la lanterna

LA CONVERSIONE, TENTAZIONI, COMBATTIMENTO SPIRITUALE

« Older   Newer »
  Share  
lapecorellasmarrita
view post Posted on 11/3/2015, 21:18




LA CONVERSIONE, TENTAZIONI, COMBATTIMENTO SPIRITUALE



H8tn47j




Dal Compendio della Dottrina Cristiana
( Fr Lodovico Terin Bonesio,Vescovo di Bobbio 1832 )

( La foto si riferisce al Curato Paul Laizé https://lalanterna.blogfree.net/?t=5009149#cut )

Corredato da pillole di Saggezza e immagini “antiscrupolo” ( se comprese ! ) in questo link https://lalanterna.blogfree.net/?tag=b_5me...one_e_preghiera






NOTA: In questa postazione lo scritto che ci ha lasciato Fr Terin Bonesio, Vescovo di Bobbio viene trascritto in un unico colore (blu). Sarà quindi sufficiente per alcuni seguire tale scritto “saltando” le pillole e annotazioni intermezze riportate in colori diversi. L’altro metodo di lettura, e da noi consigliato, è quello di leggere sia il testo riportato in blu che “ripassarci” e soffermarsi sulle “annotazioni e pillole” riportate tra un breve paragrafo e l’altro, senza dover andare a ricercarle alla fine del testo del Vescovo di Bobbio del 1832.

Seguono altri argomenti e consigli e un piccolo testo anonimo aggiunto, che mi è piaciuto e vi propongo: “LA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE (Gv 1,5)”. Troverete ulteriori e complementari citazioni, sia in “pillole” che con vere storie di conversioni, sofferenze, scrupoli… etc

all’interno di questo blog cliccando qui https://lalanterna.blogfree.net/?t=5009149#cut , raggiungendo l’etichetta A5 “VEDIA MO AL ROVESCIO”. consigli sugli stessi argomenti

Come sempre ( anche a chi non compare inserito nel nostro “Libro d’oro”) un caro saluto e forte abbraccio a tutti in Gesù et Maria.

(La pecorella smarrita)


G9enyqZ


LA CONVERSIONE




La conversione di un peccatore, in cui Iddio colla grazia del pentimento cangia il cuore, e le inclinazioni, e gli affetti, è una grand’opera della divina onnipotenza, è opera più grande che ridonar a’ morti la vita,


csrniZ1




o creare un nuovo Mondo, e perciò non abbiamo a stancarci mai di pregare, e ben di cuore, il Signore a convertirci colla sua grazia onnipotente.


IBEmSzP




0OCiY8a

“ET IN MATERIA DI CAMBIARE LA VOLONTA’ DELL’UOMO, DICEVA PER ESAGERAZIONE CREDERE SI PIU’ FACILE A DIO DI CREARE UN ALTRO MONDO CHE MUTARE LA VOLONTA’ D’UN UOMO, STANTE PERO’ IL CORSO NATURALE DELLE COSE. PERCIOCHE’ CREARE UN MONDO NUOVO DIPENDE TUTTO DALL’ONNIPOTENZA DEL MEDESIMO DIO, MA PER CAMBIARE E MUTARE LA VOLONTA’ CI VUOLE IL CONSENSO DELL’UOMO, AVENDO EGLI LA LIBERTA’ASSOLUTA DELLA PROPRIA VOLONTA’, SECONDO L’ORDINE E LA DISPOSIZIONE CHE L’ISTESSO DIO COSTITUI’ ET ORDINO’ FIN DAL PRINCIPIO”

(Cit: “I tre diari dell’Abate Rosmi su San Giuseppe da Copertino, G. Parisciani ed messaggero padova)


IBEmSzP




E all’orazione dobbiamo unire l’esercizio della mortificazione, si perché questa rende più efficace l’orazione, si perché ci ajuta a distaccare il cuore dal peccato.


IBEmSzP




UbXdQqX


“PER AVER FUOCO SI PREPARA LA LEGNA, LA SI ACCENDE CON L’ACCIARINO E PER CONSERVARLO SI RICOPRE CON LA CENERE. LA LEGNA SONO LE OPERE BUONE. PER ACCENDERE OCCORRE L’ACCIARINO DEL “CONOSCERE SE STESSO” E BATTERLO SULLA PIETRA DEL CUORE PERCHE’ NE ESCA LA SCINTILLA DELLA CARITA’, MA POI PER CONSERVARLO BISOGNA COPRIRLO CON LA CENERE DELL’UMILA’, DIMENTICANDO IL PASSATO E GUARDANDO SEMPRE AL FUTURO.”

