la lanterna

SACRO CUORE DI GESU', devozioni

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lapecorellasmarrita
view post Posted on 31/5/2015, 14:38




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La devozione al Sacro Cuore di Gesù non è affatto una nuova devozione, come lo hanno preteso alcuni spiriti critici e beffardi. D’ogni tempo, al contrario, è stata cara ai Santi e alle anime fedeli. Chi oserebbe dubitare che nel riposare sul petto del suo divino Maestro, durante l’ultima Cena, non sia stato il primo fedele a questa santa devozione e non abbia per primo attinto in questo rifugio di carità di un Dio, il fuoco sacro con il quale abbracciò tutti i cuori della Chiesa nascente?
Cit : Recueil de prières… 1871, Dupanloup, traduzione dal francese ( la pecorella smarrita)


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Il culto al Sacro Cuore di Gesù si può dire che segni il suo inizio il giorno del Venerdi Santo. Gesù, in quel giorno solenne, manifesta il suo Cuore e l’offre come oggetto di culto alle anime buone.E’ vero che la Santa Chiesa, nei primi secoli, non ha avuto un culto diretto al Sacro Cuore di Gesù, un culto liturgico, ma essa ha ricordato sempre l’amore infinito del salvatore che è, poi, l’oggetto principale del culto liturgico più tardi.

Di tanto in tanto vi furono anime sante che penetrarono nel mistero di amore del Salvatore, di cui il suo Cuore è simbolo.



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Primeggiano in questa devozione Santa Gertrude, San Bonaventura, San Giovanni Eudes.San Cipriano scrisse: “ Da questo Cuore aperto dalla lancia discende la sorgente di acqua viva che zampilla fino all’eterna vita”. San Giovanni Crisostomo, cantando al Sacro Cuore, lo invocava come “immenso mare inesauribile di clemenza”. Sant Agostino lo paragona all’Arca di Noè e afferma: “Come per la finestra dell’Arca entrarono gli animali che non dovevano perire nel diluvio, così nella ferita del Cuore di Gesù sono invitate ad entrare tutte le anime, affinché tutte si salvino”San Pier Damiani cantava: “Nell’adorabile Cuore di Gesù noi troviamo tutte le armi proprie per la nostra difesa, tutti i rimedi per la guarigione dei nostri mali”.

E così, attraverso i secoli, la voce dei Santi ci convincerà che la devozione era viva nella Chiesa, nascosta, in attesa di essere solennemente annunziata al mondo.



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Chi non ricorda la bella espressione di S.Bernardo: “O dolcissimo Gesù, quale tesoro di richezze voi adunate nel vostro Cuore; Oh! Quanto è buono, e come è giocondo abitare in questo Cuore”.

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“Oh amabile piaga – esclamava San Bonaventura – per te mi si aperse la via per giungere fino all’intimità del Cuore del mio Gesù e per stabilirvi la mia dimora”.


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UN TERRIBILE SECOLO




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Così potremmo prendere di secolo in secolo fino al XVI che segna l’alba gloriosa del culto pubblico e liturgico al Sacro Cuore che si fonda sulle insigni rivelazioni concesse a Santa Margherita Maria Alacoque, religiosa della Visitazione a Paray - le- Monial.



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Era il freddo secolo della ribellione protestante e dell’eresia giansenistica.

Il terribile secolo che vedeva intere Nazioni ribellarsi all’autorità della Chiesa e staccarsi dal centro della cristianità. Il gelido secolo dell’eresia di Giansenio, che sotto veste di falsa pietà, allontanava le anime dall’amore filiale verso Dio.

Gesù allora mostra all’anima eletta di Santa Margherita Maria il suo Cuore, come potente magnete che doveva attirare a sé le anime, e ardente fiaccola che doveva accendere nel cuore degli uomini la carità.



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“Ho salvato il mondo con la croce – le disse Gesù – nella mia passione. Ora lo voglio salvare mostrandogli il mio Cuore, oceano delle mie infinite misericordie”.

Gesù le chiese un culto, non solo individuale, ma pubblico e sociale, un culto liturgico con l’istituzione della festa nel giorno dopo l’ottavario della solennità del Corpus Domini.
La Chiesa accettò, dopo maturo esame, le rivelazioni di Santa Margherita Maria Alacoque e gradatamente approvò la festa in onore del Sacro Cuore, nel giorno desiderato dal Signore, con messa e ufficiatura propria.

Sul principio essa fu celebrata nelle diocesi di Francia dietro le opportune approvazioni dei vescovi, secondo i regolamenti allora vigenti.



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Più tardi papa Clemente XIII la estese alla Colonia con rito doppio maggiore e a quelle Nazioni che l’avessero chiesto alla S. Sede.

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Il Santo Padre Pio IX nel 1856 l’estese a tutto il mondo cattolico. Lo stesso Pontefice con decreto del 6 maggio 1873 approvò la pratica del Mese di giugno consacrato al S. Cuore, largendo speciali indulgenze e nello stesso anno il 24 luglio approvò il voto dell’Assemblea Nazionale di Francia di elevare un Tempio al Sacro Cuore sulla collina di Montmartre.


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Il 12 settembre del medesimo anno pubblicò il voto dei cattolici di dedicare in Roma una stupenda basilica in onore del S. Cuore. Il pontefice Leone XIII nella Lettera Enciclica “Annum Sacrum” proclamò solennemente, il Sacro Cuore nuovo segno di salvezza e volle la consacrazione del genere umano al Sacro Cuore, con speciale formula.

