

Nella seconda: “Ecco la serva del Signore”. (Luca 1’38)
Esprime il suo sublime esempio di obbediemza e di umiltà.

Nella terza: “L’Anima mia magnifica il Signore”. (Luca 1,46)
Esprime la sua esultanza per i privilegi che le furono concessi.

Nella quarta: Figlio perchè ci hai fatto questo?” (Luca 2,48)
Esprime la sua sollecitudine per il Figlio

Nella quinta: “ Non hanno più vino”. (Giovanni 2,3)
Esprime la sua partecipazione alle altrui necessità.

Nella sesta: “Fate tutto quello che vi dirà” ( Giovanni 2,5)
Esprime la sua certezza nella potenza del Figlio.



(Cit. Sermoni di Sant’Antonio , Ed,Mess. Padova)



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“ I santi si fanno in terra e non in paradiso, perciò bisogna faticare, patire, stentare quaggiù, per ot-tenere il premio del cielo. Non si possono avere due paradisi: godere in questo mondo e nell’altro. Perciò, se patirai, abbi pazienza”.


“Chi sta a terra vede piccola la croce del campanile, chi sta in alto vede le cose molto piccole a terra. Così l’uomo terreno non intende le cose del cielo. Chi sta in paradiso conosce di quanto poco valore erano le cose sulla terra”.

S Giuseppe da Copertino



L’INCORONAZIONE DI MARIA SANTISSIMA





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(Dal Catechismo della Chiesa cattolica)



971 CCC: “Tutte le generazioni mi chiameranno beata “ (Lc 1,48). “La pietà della Chiesa verso la santa Vergine è elemento intrinseco del culto cristiano”. La santa Vergine “viene dalla Chiesa giustamente onorata con un culto speciale. In verità dai tempi più antichi la beata Vergine è venerata col titolo di “Madre di Dio”, sotto il cui presidio i fedeli, pregandola, si rifugiano in tutti i loro pericoli e le loro necessità. (…) Questo culto (…), sebbene del tutto singolare, differisce essenzialmente dal culto di adorazione, prestato al Verbo incarnato come al Padre e allo Spirito Santo, e particolarmente lo promuove”, esso trova la sua espressione nelle feste liturgiche dedicate alla Madre di Dio e nella preghiera mariana come il santo Rosario, compendio di tutto il Vangelo”.

975 CCC: “ Noi crediamo che la santissima Madre di Dio, nuova Eva, Madre della Chiesa, continua in cielo il suo ruolo materno verso le membra di Cristo”.



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“ Le porte eterne si schiudono e la Madre di Dio vi entra. Non appena i beati comprensori La vedono, presi dallo splendore della sua bellezza, Le muovono tutti giulivi e festanti incontro. La salutano e La onorano coi titoli più eccelsi, si prostrano ai Suoi piedi. Le presentano i loro omaggi, La proclamano concordemente loro Regina. Alla festa degli Angeli si unisce la Triade sacrosanta. Il padre accoglie in Lei la Sua prediletta e La invita a prendere parte della Sua potenza”.



“Senti Mammina, io ti voglio bene più di tutte le creature della terra e del
cielo…dopo Gesù,s’intende… ma ti voglio bene”.

“ Mammina bella, Mammina cara, si sei bella. Se non ci fosse la fede, gli uomini
ti direbbero dea.Gli occhi tuoi sono più splendenti del sole: sei bella Mammina,
me ne glorio, ti amo, deh! aiutami.

P.Pio



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Salve, Regina,
Rosa senza spina,
giglio d’amore,
Madre del Signore!
Deh, fammi questa grazia:
ch’io non muoia peccatore!





Vergine Santa e pia
A questa mente mia
Deh volgi il guardo e li miei preghi intendi!
Temo mirare il volto
Del tuo Figliulo Dio.
Chi dunque il placherà?
Rispondi: io!


San Giuseppe da Copertino

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5D-GESU’ E’ DIO-LA RESURREZIONE -SEGUENDO I MISTERI GLORIOSI DEL ROSARIO-COMPENDIO DEL VANGELO
 
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