Cit.( “L’uomo che sapeva volare” P. Gustavo Parisciani, ed. fuori commercio)

(per conoscere se stessi vedi ETICHETTA A8 , cliccando qui https://lalanterna.blogfree.net/?t=5072618#cut “Gli opposti impulsi della natura e della grazia”)


IBEmSzP




Se il cuore è attaccato fortemente alle cose che lusingano i nostri sensi, e le nostre passioni, quanta forza converrà mai che ci facciamo per abborrire il peccato che è sempre un amore disordinato di queste cose? Per lo contrario, se il cuore si va da esse distaccando colla mortificazione, quanto più facilmente ci pentiremo di averle stoltamente amate a segno di preferirle al nostro sommo, e infinito bene, che è Dio! E la mortificazione deve esercitarsi principalmente in quelle cose, che ci furono d’occasione, e d’incentivo a peccare.

Per detestare il peccato convien conoscerlo per quel gran male ch’ègli è; per conoscerlo dopo aver pregato istantemente Iddio, che ci illumini, dobbiamo considerare, non già alla sfuggita, ma attentamente, e di proposito l’eterna maledizione di Dio, l’atrocità, e l’eternità delle pene, di cui il peccato ci rende meritevoli, la grazia di Dio, l’amicizia di Dio, la figliolanza di Dio, l’eredità di Figliuoli di Dio, che è il Paradiso, di cui priva per sempre, la gran misericordia che Iddio ha usata con noi; la sua paterna, e amorosissima provvidenza verso di noi; gl’immensi beneficj che ci ha fatti, e dè quali noi ci siamo serviti contro di Lui, e contro di noi medesimi; l’infinita bontà, amabilità, e bellezza di Dio nostro sommo bene, che abbiamo offeso indegnamente, e dispregiato e abbandonato, e posposto a cose vilissime della terra; e quindi inorridirci, attristirci, affliggerci, e addolorarci sommamente d’aver peccato.

Sopra tutto deve il peccatore eccitarsi con l’orazione, e con opportune considerazioni all’Amor di Dio. E’ TROPPO GIUSTO CHE AMANDO DIO GLI RENDA QUEL CUORE CHE GLI HA TOLTO PECCANDO;



IBEmSzP




DonsCWr


(…)” BISOGNA CHE ACCOMODIAMO LA GROTTICELLA DELL’ANIMA NOSTRA, LEGHIAMO L’INTELLETTO, MEMORIA E VOLONTA’, ED OFFERIAMOLE A DIO CON FARE UNA BUONA CONFESSIONE ET AVER PENTIMENTO DE’ NOSTRI PECCATI, E DOPO ANDARE ALL’ALTARE DOVE LO VEDREMO E GUSTAREMO NON GIA’ IGNUDO, COME FECE GIOSEPPE, MA COPERTO DI BIANCHEZZA ET ENTRERA’ NELLA GROTTICELLA DEL NOSTRO CUORE”.


Cit. “Sopra la natività di nostro Signore”, di San Giuseppe da Copertino; “I tre diari dell’Abate Rosmi su San Giuseppe da Copertino”, Ed . Messaggero di Padova


IBEmSzP




che volendo essere di nuovo adottato da Lui per Suo Figliuolo lo ami come Padre, e che tutto il suo cuore, sia di quel Dio, che solo può formare la sua competenza. Dall’amore di un bene nasce in noi l’odio di quel male, che gli è contrario; e perciò dall’Amor di Dio deve nascere in noi l’odio del peccato, che a Dio si oppone. Quanto più saremo freddi nell’amare il Signore, tanto più saremo languidi nell’abborrire il peccato. Quanto più ci arderà in seno la fiamma dell’Amor di Dio, tanto più guarderemo con orrore, e detesteremo di cuore il peccato che lo disgusta, e lo oltraggia.


IBEmSzP




DonsCWr


CORRI CORRI, PECCATORE,
NELLA PIAGA DEL SIGNORE,
CORRI CORRI, OSTINATO,
NELLA PIAGA DEL COSTATO.
CORRERO’, NON TEMERO’,
LE TUE GLORIE, LE TUE GLORIE CANTERO’



IBEmSzP




Non è un’opera, che ordinariamente si perfezioni in pochi momenti, o in pochi giorni la con-versione d’un Peccatore. Alla vista del Paradiso perduto, dell’inferno aperto, della Maestà di Dio oltraggiata, cominciano ad eccitarsi nel di lui cuore salutari affetti, e santi desiderj; MA ESSI NON SONO COSI’ SUBITO EFFICACI a misura che si va pascendo di pensieri, ed affetti santi, e si va, esercitando con animo penitente in opere di pietà, di mortificazione cristiana, va crescendo il pentimento, e cresce a segno di cacciar dal cuore l’affetto al peccato.