Il Santo Padre Pio X elargì la generosa indulgenza plenaria “toties quoties” alle chiese dove si tiene la pia pratica del mese di giugno e il privilegio dell’Altare Gregoriano “ad instar” al Predicatore e al Rettore della chiesa, nel giorno in cui si chiude il pio esercizio.


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Finalmente il Santo Padre Pio XI, nell’anno della Conciliazione, elevava la festa in onore del Sacro Cuore alla massima solennità consentita dalla liturgia.
Era il trionfo completo del Sacro Cuore, sulle contraddizioni ricevute nel passato.



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LA GRANDE PROMESSA




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Fra le promesse del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque, vi è una fatta alla Santa nel 1689, un anno prima della sua morte, che merita di essere da tutti conosciuta. E’ la dodicesima di quelle che vengono ordinariamente elencate nei libri di devozione ed è espressa così:
“ IO TI PROMETTO NELL’ECCESSIVA MISERICORDIA DEL MIO CUORE, CHE IL MIO AMORE ONNIPOTENTE CONCEDERA’ A TUTTI COLORO CHE SI COMUNICHERANNO AI PRIMI VENERDI DEL MESE, PER NOVE MESI CONSECUTIVI, LA GRAZIA DELLA PENITENZA FINALE: NON MORIRANNO NELLA MIA DISGRAZIA NE’ SENZA RICEVERE I SACRAMENTI, IL MIO CUORE SARA’ PER ESSI, DI SICURO ASILO IN QUELL’ORA ESTREMA”.

Questa è la “Grande Promessa” del Cuore misericordioso di Gesù, che ci proponiamo di riflettere affinché si desti in tutti il più vivo desiderio di accogliere l’invito di Gesù che ci offre un mezzo straordinario per salvare la nostra anima.


AUTENTICITA’ DELLA PROMESSA




Per chi avesse qualche dubbio sulla realtà di questa “Grande Promessa”, diciamo che è realmente autentica, come appare dagli scritti della privilegiata confidente del SS. Cuore di Gesù.Difatti la Chiesa, con tutta la diligenza che usa quando innalza all’onore degli altari i suoi Santi, ha fatto un attento esame di tutti gli scritti di santa Margherita e li ha pienamente confermati con la sua autorità, permettendone la divulgazione.


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Nel Decreto di Canonizzazione il Sommo Pontefice Benedetto XV, riporta testualmente la “ Grande Promessa” facendo notare che “ tali furono le parole che Gesù benedetto rivolse alla sua Serva fedele”.

E per noi il giudizio della Chiesa, maestra infallibile di verità, è più che sufficiente, perché ne possiamo parlare liberamente con la più profonda convinzione di fede.


Questa divina Promessa si è tenuta quasi nascosta fino al 1869, anno in cui il P. Franciosi incominciò a farla conoscere e i tanti timori si mostrarono infondati, giacché i fedeli da questa pratica escono sempre più infervorati nel bene, mentre i teologi hanno dimostrato che è pienamente conforme alla dottrina della Chiesa, la quale ci addita nel Cuore di Gesù l’oceano infinito delle divine misericordie. Confortati dalla sua autenticità e divina efficacia, procuriamo ora di comprendere bene il profondo significato.

In tal modo Gesù, manifestandosi a Santa Margherita, pronunziò quelle solenni parole: “IO TI PROMETTO”, PER FARCI INTENDERE CHE, TRATTANDOSI DI UNA GRAZIA STRAORDINARIA, EGLI INTENDE IMPEGNARE LA SUA PAROLA DIVINA.

E subito aggiunse: “NELL’ECCESSIVA MISERICORDIA DEL MIO CUORE”, AFFINCHE’ RIFLETTIAMO BENE CHE QUI NON SI TRATTA DI UNA PROMESSA COMUNE, frutto della sua misericordia ordinaria, MA DI UNA PROMESSA TANTO GRANDE, CHE POTEVA VENIRE SOLO DA UNA MISERICORDIA INFINITA.

Cristo per renderci sicuri che saprà ad ogni costo mantenere quanto promette, fa appello al suo amore onnipotente, a quell’amore che tutto può a favore di quelli che in lui confidano.

Quando il Signore ci ricorda che concederà la grazia della perseveranza finale, intende dire quell’ultima grazia, più preziosa di tutte, da cui dipende la salvezza eterna; come viene confermato dalle parole che seguono:”ESSI NON PERIRANNO IN MIA DISGRAZIA”, cioè raggiungeranno la felicità del Paradiso.


Qualora il moribondo si trovasse in peccato mortale, gli concederà di poter ricevere il perdono per mezzo di una buona confessione, e se un malore improvviso non gli permettesse più di parlare, o in qualche modo non potesse ricevere i santi sacramenti, la sua onnipotenza divina saprà allora indurlo a fare un atto contrizione perfetta, e così ridonargli la sua amicizia; giacché, senza eccezione alcuna, il suo “ADORABILE CUORE SERVIRA’ PER TUTTI DI ASILO SICURO, IN QUELL’ORA ESTREMA”.
Cit: Papa Giovanni, Anno XXVI – n. 6 giugno 1992. Sacerdoti del S. Cuore – Collegio Missionario


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MESE DEL SACRO CUORE

(per chi fa la pia pratica del mese di Giugno)




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(Gv. 19,33-37)

1. IL CULTO AL CUORE DI GESU’ HA LE SUE RADICI PROFONDE NELLA SACRA SCRITTURA. Le revelazioni private si basano sulla Bibbia di cui sono un’irradiazione. Leggiamo nel Vangelo di S. Giovanni e nella profezia di Zaccaria: "VOLGERANNO LO SGUARDO A COLUI ( a Gesù )CHE HANNO TRAFITTO” .

