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IL PAPA, CAPO VISIBILE DELLA CHIESA

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lapecorellasmarrita
view post Posted on 26/4/2014, 21:08




IL PAPA


CAPO VISIBILE DELLA CHIESA




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MONITO DEL BLOG LA LANTERNA A BERGOGLIO :
" Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema! (1,6-10) dalla Lettera di san Paolo ai Galati



Frà Crispino Lanzi, in questa sua catechesi, scelse tre nomi simbolici tra i più feroci nemici del Papa, : Lutero, il principe degli eretici, che andava ripetendo: “O Papa,, in vita sono la tua peste, e in morte, la tua morte”. Lui è morto da 400 anni, ma il Papa vive. Voltaire, patrono dei laicisti e anticlericali, che gridava: “Fra venti anni con le budelle dell’ultimo Prete strozzerò l’ultimo Papa”. Lui dopo vent’anni moriva disperato, ma il Papa ci sarà sino alla fine del mondo. Napoleone, modello dei persecutori, ha imprigionato, deportato e umiliato il Papa. Ma poi lui stesso fu sconfitto e deportato e ha sofferto esattamente tutto quello che ha fatto soffrire al Papa. Sono casi che fanno pensare. In Francia da allora si è diffuso il motto: “Chi mangia di Papa, crepa”.

“Per me – ripeteva Padre Pio – dopo Gesù non c’è che il Papa...Per il Papa e per la Chiesa darei mille volte la vita”. Padre Pio insegna a tutti come si deve rispettare, amare e seguire il Papa. Chi ama il Papa, ama la Chiesa, chi ama la Chiesa, ama Cristo Dio, poichè, come diceva Santa Caterina da Siena e come ripeteva Padre Pio, “ il Papa è la fragranza di Gesù; fragranza del suo apostolato, del suo amore per l’umanità. Il Papa è il bianco Gesù, è la sua bocca, la sua mano, è l’ostensorio di Gesù. E’ il dolce Cristo in terra.









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Molti eretici, prima del 1950 negavano che San Pietro fosse venuto a Roma per poter negare il Papato ossia il Primato del Vescovo di Roma, successore di San Pietro, sulla Chiesa Universale. Ebbene, per incarico di Pio XII°, una grande scienziata, la prof. Margherita Guarducci ( Accademico Nazionale dei Lincei, Acca-demico Pontificio, tenace e insigne studiosa, altamente riconosciuta specialmente in campo epigrafico), ha guidato gli scavi sotto la Basilica di San Pietro in Roma. Dopo gli scavi rigorosamenti scientifici, la Guarducci annuncia al mondo il “sicuro ritrovamento del sepolcro e delle reliquie di San Pietro” E aggiunge che i numerosi “graffiti” rinvenuti attorno al sepolcro, confermano l’importantissima scoperta. Nelle altre catacombe romane e sopratutto qui, i nomi più ripetuti nei “ graffiti” e accostati l’uno all’altro sono: “Gesù”, Maria, “Pietro”; segno evidente che fin dai primi tempi erano le tre persone più amate dal popolo cristiano: Gesù, Maria e Pietro ossia il Papa.







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GESU’ PROMETTE A PIETRO E AI SUOI SUCCESSORI PIENA AUTORITA’ SULLA CHIESA




Precisiamo che si tratta di un’autorità che è di servizio di fede e di amore, tanto che i Papi hanno definito se stessi: “ SERVI DEI SERVI DI DIO”.






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Marco 4, 18-22: Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le rete in mare, poiché erano pescatori. E disse loro: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”. Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insiema con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.
Sulle rive azzurre del lago di Tiberiade Gesù propone ad alcuni uomini una impresa che sembra pazzesca: Seguitemi! Vi farò pescatori di uomini.Lasciano tutto e lo seguono: sono i primi apostoli.
A uno di loro, a Pietro, 15 giorni prima della Pasqua, rivolge parole che sfideranno i Secoli: “Beato te, Simone... Tu sui Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno mai contro di essa. A te darò le chiavi del Regno dei cieli e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato anche nei cieli e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”. ( Matteo 16, 15 – 19 ) Promesse chiare e senza condizioni e quindi certamente realizzate.
Gli cambia nome per signi ficare, secondo il linguaggio biblico, che gli prepara un grande incarico, lo sceglie come “roccia” e “fondamento” della sua Chiesa, con piena autorità raffigurata nelle “chiavi” e col potere di far leggi (“legherai”...).










GESU’ DA A PIETRO E AI SUOI SUCCESSORI IL POTERE DI GUIDARE LA CHIESA.





