MINI CATECHISMO ILLUSTRATO , CON PILLOLE DI SAPIENZA
( Rif. dal Catechismo di S. Pio X°)
I CINQUE PRECETTI GENERALI DELLA CHIESA
1 Partecipa alla messa la domenica e le altre feste comandate e rimani libero dalle occupazioni del lavoro.
Ogni santa Messa ben ascoltata e con devozione, produce nella nostra anima effetti
meravigliosi, abbondanti grazie spirituali e materiali, che noi stessi non conosciamo. Per tal fine non spendere inutilmente il tuo denaro, sacrificalo e vieni su per ascoltare la Santa Messa (FSP, 45).
Il mondo potrebbe stare anche senza sole, ma non può stare senza la santa Messa (AP)
Quando stai bene, la messa l’ascolti. Quando stai male, e non puoi assistervi, la messa la dici(AP)
2 Confessa i tuoi peccati almeno una volta all’anno.
3 Ricevi il sacramento dell’Eucarestia almeno a Pasqua.
4 In giorni stabiliti dalla Chiesa astieniti dal mangiare carne e osserva il digiuno.
5 Sovvieni alle necessità della Chiesa.
I SETTE SACRAMENTI
La frequenza ai sacramenti è il mezzo efficacissimo per ottenere il mutamento di una vita peccaminosa(…)
Vera regola di amare Dio: esattissima osservanza dei precetti divini ed evangelici, astenersi dai peccati, rinnegare le prpprie passioni, considerare gli attributi di Dio e compiacersi di quelli.
1 Battesimo.
Per quanto taluni incitino allo ”sbattezzo”, (a loro dire “Per coerenza”, “per mandare un chiaro segnale”; “per una questione di democrazia”; per la voglia di far crescere il numero degli sbattezzati; perché si fa parte di gruppi “maltrattati”; per rivendicare la propria identità; per non essere considerati, dalla stessa legge italiana, «sudditi» delle gerarchie ecclesiastiche; per un vantaggio economico” etc..) costoro non sanno che, il Batesimo, come si diceva, E’UNO DEI SACRAMENTI CHE “IMPRIME IL CARATTERE” cioè;
Un segno distintivo spirituale, che non si cancella mai, perché s’imprime nell’anima, non nel registro del parroco, INDELEBILE, perché sigillo incancellabile di Dio,consiste in una speciale e perpetua consacrazione a Cristo e al suo servizio, come cristiano nel battesimo, come testimoni di Gesù cristo nella Cresima, e come suo Ministro nell’Ordine. Se può essere profanato col peccato, ma non distrutto; ne essere intaccato dall’apostasia, QUINDI, PER QUANTO SI POSSA “ GRATTARE, CANCELLARE O BRUCIARE IL REGISTRO DEI BATTEZZATI”, il carattere, permane anche nell’altra vita, nei beati come aureola di gloria, nei dannati come marchio d’infamia.
2 Cresima o Confermazione.
“ Lo Spirito Santo valorizza la personalità non la annulla.”
Le opere pittoriche sopra riportate sono di Padre Giustino Jacopini http://members.xoom.virgilio.it/Jacopini/index.htm
3 Eucarestia.
“Dal ricevere l’Eucarestia proviene ogni dolcezza ed ogni bene tanto per l’anima che per il corpo.
Se sto un giorno senza celebrare e prendere “lo pecoriello” (l’Agnello di Dio), sono afflitto e mi pare di non poter vivere. Non c’è rimedio più efficace per placare l’ira di Dio come il santissimo Sacrificio dell’altare”.
“ Padre, mi sento indegno della santa comunione. Ne sono indegno!”.
Risposta: “ E’ vero, non siamo degni di un tal dono; ma altro è accostarsi indegnamente col peccato mortale, altro è non essere degni. Indegni siamo tutti; ma è lui che ci invita, è lui che lo vuole. Umiliamoci e riceviamolo con tutto il cuore pieno d’amore” (Ldp,55).
“La frequenza ai sacramenti è il mezzo efficacissimo per ottenere il mutamento di una vita peccaminosa. Dal ricevere l’Eucarestia proviene ogni dolcezza ed ogni bene tanto per l’anima che per il corpo”.
(San Giuseppe da Copertino, cit. P. Gustavo Parisciani, San Giuseppe da Copertino,l’uomo che sapeva volare Ed. fuori commercio , per biografie, immagini ecc. Santuario San Giuseppe da Copertino www.sgiuseppecopertinosimo.it – e-mail: sgcosimochiocciolatin.it )
4 Penitenza
“Per ricevere il sacramento della penitenza, occorrono tre cose. La fede, che ci fa vedere Dio presente nel sacerdote. La speranza, che ci fa credere che Dio ci farà la grazia del perdono. La carità, che ci fa amare Dio e ci mette nel cuore il dolore di averlo offeso.”
“Bisogna impiegare più tempo a chiedere la contrizione che a esaminarsi.”
“Il Buon Dio sa tutto. Sa fin da prima che dopo esservi confessati, peccherete di nuovo. E tuttavia vi perdona. Quale amore, quello del nostro Dio, che arriva fino a dimenticare volontariamente l’avvenire, per perdonarci!”
“Al momento dell’assoluzione, il Buon Dio si getta i nostri peccati dietro le spalle, cioè li dimentica, li annienta: essi non torneranno più.”
“Non è il peccatore che torna a Dio per chiedergli perdono, ma è Dio stesso che corre dietro al peccatore e lo fa tornare a lui.”
( San Giovanni Battista Vianney) Cit “Il curato d’Ars, un prete amico” Città Nuova editrice, via degli Scipioni, 265 – 00192 Roma – e-mail: comm.editricechiocciolacittanuova.it)
Alcuni si pentono si pentono solo per paura. Sono come corvi che diventano bianchi quando nevica, a poi sbattono l’ali e restano neri come prima”.