Queste parole conducono la nostra mente e il nostro cuore sul calvario nel momento culminante della storia divina e umana di Cristo Dio. E’ agonizzante sulla croce per tre ore dolorissime, lunghe da sembrare eterne. Muore per noi... Un soldato con la lancia gli trapassa il costato, gli trafigge il Cuore.


"VOLGERANNO LO SGUARDO A COLUI CHE HANNO TRAFITTO!”




Lungo i secoli innumerevoli anime contempleranno Gesù crocifisso, e attraverso quel petto squarciato, vedranno il suo Cuore trafitto, quel Cuore che è il segno più eloquente del suo amore, quel Cuore da cui - dicono i Santi Padri - escono sangue e acqua, simbolo della Chiesa e dei Sacramenti, quel Cuore da cui fluiscono, mediante la Chiesa e i Sacramenti, le cascate dell’amore eterno alle quali tutti noi, come dice il profeta Isaia, siamo invitati ad attingere: "ATTINGETE LE ACQUE CON GIOIA ALLE SORGENTI DELLA SALVEZZA” .


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S. Bernardo ci invita a questa riflessione: "Signore Gesù, il tuo Cuore fu trafitto perchè in questa piaga visibile ai nostri occhi, possiamo vedere la piaga invisibile del tuo amore".

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S. Veronica Giuliani, grande mistica Cappuccina, nel suo voluminoso "Diario" racconta che numerose volte potè contemplare Gesù mentre, nelle apparizioni, le manifestava il suo Cuore: "Nella ferita del suo costato Gesù mi faceva vedere il suo Cuore, ferito e tutto fiammeggiante di amore".


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Le rivelazioni del Cuore di Gesù più note restano quelle fatte a S. Margherita Maria: In un sfolgorio di luce le appare Gesù con il Cuore in risalto sul petto, Cuore trafitto, sanguinante, incoronato di spine, sormontato da una croce. E con tono dolce e mesto le sussurra: "ECCO QUEL CUORE CHE HA TANTO AMATO GLI UOMINI E DA COSTORO NON RICEVE ALTRO CHE INGRATITUDINE". E le ripete: "ALMENO TU AMAMI!" "Mi fu mostrato - scrive S. Margherita - un Cuore che gettava fiamme di amore da ogni parte e mi furono dette queste parole: HO SETE, BRUCIO DAL DESIDERIO DI ESSERE AMATO!".


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Papa Giovanni XXIII fu uno dei più grandi devoti del Sacro Cuore. Sono commoventi gli scritti in cui parla di questa sua devozione: "Appena battezzato, fui consacrato, nella mia chiesetta, al Sacro Cuore. Ricordo, fra le prime preghiere che appresi, la bella giaculatoria che oggi mi è così caro ripetere: Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più. La devozione al Sacro Cuore mi ha accompagnato per tutto il tempo della mia vita; voglio che sia il termometro di tutta la mia vita spirituale. Devozione al Sacro Cuore: fonte di vita, di gioie, di grazie, di vocazioni, di santità! Mi pare che sarei pronto a dare il mio sangue per il trionfo del Sacro Cuore" .


2. DEVOZIONE AL SACRO CUORE SIGNIFICA DEVOZIONE ALL’AMORE DI GESU’.



Infatti oggetto di questo culto è il Cuore fisico di Gesù unito ipostaticamente alla persona del Verbo, considerato come simbolo dell’amore che Gesù, come Dio ha per noi fin dall’eternità, e, come uomo, fin dal primo istante della sua Incarnazione; amore che raggiunge il vertice nella sua dolorosissima Passione e Morte e rasenta la follia nel dono dell’Eucarestia ove il suo Cuore è vivo e palpitante.


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S. Bonaventura davanti al Cuore trafitto di Gesù esclama: "Ecco la porta del Paradiso e il tesoro del divino amore. Entra, anima mia per l’apertura della lancia, godi le ineffabili delizie di questo Cuore divino. Oh, se io fossi stato al posto della lancia non avrei voluto uscire mai più dal Cuore di Gesù, e avrei esclamato: Questo è il mio riposo nei secoli dei secoli. Nel Corpo di Gesù voglio innalzare tre tende: nelle mani, nei piedi e nel costato aperto: quì parlerò al suo Cuore e potrò ottenere tutte le grazie che vorrò".


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Paolo VI precisa: "L’essenza della devozione al Sacro Cuore consiste nel considerare e nell’onorare, nell’immagine simbolica del Cuore, l’immenso amore, saturo di tenerezza, del nostro Redentore". Perciò questa devozione è sempre attuale e moderna come attuale e moderno è l’amore di Cristo Dio; e - come diceva Pio XI - "è la sintesi di tutta la religione".


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Il Card. Bonomelli esclama: "Quale simbolo, quale figura più viva e più naturale dell’amore, quanto il simbolo e la figura del cuore? Appena i miei occhi cadono sulla vermiglia figura del Cuore Divino, appena vedono quella figura stillante sangue, quella corona di spine che l’avvolge, quelle fiamme che si elevano dal suo vertice, la mia mente corre a Gesù, pensa all’amore suo per gli uomini tutti, ricorda la sua Passione, la sua Morte, tutta la mirabile storia della sua vita. A quella vista il mio cuore si commuove, si accende e sento che l’amore di Gesù domanda amore" .