Gesù è risorto dalla morte. Alcune settimane dopo questo avvenimento strabiliante, appare sulle rive incantevoli del lago di Tiberiade a 7 apostoli che stanno pescando presso Tagba ove oggi sorge la bella Chiesetta del Primato. Chiede a Pietro per tre volte: “Mi ami tu?” e gli affida la guida pastorale di tutto il suo gregge (Sacerdoti e fedeli) dicendo: “Pasci le mie peccorelle, pasci i miei agnelli” (Giovanni 21, 1-22)



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All’Abate Rosmi, San Giuseppe da Copertino “diceva che la cagione perché S. Pietro si dipinga con le chiavi in mano e non con la croce nella quale morì, essere perché si possa avvertire che maggiore è il peso del governo dell’anime, e maggior martirio si prova nelle cariche di questa sorte, che altri martirij penosi, e però chi a questo punto rimirasse non così facilmente andaria cercando simili governi”, e ancora, raccomandandosi a Bonaventura Clavero, eletto Vescovo di Potenza nel 1646;

“(...) Quando sarai arrivato al tuo vescovato e sarai incontrato con solennità, come suol farsi, e tu alza gli occhi al cielo ricordandoti che Gesù Cristo anch’egli entrò con molta solennità nella città di Gerusalem, ma poco doppo fu condotto alla morte della croce per i peccati degli uomini.Così tieni a mente che hai da render conto stretto delle anime che sono nella tua città; Laonde quando giunto sarai alle tue stanze, che ti vedrai solo, bagia la terra e dimanda aiuto al sommo Dio a fine di ben governare l’anime che ti ha commesso, sapendo che Gesù Cristo, subito nato, si manifestò alli pastori, laonde non mancarà di darti lume e le forze necessarie.

Similmente gli diceva: quando sarai vestito degli abiti sacri per fare solenne sacrificio della Messa, ricordati che quelle sacre vesti furono prima poste a Gesù Cristo per scherno, per vilipendio, e li cingoli per legami. Quello adunque che la Maestà Sua si contentò di ricevere in sé in suo vilipendio, ha dato alli prelati per ornamento, a fine che non si scordino della di lui santissima Passione et infinita carità”.




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(cit. I tre diari dell’Abate Rosmi su San Giuseppe da Copertino ed.mess. padova)





Sempre a proposito delle responsabilità del Papa, viene in mente l’amico frate Camaldolese, Padre Colombano, che suol dire:




“maggiore il dono, la grazia, maggiore la responsabilità,


maggiore la responsabilità, maggiore il rendiconto.


maggiore il rendiconto, maggiore, per noi il rischio di condanna”







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A tal proposito ,nonostante fosse degno di lode e da tutti stimato, il defunto Papa Innocenzo III, comparve a santa Lutgarda rivelando che era stato relegato in Purgatorio fino al giorno del Giudizio universale; ma siccome in vita fu molto devoto alla Madonna, costei gli aveva ottenuto la grazia di apparire per chiedere le sue preghiere, così per intercessione della Vergine Santa, al celebre pontefice, il Purgatorio fu enormemente abbreviato.










GESU’ A PIETRO E AI SUOI SUCCESSORI CONCEDE IL DONO DELL’INFALLIBILITA’:








Egli ha appena istituito l’Eucarestia mediante ia quale ha donato alla sua Chiesa la forza più potente per fuggire o distruggere il peccato; e subito si affretta a elargire a Pietro, al Papa, a esclusivo vantaggio del suo popolo, il dono della infallibilità per evitare o distruggere l’errore sino alla fine del mondo.Si rivolge a Pietro con parole allarmanti: “Simone, Simone, satana va in cerca di voi per vagliarvi come si fa per il grano; ma ho pregato per te perchè non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli” (Luca 22,31 s.)



a) L’infallibilità del Papa è garantita da questa onnipotente preghiera di Cristo Dio che qui è incondizionata e inoltre qui si identifica con la sua decisa volontà . Questa infallibilità è limitata all’ambito della fede e della morale; e si realizza solamente quando il Papa parla ex cathedra ossia quando si pronuncia come pastore di tutti i cristiani e in maniera definitiva. Rarissimamente i Papi hanno fatto ricorso al dono dell’infallibilità: in questi 150 anni circa, è avvenuto soltanto due volte: per la definizione del dogma dell’Immacolata (1854) e del dogma dell’Assunta (1950)




Infallibilità non significa impeccabilità: : il Papa ha i suoi difetti morali, ha pure la possibilità di commettere mancanzi gravi, come è successo in alcuni casi ossia per quattro o cinque Papi ; ma anche in questi casi l’infallibilità è rimasta pienamente salva; e in 2000 anni nessun Papa ha insegnato alcun errore sulla fede Il Papa nel suo insegnamento ordinario, pur non essendo infallibile, ha una particolare assistenza dello Spirito Santo.





b) C’è un’altra infallibilità: quella del colleggio dei Vescovi. Il Vaticano II afferma: “Quantunque i singoli Vescovi non godono della prerogativa dell’infallibilità, quando, tuttavia anche dispersi nel mondo, ma in comunione tra loro e col Successore di Pietro, nel loro insegnamento autentico circa materia di fede e di morale, convengono su di una sentenza da ritenersi come definitiva, enunziano infallibilmente la dottrina di Cristo. Il che è ancor più manifesto quando, radunati in Concilio Ecumenico, sono per tutta la Chiesa Dottori e Giudici della fede e della morale, e alle loro definizioni si deve aderire con l’ossequio della fede” (LG. 25)