IBEmSzP




J9nIDIW


(…)LA LOTTA TRA LA SANTITA’ E LA VITA PIATTA DURO’ DUE ANNI. A PERIODI ERA CAPACE DI DONARE OGNI COSA E DI SPOGLIARSI PER AMORE DI CRISTO. POI, ALLA PRIMA NECESSITA’, MANCANDO DI FIDUCIA NELLA PROVVIDENZA, CORREVA A RICOMPRARE GLI OGGETTI DI CUI SENTIVA LA MANCANZA (…) CADDE IN UN ECCESSO DI TRISTEZZA E DI SFIDUCIA VERSO DIO

( Cit. San Giuseppe da Copertino, Gustavo Parisciani Ed. fuori commercio:Cap “Per staccarsi dal mondo” )


B6Sr4NL




“SE SOFFIA IL VENTO, QUANDO SI APRE LA PORTA SBATTE LA FINESTRA O VICEVERSA. COSI’ AVVIENE NELL’ANIMA: CHI APRE GLI OCCHI ALL’AMORE DI DIO CHIUDE QUELLA DEI SENSI, O VICEVERSA”

(S. Giuseppe da Copertino, Cit Il Santo delle meraviglie cod 8367 wwweditriceshalom.it )


(Vedi ETICHETTA A8 LE CATECHESI DI GIOVANNI PAOLO I https://lalanterna.blogfree.net/?t=5081320#cut https://lalanterna.blogfree.net/?t=5082061#cut https://lalanterna.blogfree.net/?t=5083975#cut : “Papa Luciani”; L’umiltà ; Fede ; La Speranza; La Carità)


IBEmSzP




Perciò i Peccatori che vogliono ritornare a Dio con una vera, e soda conversione, debbono accoppiare agli altri esercizj di pietà frequenti Atti di Contrizione.
Un cuore indurato non si spezza che a replicati colpi. Si assuefaccia ognuno per tanto assiste al sacrosanto Sacrificio della Messa, e quando entra nella Casa di Dio, e quando passa per quei luoghi, ne’ quali ha peccato, e quando s’incontra in persone, o in oggetti che lo indussero a peccare, e ogni qualvolta gli tornano alla memoria i funesti giorni della sua vita passata; e con questa pratica si assicurerà del pentimento dé suoi peccati, senza della quale per chi peccò non vi può essere salute.



IBEmSzP




ll1aeKt


“QUANDO SI SPIUMA UN UCCELLO E’ FACILE LEVARGLI LE PENNE GROSSE, MA PER LE PICCOLE OCCORRE LA FIAMMA DEL FUOCO. COSI’ SUCCEDE A CHI SERVE DIO. CI SI PUO’ LIBERARE DAI PECCATI GRAVI, MA PER TOGLIERE QUELLI DI MINOR CONTO CI VUOLE IL FUOCO DELL’AMOR DI DIO”

Cit. “L’uomo che sapeva volare”



LE GRANDI PENITENZE SI FANNO NEI PRIMI FERVORI, POI COL TEMPO L’ANIMA APPROFITTA DI PIU’ NELLA PERFEZIONE DELL’INTERNO E DELLE VIRTU’ PRINCIPALI. IO HO FATTO PENITENZE COME UN SANT’ANTONIO ABATE, MA ORA CAPISCO CHE SONO MIGLIORI GLI ATTI INTERNI. NON C’E’ PARAGONE TRA IL COMBATTERE INTERNAMENTE ED ESTERNAMENTE. L’INTERNO E’ QUELLO CHE CONTA.


xwLNy8J





SEI ALL’INIZIO, TI RITIENI IGNORANTE?




ie38RXS



phb7I47




“Un giocoliere entrò in convento, ma poiché era davvero ignorante, non riusciva ad apprendere il canto e le preghiere dei confratelli. Allora, quando la Chiesa era deserta, il frate giocoliere si esibiva davanti alla statua di nostra Signora, dando saggio della sua unica bravura: salti, capriole, giravolte. Fu grande lo scandalo nel convento, quando si venne a conoscenza dell’episodio.
Allora, una bella mattina il padre guardiano si nascose dietro una colonna, per sorprendere il frate giocoliere. Quale non fu la sorpresa del padre guardiano, allorché vide la Vergine Santa sorridere dalla sua statua e il Bimbo battere le mani compiaciuto per le prodezze del funambolo in tonaca grigia! Ecco: il frate più ignorante della comunità offriva alla Regina del cielo il fiore delle sue qualità e Lei accettava con gioia, perché quel frate aveva scelto bene il suo posto.