3. IL CUORE DI GESU’ CHIEDE AMORE E RIPARAZIONE:




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a) AMORE: "Oh, se intendessimo - ripeteva S. Alfonso - l’amore che arde nel Cuore di Gesù! Ci ha tanto amati che se mettessimo insieme tutto l’amore di cui sono capaci gli uomini, i Santi e gli Angeli, non arriveremmo che alla millesima parte dell’amore che Cristo Gesù ci porta". Quindi ha piena ragione di chiedere il nostro amore: "Io sono venuto a portare il fuoco sulla terra (il fuoco dell’amore), e come vorrei che fosse già acceso!" .


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Ricorreva la festa di S. Francesco d’Assisi allorchè a S. Margherita Maria, rapita nell’estasi della preghiera, apparve Gesù insieme a S. Francesco che era in uno sfolgorio di luce e in una gloria superiore a quella degli altri Santi e capì che ciò era perchè S. Francesco sulla terra aveva amato Gesù più di tutti, perciò fu decorato - per la prima volta nella storia dell’umanità - delle sacre Stimmate; e lo indicò a lei e a ciascuno di noi, come modello nell’amore divino: "Amami come mi ha amato S. Francesco!..." Questi ha amato il Salvatore con amore di fuoco. Se noi ci impegneremo ad amare il Cuore di Gesù in questa maniera, Egli realizzerà le parole del profeta: "Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; Io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli. Toglierò da voi il cuore di pietra. Porrò il mio spirito dentro di voi. Vi darò un cuore nuovo" (6): un cuore infiammato di amore al Padre e ai fratelli e sfavillante di gioia. Potessimo gridare con S. Francesco: "In fuoco l’Amor mi mise!... l’Amore (ossia Gesù) non è amato!... Venite a riamare l’Amore!..."


b) RIPARAZIONE. Essa è il fior fiore dell’amore. Gesù stesso è venuto sulla terra per riparare i nostri peccati e chiede a noi riparazione per i peccati nostri e per quelli degli altri. Oggi è più necessaria che mai. Non c’è nulla di più gradito a Gesù! Mentre da ogni parte arrivano in continuazione frecce avvelenate di innumerevoli peccati contro il Cuore del Redentore, Egli avrà immancabilmente sentimenti altissimi di predilezione per le persone che, con tanto affetto, fanno opera di riparazione; e, certamente, pur prescindendo dalle rivelazioni (che restano vere), le ricompenserà con tante grazie e sopratutto con la salvezza eterna.


COME RIPARARE?




Con la S. Messa; con la Comunione riparatrice, specialmente nei "primi venerdì di ogni mese"; mediante la consacrazione al Sacro Cuore; con l’offerta dei sacrifici, dei dolori e delle fatiche; con i fioretti, molto educativi e tanto utili; con le frequenti giaculatorie.


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Gesù assicurò la grande anima Consolata Betrone, monaca Cappuccina, che ogni volta recitava, con amore fiammeggiante, la bella giaculatoria (che ripeteva in continuazione), "Gesù, Maria, via amo, salvate anime", lei consolava tanto il suo Cuore e otteneva la conversione di molti peccatori.


Se coltiveremo un fervente amore al Cuore di Gesù, Egli, conforme alle promesse fatte a S. Margherita, ci concederà tutte le grazie di cui abbiamo bisogno, donerà misericordia, pace e consolazione all’anima nostra e alle nostre famiglie, benedirà le nostre imprese, ci darà fervore e santità, il suo Cuore ci sarà dolce rifugio in vita e specialmente in punto di morte.


ESEMPIO.




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Un martire del Sacro Cuore: Garcia Moreno, Presidente dell’Equatore. E’ molto religioso. Consacra la sua Patria al Cuore di Gesù. E’ il primo Venerdì di Agosto 1875; egli, come al solito, al mattino va in chiesa, prega lungamente e fa la S. Comunione; al pomeriggio ritorna a pregare nella Cattedrale; ma quando esce, massoni e anticlericali, frementi di rabbia per odio alla fede, gli si avventano contro, lo colpiscono con 5 colpi di rivoltella e 14 pugnalate. Fa appena tempo a ricevere l’Unzione degli ammalati e subito muore dopo aver esclamato: "Dio non muore".

Qual esempio di devozione al Sacro Cuore!



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Pio IX (citato dal Ven. P. Dehon) raccomandava: "Predicate ovunque questa devozione. La Chiesa e il mondo non hanno altra speranza che il Cuore di Gesù: lui guarirà tutti i nostri mali!"

PROPOSITO. Faremo con devozione la pia pratica del "mese del Sacro Cuore" e dei "primi Venerdì del mese" ed esorteremo altre persone ad amare tanto il cuore di Gesù.



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Come abbiamo visto, Gesù benedetto, apparendo diverse volte a S. Margherita Maria Alacoque, dall’anno 1673 al 1688, nel monastero di clausura della Visitazione di Paray- Le - Monial (Francia), fece, per i Suoi devoti, le dodici promesse qui di seguito elencate. La più importante e straordinaria detta “grande”, è la dodicesima, che riguarda la salvezza eterna. Questa promessa, dopo essere stata vagliata scrupolosamente, accertata e approvata dalla Sacra Congregazione dei Riti, come vera promessa di Gesù, è molto raccomandata da tutta la Santa Chiesa cristiana-cattolica.