c) Esiste pure l’infallibilità dei fedeli nel credere (non nell’insegnare), come dichiara il Vaticano II: “ L’universalità dei fedeli...sotto la guida del Sacro Magistero...per quel senso della fede che è suscitato e sorretto dallo Spirito di verità...non può sbagliarsi nel credere” (Cfr.L.G 12)L’infallibilità (nei limiti suddetti) è indispensabile alla vera Chiesa. Infatti Gesù ha comandato sotto pena di dannazione eterna dicendo: “Predicate...Chi crederà sarà salvo, chi non crederà sarà condannato” (Marco 16,14). Ora senza infallibilità, la Chiesa, insieme alle verità, insegnerebbe inevitabilmente anche degli errori sotto pena di dannazione. Ciò è assurdo! Inoltre questi errori sarebbero imputabili a Gesù e allo Spirito Santo i quali hanno assicurato la loro assistenza perenne alla Chiesa. E anche ciò sarebbe assurdo!





Che l’infallibilità sia necessaria lo riconoscono perfino alcuni dei Protestanti più intelligenti e più riflessivi. Sertillanges scrive:” Un illustre Protestante, Augusto Sabatier, dopo ampia discussione, conclude: o accettiamo la Chiesa infallibile o rinunciare ad ogni dogma. Un dogma (ossia verità) indiscuttibile suppone una Chiesa infallibile”. Sertillanges, “ Il Catechismo degli increduli”









PIETRO E I PAPI HANNO SEMPRE ESERCITATO L’AUTORITA’ RICEVUTA DA GESU’






a) Pietro, dopo l’ascensione e la Pentecoste, si comporta sempre come Capo della Chiesa: Propone di completare il colleggio dei 12 apostoli con l’elezione di Mattia al posto di Giuda il traditore (Atti 1,15-26). Si alza a parlare il giorno di Pentecoste a nome degli altri apostoli (Atti 2,14). Difende contro le autorità giudaiche il diritto suo e degli altri alla predicazione (Atti 4,1-12). Condanna Anania e Saffira (Atti 5,1-11). Dà inizio alla conversione dei pagani ricevendo, nella Chiesa, Cornelio (Atti 10,14-48). Occupa il primo posto nel Concilio di Gerusalemme (Atti 15,6s). Pietro in un primo tempo è Vescovo di Gerusalemme, poi eccolo Vescovo di Antiochia, da qui parte la capitale del mondo, Roma, ove muore martire, crocifisso con la testa in giù, versando tutto il suo sangue per amore di Cristo. Essendo morto quando era Vescovo di Roma, i suoi successori, come Capi della Chiesa, sono i Vescovi di Roma, che saranno chiamati Papi essendo i papà, i padri spirituali di tutte le anime redente da Gesù.





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b) I Papi si sono comportati come Capi della Chiesa e sono stati riconosciuti tali fin dai primi secoli. Qualche esempio: Nel 97 d.C. il Papa Clemente interviene con autorità mediante una lettera per ristabilire la pace a Corinto, nonostante che nella vicina Efeso risieda l’apostolo S. Giovanni. Nel 107 S. Ignazio di Antiochia scrive “ Alla Chiesa che presiede nel luogo della regione dei romani, degna di Dio, degna di onore... e capo della fraternità secondo la legge di Cristo”. Nel 180 S. Ireneo, Vescovo di Lione, contro le eresie cita le dottrine della Chiesa di Roma: “E’ in realtà con questa Chiesa, a causa della sua alta preminenza, che ogni Chiesa deve essere d’accordo, vale a dire tutti i fedeli sparsi nell’universo. E’ in essa e per essa che i fedeli di ogni paese hanno conservato la tradizione apostolica”.
Possiamo dire con la grande francescana secolare Armida Barelli: “mentre l’Ostia consacrata è Gesù che tace, il Papa è Gesù che parla”; instancabilmente ci insegna le sicure vie della verità, della grazia di Dio, della pace, della salvezza terrena ed eterna. Ascoltiamolo! Seguiamolo!
Tutti i Padri e i Dottori della Chiesa, in questi due millenni, hanno sempre ripetuto quelle parole scolpite sul sepolcro di S. Ambrogio: “ Ubi Petrus, ibi Ecclesia, ubi Ecclesia, ibi salus aeterna”: dove c’è Pietro, dove c’è il Papa, ivi c’è la vera Chiesa e dove la Chiesa è ascoltata e seguita ivi c’è salvezza eterna”


Il sommo poeta Dante Alighieri ci ricorda che per salvare l’anima ci è sufficiente seguire la Bibbia e lasciarci guidare dal Papa che la custodisce e l’interpreta:
“ Avete il vecchio e il nuovo Testamento/ e il Pastor della Chiesa che vi guida: / questo vi basti a vostro salvamento”. (Par.5,76ss.)





Cit: “ Con Maria verso Gesù” di Frà Crispino Lanzi, o.f.m capp,che ringraziamo di cuore,adattato e con l’aggiunta di qualche illustrazioni e citazioni di San Giuseppe da Copertino.





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PADRE CRISPINO LANZI
(n. 1924 - m. 2004)



Edited by mom2 - 24/8/2023, 17:06

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