pqsgajv

Diciamo con Padre Pio: “FACEVA BENE IL BUFFONE NEL POSTO CHE DIO GLI AVEVA ASSEGNATO”. Servire Dio, allora, non è avere il muso e l’aria malinconica sul volto, non è distruggere la nostra umanità, MA AVERE UN UNICO PUNTO DI RIFERIMENTO: DIO. E ORIENTARE TUTTI NOI STESSI, A DIO E PUNTARE SU DI LUI: LE NOSTRE QUALITA’ PERCHE’ FRUTTIFICHINO E LE NOSTRE MISERIE PERCHE’ LUI LE HA ANNULLATE SULLA CROCE.

Cit: “Il cuore di Padre Pio”, cod 8109, wwweditriceshalom.it

IBEmSzP




ALLA RICERCA DI CONTINUE DOLCEZZE INTERIORI?




Il lino produce fiori celesti che rallegrano l’occhio, ma poi viene carpito e pettinato per farne la tela e i corporali dove posare il Corpo di Cristo. Così chi comincia a servire Dio, viene prima alletato con dolcezze, che poi si cambiano in aridità e mortificazioni, ma alla fine arriva a fare una tela così bella che Gesù con le sue delizie si riposa nell’anima sua.


LaYngXz ll1aeKt


Ricordati che una madre insegna sui primi tempi al proprio bambino a camminare sostenendolo, ma questi però in seguito deve camminare da sé; tu quindi devi ragionare con la tua testa (Adfp ,555)

Non si possono avere due paradisi: godere in questo mondo e nell’altro. Perciò, se patirai, abbi pazienza.


Occorrono molte martellate per imprimere figure nelle monete. Ai suoi più cari Gesù Cristo dona la sua impronta per via di martellate di travagli e tribolazioni.


Chi in paradiso se e vuole andare
Per porta stretta bisogna trasire.
San Stefano di pietre si fé ammazzare
E san Lorenzo si fé sminuire.
E san Bartolomeo che seppe fare?
La pelle ci lasciò pr poter capire.



IBEmSzP




UN ESEMPIO CHE MI HA DATO CONFORTO



yWMWIgq





ZNr76R1


Santa Veronica Giuliani: (…) Le tentazioni d’impurità, di bestemmie, di disperazione contro la Fede, contro ogni virtù furono gagliardissime, quasi continue, e per molto spazio di tempo ostinate (…)

Cit. Breve ristretto della B. Veronica Giuliani 1828


IBEmSzP




TENTAZIONI ?




0OXwTAZ ll1aeKt


E’ una gran tentazione non avere tentazioni.


Non ci dice forse lo Spirito Santo che come l’anima si accosta a Dio deve prepararsi alla tentazione? Su dunque, coraggio, mia buona figliuola; combatti da forte e ne avrai il premio riservato alle anime forti (Epist.III, p. 423).


L’essere tentato è segno che l’anima è bene accetta al Signore (Epist.III,p.50)


Quando l’anima geme e teme di offendere Dio, non l’offende ed è lontanissima dal far peccato (Eeist.III,p61)


Non vi spaventino le molte insidie di questa bestia infernale:Gesù che è sempre con voi e che combatterà con voi e per voi, non permetterà giammai che voi possiate venire contraffatta e vinta (Epist.III,p.49)

So che il Signore permette questi assalti al demonio perché la sua misericordia vi rende a sé care e vuole che voi pure lo rassomigliate nelle angosce del deserto, dell’orto, della croce; ma vi dovete difendere allontanandolo e disprezzando le sue maligne insinuazioni in nome di Dio e della santa ubbidienza (Epist.III, p. 584)


Gli affetti naturali sono come gli ami per pigliare i pesci. Il demonio li mette nel cuore di chi serve Dio e poi, quando c’è da fare qualche azione buona, li tira per deviarlo dal fare il bene.


Osserva bene: sempre che la tentazione ti dispiacerà, non vi è cosa da temere. Ma perché ti dispiace ella se non perché non vorresti sentirla?
Queste tentazioni si importune vengono dalla malizia del demonio, ma il dispiacere e la sofferenza che ne risentiamo vengono dalla misericordia di Dio, il quale, contro la volontà del nemico nostro, ritrae dalla sua malizia la santa tribolazione, per mezzo della quale egli purifica l’oro che vuol mettere nei suoi tesori.