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LE DODICI PROMESSE DEL SS. CUORE DI GESU’ PER I SUOI DEVOTI




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( Per tutte queste consolanti promesse, Gesù ha impegnato la Sua Divina Parola, sulla quale possiamo fare il più sicuro affidamento, dato che Gesù stesso dice: “ IL CIELO E LA TERRA PASSERANNO, MA LE MIE PAROLE NON PASSERANNO” – Mt 24,35 -)

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CONDIZIONI PER MERITARE IL FRUTTO DELLA “GRANDE PROMESSA” DEL SS. CUORE DI GESU’




Chi fa una promessa, ha diritto di stabilire le condizioni che vuole, e Gesù, nel fare la “Grande Promessa”, per la conquista del Suo Regno, essendo Re Universale del Cielo e della Terra, Misericordia infinita e Amore Onnipotente, volle fissare agli uomini le seguenti precise condizioni appresso descritte:

1) ACCOSTARSI ALLA S. COMUNIONE IL PRIMO VENERDI DEL MESE.


La pia pratica si può iniziare in qualsiasi mese dell’anno, purché la S. Comunione si faccia il primo venerdi. La Comunione va fatta bene, cioè in grazia di Dio, quindi se è necessario, bisogna far precedere la confessione. La scelta del venerdi l’ha fatta Gesù stesso; è il giorno in cui si commemora la Passione e morte di Gesù, il giorno della Redenzione, centro della storia della salvezza

2) PER NOVE MESI CONSECUTIVI.

Le Comunioni bisogna farle ogni primo venerdi ( e qui giova far bene attenzione che queste nove Comunioni bisogna assolutamente farle in nove primi venerdi del mese, e non ci darebbero diritto alla “Grande Promessa” se venissero fatte in altro giorno della settimana, per esempio di domenica, o anche di venerdi , ma che non fosse il primo venerdi del mese (la Comunione del primo venerdi non essendo una comunione qualsiasi ma riparatrice, cioè distinta dalle altre comunioni),nessuno ha il diritto di cambiare il giorno, NEPPURE IL CONFESSORE, per nove mesi consecutivi. Chi avesse incominciato le Comunioni e poi, per dimenticanza, malattia o altro, ne avesse tralasciata anche una sola, deve incominciarle daccapo. E’ quindi evidente che, chi avesse fatto solo un certo numero di Comunioni, ma non le avesse fatte tutte e nove, non sarebbe in regola.


3) AVERE L’INTENZIONE DI CONSOLARE IL SACRO CUORE DI GESU’.

Le Comunioni bisogna offrirle in riparazione della ingratitudine degli uomini verso il Sacro Cuore di Gesù e dell’abbandono in cui Gesù è lasciato da tante anime.


4) AVERE L’INTENZIONE DI OTTENERE IL FRUTTO DELLA “GRANDE PROMESSA”.

Chi si comunica, anche tutti i venerdi dell’anno, senza avere l’intenzione di ottenere il frutto della “Grande Promessa”, non può dire di adempiere la pratica dei “Nove primi Venerdi”.


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ALCUNI CHIARIMENTI




1) Chi facesse le nove Comunioni con l’intenzione di assicurarsi il Paradiso, ma col desiderio di proseguire poi più tranquillamente a peccare, potrebbe sperare in questa “Grande Promessa” del S. Cuore di Gesù? NO, CERTAMENTE, ANZI COMMETTEREBBE TANTI SACRILEGI PERCHE’, PER ACCOSTARSI AI SACRAMENTI E’ NECESSARIO AVERE LA FERMA RISOLUZIONE DI ABBANDONARE IL PECCATO.

A questo fine basterà che le comunioni siano fatte in grazia di Dio, senza che si richieda un fervore speciale.
Ma è evidente che chi facesse qualcuna o tutte queste comunioni, sapendo di essere in peccato mortale, NON SOLO NON SI ASSICUREREBBE IL PARADISO; MA ABUSANDO IN MODO INDEGNO DELLA MISERICORDIA DIVINA, SI RENDEREBBE MERITEVOLE DEI PIU’ TERRIBILI CASTIGHI.


2) Se, dopo aver compiuto i “nove primi venerdi” con le debite disposizioni, una persona cadesse in peccato mortale e poi morisse all’improvviso, come potrebbe salvarsi? GESU’ HA PROMESSO, SENZA ECCEZIONE ALCUNA, LA GRAZIA DELLA PERSEVERANZA FINALE A TUTTI COLORO CHE AVRANNO FATTA BENE LA COMUNIONE NEL PRIMO VENERDI DI OGNI MESE, PER NOVE MESI CONSECUTIVI; QUINDI SI DEVE CREDERE CHE, NELL’ECCESSO DELLA SUA MISERICORDIA, GESU’ DIA A QUELLA PERSONA MORIBONDA, LA GRAZIA DI EMETTERE UN ATTO DI CONTRIZIONE PERFETTA, PRIMA DI MORIRE.


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In altre apparizioni, Gesù disse a S. Margherita di voler essere consolato, per l’ingratitudine e disprezzo degli uomini, con un’ora di adorazione ogni giovedi, dalle 23.00 a mezzanotte. Gesù espresse anche il desiderio che il Suo SS. Cuore venga annualmente onorato e riparato per tanti peccati, con una festa speciale, il venerdi dopo l’ottava del “Corpus Domini”.