La confessione, che è lavacro dell’anima, bisogna farla il più tardi ogni otto giorni; io non mi sento tenere le anime lontane dalla confessione più di otto giorni (AP -Padre Pio). (Buona giornata!... )
Il demonio ha un’unica porta per entrare nell’animo nostro: la volontà;delle porte segrete non ve ne sono. Nessun peccato è tale, se non è stato commesso colla volontà. Quando non c’entra la volontà, non c’entra il peccato, ma debolezza umana (AdFP,562)
Col pensiero e nella confessione non si deve tornare sulle colpe accusate nelle confessioni precedenti. Per la nostra contrizione Gesù le ha perdonate al tribunale di penitenza. Là egli si è trovato dinanzi a noi e alle nostre miserie come un creditore di fronte a un debitore insolvibile. Con un gesto d’infinita generosità ha lacerato, ha distrutto le cambiali da noi sottoscritte peccando, e che non avremmo certo potuto pagare senza il soccorso della sua clemenza divina. Tornare su quelle colpe, volerle riesumare soltanto per averne ancora il perdono, soltanto per il dubbio che non siano state realmente e largamente rimesse, non sarebbe forse da considerare come un atto di diffidenza verso la bontà della quale aveva dato prova, lacerando egli stesso ogni titolo del debito da noi contratto col peccato?...
Torni, se ciò può esser motivo di conforto alle anime nostre, torni pure il pensiero alle offese arrecate alla giustizia, alla sapienza, alla infinita misericordia di Dio: ma solo per piangere su di esse le lacrime redentrici del pentimento e dell’amore (GF, 169)
5 Unzione degli infermi
6 Ordine .
7 Matrimonio
I sette doni dello Spirito Santo
“l’uomo è tutto terrestre e animale: non c’è che lo Spirito santo che possa elevare la sua anima e portarla in alto. Ma perché i santi erano così staccati dalla terra? Perché essi si lasciavano condurre da lui in pensieri giusti. Ecco perché ci sono tanti ignoranti che ne sanno più dei sapienti. Quando si è condotti da un Dio di forza e di luce, non si può essere ignoranti (…).
Gi orgogliosi sono coloro che non possiedono lo Spirito Santo. Le persone del mondo non lo possiedono o l’hanno solo di passaggio, poiché egli non si ferma presso di loro. Il frastuono del mondo lo fa fuggire. Invece un cristiano che è condotto dallo Spirito Santo non fatica a lasciare i beni di questo mondo per correre dietro ai beni del cielo, perché né conosce la differenza(…)
All’uomo che si lascia condurre dallo Spirito Santo, sembra che non esista il mondo, e al mondo pare che non ci sia Dio…Si tratta dunque di sapere chi ci conduce.
(San Giovanni Battista Vianney, il S. Curato d’Ars Editrice Shalom V. Galvani ,1 Camerata Picena (AN) Preg. S .SANTO - cod.8640 http//www.editriceshalom.it)
1. Sapienza
2. Intelletto
3. Consiglio
4. Fortezza
5. Scienza
6. Pietà
7. Timor di Dio
I DODICI FRUTTI DELLO SPIRITO SANTO
1 Amore
2 Gioia
3 Pace
4 Pazienza
5 Longaminità
6 Bontà
7 Benevolenza
8 Mitezza
9 Fedeltà
10 Modestia
11 Continenza
12 Castità
Le quattro virtù cardinali
“I principi mettono sentinelle nelle piazzeforti. Se hai conquistato le virtù occorre mantenerle con diligenza, bisogna fare le sentinelle.” ( San Giuseppe da Copertino)
1 Prudenza
2 Giustizia
3 Fortezza
4 Temperanza
Santa Maria dell'Equilibrio... della cui festa non esiste data,
perchè da mane a sera va invocata.
www.parrocchiasantena.it/?p=3574
Santa Maria, Madre del perenne consenso all’Amore Divino,
abbiamo bisogno del tuo penetrante equilibrio
per divenire anche noi i veri testimoni cristiani
di una Realtà Divina che santifica ogni realtà terrena.
Perciò ti preghiamo, Madre dell’equilibrio, sii tu la nostra guida.
In quella maturità cristiana che fa crescere in noi tutto il Cristo,
perché possiamo, sul tuo esempio, irradiarlo sugli altri.
Vogliamo che tu ci sia Maestra nella sintesi vitale
tra preghiera ed azione, tra valori umani e valori divini.
Vogliamo amare tutti, vogliamo aiutarti a salvare tutti
e andare incontro ai lontani, eppure ci accorgiamo
di non amarci troppo anche tra noi cristiani.
Parliamo di dialogo, di pace, di intesa universale,
ma siamo pieni di polemiche e contestazioni.
Vergine dell’equilibrio, tu vedi quanto siamo immaturi.
Sii Tu la nostra stella, Tu che nei momenti di angoscia
hai taciuto, ammirando i disegni di Dio,
e sei andata decisamente incontro a tutti
sacrificando te stessa: mettici nel cuore
questo tuo equilibrio di azione e di vita.
Il mondo ha bisogno di ritrovare ordine
e la strada giusta per arrivare a Gesù;
troppo profondi sono gli squilibri che ci dilaniano.
Sii dunque con noi e per noi la madre di equilibrio
che faccia trovare a tutti la via della salvezza,
che è solo e sempre nel tuo Figlio,
che tu porti in braccio con tanto amore”.
Le operette di Don Pasqualino Fusco sopra riportate sono:
Edited by mom2 - 3/3/2015, 11:29
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