Dico ancora: le tue tentazioni sono del demonio e dell’inferno, ma le tue pene ed afflizioni son di Dio e del paradiso; le madri sono di Babilonia, ma le figlie sono di Gerusalemme. Disprezza le tentazioni ed abbraccia le tribolazioni.
.
No,no. Mia figliuola, lascia soffiare il vento e non pensare che lo squillo delle foglie sia il rumore delle armi (Epist. III, p.632s)


Non vi sforzate di vincere le vostre tentazioni perché questo sforzo le fortificherebbe; disprezzatele e non vi ci trattenete sopra; rappresentate nelle vostre immaginazioni Gesù Cristo crocifisso tra le vostre braccia e sopra i vostri petti, e dite baciando più volte il suo costato: Ecco la mia speranza, ecco la viva sorgente della mia felicità! Io vi terrò stretto, o mio Gesù, e non vi lascerò finché non mi abbiate posto in luogo di sicurezza (Epist. III, p.570)

IBEmSzP




ARIDITA’?




UjbqaoB




0OXwTAZ ll1aeKt


Non stare in ozio: è la cosa più nociva per la salute dell’anima.

Dio vi lascia in quelle tenebre per la sua gloria; qui è il vostro grande profitto spirituale. Dio vuole che le vostre miserie siano il trono della sua misericordia e le vostre impotenze il seggio della sua onnipotenza (Epist. III, p. 964).


gfhNK79




LA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE (Gv 1,5)




Forse è solo una coincidenza: eppure è strano che sempre di notte debbano accadere i miracoli.


Era buio all’inizio dei tempi quando la terra era deserta, e le tenebre ricoprivano l’abisso. Ma proprio nel buio Dio disse: Sia la luce! E la luce fu (Gn 1,2-3).

Era buio fitto quando il Signore Dio concluse l’alleanza con Abramo, e gli promise di dargli tutto il paese, dal fiume d’Egitto al grande fiume Eufrate (Cfr 15,17ss.).

Era notte quando il faraone decise di liberare il popolo di Israele. E Dio in quella notte guidò il popolo per la strada del deserto verso il Mare Rosso (Es 13,18).

Forse è solo una coincidenza, appunto. Eppure molte volte lungo i secoli la notte è stata teatro della salvezza. Esattamente come diceva il profeta Isaia: il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse (Is 9,1)

Proprio così accadde anche quando venne la pienezza dei tempi. Nel cuore della notte Maria di Nazareth diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia (Lc 2,7). Ecco, vi annunzio una grande gioia disse allora l’angelo del Signore – oggi vi è nato un Salvatore, che è il Cristo Signore (Lc 2,10s).

Da quel giorno ogni notte avrebbe potuto rinnovare la benedizione di Dio. Lo sperimentò per primo Nicodemo, che andava da Gesù di notte per ascoltare le sua parola (cfr Gv 3,1ss.) E lo sperimentarono poi gli apostoli, quando videro Gesù che pregava di notte sul monte (cfr Lc 6,12).

Ma fu soprattutto la notte di Pasqua a rinnovare la benedizione di Dio. Di questa notte è stato scritto: la notte splenderà come il giorno e sarà fonte di luce per la mia delizia (cfr Exultet). Perché davvero grande è il mistero della notte pasquale: sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti; dissipa l’odio, piega la durezza dei potenti, promuove la concordia e la pace (cfr Exultet).

Dunque non è solo una coincidenza: sono davvero benedette le notti. Perché la luce splende nelle tenebre (Gv 1,5). Fin dal principio. Ed anche oggi, nelle notti che attraversiamo, in quelle notti lunghe e difficili che sembrano non aver mattino. LA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE. NON CI POTEVA ESSERE MIGLIORE NOTIZIA.

Cit: “ I piccoli amici di S. Antonio”, Anno LXXXV n. 6”


gfhNK79





LETTURE CONSIGLIATE PER IL BENE DELLE ANIME…



Jlz7M9Q




AI PECCATORI INDURITI, AI “MUSONI” E SCRUPOLOSI!




MAaWbZS



Edited by lapecorellasmarrita - 19/11/2023, 11:12

Tags:
B 0- LA CONVERSIONE COMBATTIMENTO SPIRITUALE TENTAZIONI
 
Top
0 replies since 11/3/2015, 21:18   954 views
  Share