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Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque.




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“Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini da non risparmiare nulla fino al sacrificio supremo senza limiti e senza riserve, per dimostrare il suo amore. La maggior parte di essi però mi ricambia con l’ingratitudine, che manifestano con irriverenza, sacrilegi e con l’apatia e il disprezzo verso di me in questo sacramento d’amore. Ma ciò che maggiormente mi affligge è il vedermi trattato così anche da cuori a me consacrati. Perciò ti chiedo che il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, sia celebrata una festa per render culto al mio Cuore. In quel giorno i fedeli si accosteranno alla comunione e insieme faranno una riparazione intesa ad onorare il mio Cuore e a compensare gli oltraggi recati al santissimo Sacramento nei giorni nei quali è stato esposto all’adorazione del popolo. Ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per effondere abbondantemente le grazie del suo divino amore su coloro che gli renderanno questo onore e procureranno che anche altri glielo rendano”.


Preghiera di consacrazione da recitare in tutti i venerdi per ottenere il fine della “Grande Promessa”




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O mio dolcissimo Gesù che, nell’eccesso della Tua infinita Misericordia e del Tuo Amore Onnipotente, hai promesso la grazia della perseveranza finale a tutti coloro che si comunicano per Nove Primi Venerdi consecutivi, concedi anche a me la grazia di perseverare nel bene fino al termine della vita, dato che a questo fine oggi Ti ho ricevuto nell’anima mia, affinché dopo aver confidato in Terra nella Tua paterna bontà, possa, alla mia morte, venire in Cielo a cantare le infinite misericordie del Tuo amatissimo Cuore.

Cuore Divino di Gesù che, per mezzo della Tua serva fedele Margherita Maria Alacoque, ci chiedi un amore riparatore, eccomi ai Tuoi piedi per domandarTi perdono per tutte le bestemmie contro il Tuo Santissimo Nome, per tutte le ingiurie che Ti sono arrecate nel Sacramento dell’altare, per tutte le irriverenze verso di Te e la Tua SS. Madre, per tutti gli oltraggi contro la Chiesa e il Papa.

O Gesù, Tu dicesti: “Tutto ciò che chiederete al Padre Mio nel Mio Nome, Egli ve lo concederà”: io chiedo al Padre Tuo, nel Tuo nome, di donarmi grande fiducia in Te e un ardente amore al Tuo SS. Cuore.

O Mio Gesù, chiedo, inoltre, umilmente a Te di accettare, per l’intercessione della Tua Vergine SS. Madre, la mia totale consacrazione al Tuo Cuore misericordioso. Essendo a Te consacrato, voglio vivere secondo il Tuo Santo Vangelo, amare la SS. Trinità sopra ogni cosa, amare con tutto il cuore la Tua SS. Vergine Madre, il Papa, la Chiesa e, come me stesso, tutto il mio prossimo. Ti prometto di diffondere per quanto più mi è possibile, la santa pratica dei “Nove Primi Venerdi”.


PROPONIMENTI PER I DEVOTI DEL SS.CUORE DI GESU’




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Atti di riparazione



Bestemmie non più: son dardi velenosi per il Cuore di Gesù.
Spergiuri non più: sono atroci insulti al Cuore di Gesù.
Inimicizie non più: con esse strazi il Cuore di Gesù
Bugie non più: sono fiele per il Cuore di Gesù.
Superbia non più: se desideri l’amore del Cuore di Gesù.
Invidia non più: se non vuoi rattristare il Cuore di Gesù.
Odio e rancori non più: se ami veramente il Cuore di Gesù.
Vendette non più: se brami il perdono del Cuore di Gesù.
Egoismo non più: se vuoi generosità dal Cuore di Gesù.
Abiti indecenti non più: se amica vuoi essere del Cuore di Gesù.
Balli peccaminosi non più: ballando così, calpesti il Cuore di Gesù.
Peccati e vizi non più: son lance crudeli per il Cuore di Gesù.



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Atto di riparazione al Sacro Cuore
composto da Pio XI




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Gesù dolcissimo,
il cui immenso amore per gli uomini
viene con tanta ingratitudine ripagato di oblio,
di trascuratezza, di disprezzo,
ecco che noi,
prostrati innanzi a te,
intendiamo riparare
con particolari attestazioni di onore
una così indegna freddezza
e le ingiurie con le quali da ogni parte
viene ferito dagli uomini
l'amantissimo tuo Cuore

Memori però che noi pure
altre volte ci macchiammo di tanta indegnità,
e provandone vivissimo dolore,
imploriamo anzitutto per noi la tua misericordia,

pronti a riparare con volontaria espiazione,
non solo i peccati commessi da noi,

ma anche quelli di coloro che,
errando lontano dalla via della salute,
ricusano di seguire te come pastore e guida,
ostinandosi nella loro infedeltà,
o calpestando le promesse del battesimo,
hanno scosso il soavissimo giogo della tua legge

E mentre intendiamo espiare
tutto il cumulo di sì deplorevoli delitti,
ci proponiamo di ripararli ciascuno in particolare: l'immodestia e le brutture della vita e dell'abbigliamento,
le tante insidie tese dalla corruttela alle anime innocenti,
la profanazione dei giorni festivi,
le ingiurie esecrande scagliate contro te e i tuoi santi,
gli insulti lanciati contro il tuo Vicario
e l'ordine sacerdotale,
le negligenze e gli orribili sacrilegi onde è profanato
lo stesso sacramento dell'amore divino,
e infine le colpe pubbliche delle nazioni
che osteggiano i diritti
e il magistero della Chiesa da te fondata.

Ed oh potessimo noi lavare col nostro sangue questi affronti!

Intanto come riparazione dell'onore divino conculcato,
noi ti presentiamo, accompagnandola con le espiazioni
della Vergine tua madre, di tutti i santi
e delle anime pie,
quella soddisfazione che tu stesso un giorno
offristi sulla croce al Padre
e che ogni giorno rinnovi sugli altari,
promettendo con tutto il cuore
di voler riparare, per quanto sarà in noi
e con l'aiuto della tua grazia,
i peccati commessi da noi e dagli altri
e l'indifferenza verso sì grande amore
con la fermezza della fede, l'innocenza della vita, l'osservanza perfetta della legge evangelica,

specialmente della carità,
e di impedire inoltre con tutte le nostre forze
le ingiurie contro di te,
e di attrarre quanti più potremo alla tua sequela.

Accogli, te ne preghiamo, o benignissimo Gesù,
per l'intercessione della beata Vergine Maria riparatrice,
questo volontario ossequio di riparazione,
e conservaci fedelissimi nella tua obbedienza
e nel tuo servizio fino alla morte
con il gran dono della perseveranza,
mediante il quale possiamo tutti un giorno
pervenire a quella patria,
dove tu col Padre e con lo Spirito Santo
vivi e regni Dio per tutti i secoli dei secoli.
Amen.



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ATTO DI RIPARAZIONE AL CUORE DIVINO DI GESÙ




Umilmente prostrati davanti a Te, o Cuore divino di Gesù, ti rinnoviamo la nostra consacrazione ed intendiamo in questo modo riparare agli oltraggi degli uomini con un’accresciuta fedeltà ed un rinnovato amore a Te.

Quanto più si bestemmieranno i tuoi santi misteri, tanto più li crederemo;

Quanto più l’empietà cercherà di soffocare la speranza, tanto più spereremo in Te, unica speranza degli uomini;

Quanto più i cuori ingrati resisteranno al tuo amore, tanto più noi ti ameremo, o Cuore divino amabilissimo.

Quanto più sarà oltraggiata la tua infinita maestà, tanto più ti adoreremo;

Quanto più saranno dimenticati e trasgrediti i tuoi comandamenti, tanto più li osserveremo;

Quanto più saranno disprezzate le tue adorabili virtù, tanto più ci sforzeremo di praticarle, o Cuore divino modello di ogni virtù.

Quanto più i tuoi sacramenti saranno abbandonati o disertati, tanto più li riceveremo con amore e rispetto;

Quanto più l’inferno si adopererà per la rovina delle anime, tanto più noi tenteremo di contribuire alla loro salvezza;

Quanto più domineranno l’orgoglio e la sensualità, quanto più praticheremo l’umiltà e la mortificazione, o Cuore di Gesù saziato di umiliazioni e di disprezzo.

Quanto più la Tua e nostra amata Madre sarà bestemmiata e disprezzata nelle sue grandezze, tanto più noi la onoreremo come Madre e Vergine immacolata;

Quanto più la Chiesa tua Sposa ed il sommo Pontefice saranno perseguitati, tanto più noi gli saremo fedeli ed obbedienti, o Cuore divino e obbedientissimo di Gesù.


Ti chiediamo, o Cuore santissimo di Gesù, di donarci la grazia di diventare tuoi veri discepoli ed apostoli, affinché dopo averti servito e testimoniato fedelmente nel corso della nostra vita terrena, possiamo divenire partecipi della tua gloria e del tuo gaudio eterno insieme con Maria tua e nostra Madre e con tutti gli angeli ed i santi. Amen.


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Litanie riparatrici




O divino Salvatore Gesù, degnati di volgere uno sguardo di misericordia e di amore su quanti sono presenti in questo momento, che, riuniti in un medesimo pensiero di fede, di amore e di riparazione veniamo a chiedere perdono per le nostre infedeltà e per i tanti nostri fratelli peccatori.


Potessimo noi con le promesse unanimi e solenni che stiamo per fare, commuovere il tuo Cuore divino e ottenere misericordia per noi, per il mondo infelice e colpevole, per tutti coloro che non vogliono o non sanno amarti


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O divin salvatore Gesù, che ti sei lasciato sfuggire dal tuo cuore questo doloroso lamento: “ Ho cercato consolatori, e non ne ho trovati!...” degnati di gradire il debole tributo delle nostre consolazioni, ed assisterci sì potentemente coll’aiuto della tua grazia, che per l’avvenire, evitando sempre più tutto ciò che potrebbe dispiacerti, ci mostriamo in tutto e per tutto tuoi fedeli e devoti.

Noi te lo domandiamo per il tuo cuore, o caro Gesù, che essendo Dio col Padre e con lo Spirito santo, vivete e regnate per tutti i secoli dei secoli. Amen.


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LITANIE DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESU’
(Ad ogni invocazione si ripeta: abbi pietà di noi).




Signore,
Abbi pietà di noi
Cristo,
Dio Padre del cielo,
Dio, Figlio, Redentore del mondo,
Dio, Spirito Santo,
Santa Trinità unico Dio,


Le imperscrutabili ricchezze del Cuore di Gesù



Cuore di Gesù Figlio dell'Eterno Padre
Cuore di Gesù, formato dallo Spirito Santo nel seno della Vergine Madre
Cuore di Gesù, unito alla Persona del Verbo di Dio
Cuore di Gesù, di maestà infinita
Cuore di Gesù, Tempio santo di Dio
Cuore di Gesù, Tabernacolo dell'Altissimo
Cuore di Gesù, Dimora di Dio e porta del Cielo
Cuore di Gesù, fornace ardente di carità
Cuore di Gesù, Santuario di giustizia e di amore
Cuore di Gesù, pieno di bontà e di amore
Cuore di Gesù, oceano di tutte le virtù
Cuore di Gesù, degno di ogni lode
Cuore di Gesù, Re e centro di tutti i cuori
Cuore di Gesù, in cui sono tutti i tesori della sapienza e della scienza
Cuore di Gesù, in cui dimora tutta la pienezza della Divinità
Cuore di Gesù, in cui il Padre ha riposto la sua compiacenza


Le richezze del Cuore di Gesù riversate su di noi



Cuore di Gesù, dalla cui pienezza noi tutti abbiamo ricevuto
Cuore di Gesù, desiderio di tutte le genti
Cuore di Gesù, paziente e misericordioso
Cuore di Gesù, generoso con quanti ti invocano
Cuore di Gesù, fonte di vita e di santità


Nel Cuore di Gesù, perdono e salvezza



Cuore di Gesù, che hai espiato i nostri peccati
Cuore di Gesù, colmato di obbrobri
Cuore di Gesù, martoriato per i nostri
Cuore di Gesù, obbediente fino alla morte
Cuore di Gesù, trafitto dalla lancia
Cuore di Gesù, fonte di ogni consolazione
Cuore di Gesù, nostra vita e risurrezione
Cuore di Gesù, nostra pace e riconciliazione
Cuore di Gesù, vittima dei peccatori
Cuore di Gesù, salvezza di quanti sperano in Te
Cuore di Gesù, speranza di quanti muoiono in Te
Cuore di Gesù, delizia di tutti i Santi


Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
- perdonaci, o Signore!
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
- ascoltaci, Signore!
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
- abbi pietà di noi!


Preghiamo

V. Gesù mite ed umile di cuore
R. Rendi il nostro cuore conforme al Tuo

Preghiamo. O Padre, che nel Cuore del tuo dilettissimo Figlio ci dai la gioia di celebrare le grandi opere del suo amore per noi, fa' che da questa Fonte inesauribile attingiamo l’abbondanza dei tuoi doni. Per Cristo Nostro Signore. Amen.



VISITA AL SS. SACRAMENTO



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Signor mio Gesù Cristo, che per l'amore che porti agli uomini, Te ne stai notte e giorno in questo Sacramento tutto pieno di pietà e di amore, aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a visitarti, io Ti credo presente nel Sacramento dell'Altare. Ti adoro nell'abisso del mio niente, e Ti ringrazio di quante grazie mi hai fatte; specialmente di avermi donato Te stesso in questo Sacramento, e di avermi data per Avvocata la tua Santissima Madre Maria e di avermi chiamato a visitarti in questa chiesa.

Io saluto oggi il tuo amantissimo Cuore ed intendo salutarlo per tre fini:

primo, in ringraziamento di questo gran dono;

secondo, per compensarti di tutte le ingiurie, che hai ricevuto da tutti i tuoi nemici in questo Sacramento:

terzo, intendo con questa visita adorarti in tutti i luoghi della terra, dove Tu sacramentato te ne stai meno riverito e più abbandonato.


Gesù mio, io ti amo con tutto il cuore. Mi pento di aver per il passato tante volte disgustata la tua Bontà infinita. Propongo con la tua grazia di non offenderti più per l'avvenire: ed al presente, miserabile qual sono, io mi consacro tutto a Te: ti dono e rinunzio tutta la mia volontà, gli affetti, i desideri e tutte le cose mie. Da oggi in avanti fai di me e delle mie cose tutto quello che ti piace.

Solo ti chiedo e voglio il tuo santo amore, la perseveranza finale e l'adempimento perfetto della tua volontà. Ti raccomando le anime del Purgatorio, specialmente le più devote del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima.

Ti raccomando ancora tutti i poveri peccatori. Unisco infine, Salvator mio caro, tutti gli affetti miei cogli affetti del tuo amorosissimo Cuore e così uniti li offro al tuo Eterno Padre, e lo prego in nome tuo, che per tuo amore li accetti e li esaudisca. Così sia.

Sant’Alfonso Maria de Liguori



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Miracoli Eucaristici nel mondo Sito di Carlo Acutis: www.miracolieucaristici.org/it/Liste/list.html

https://lalanterna.blogfree.net/?t=5009149



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RIPARAZIONE DELLE BESTEMMIE



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Dio sia benedetto
Benedetto il Suo santo Nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo.
Benedetto il Nome di Gesù.
Benedetto il Suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il Suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel SS. Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.
Benedetta la Sua santa e Immacolata Concezione.
Benedetta la Sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il Nome di Maria, Vergine e Madre.
Benedetto S. Giuseppe, Suo castissimo Sposo.
Benedetto Dio nei Suoi Angeli e nei Suoi Santi.




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Le nostre fonti



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Edited by mom2 - 4/12/2020, 10:33

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B 3 DEVOZIONI A GESU'
 
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